L'inarrestabile ascesa dell'ISIS ( Stato Islamico dell'Iraq e del Levante ) secondo alcuni analisti è dovuta ai finanziamenti che gli sono arrivati negli anni precedenti da Stati occidentali come USA e Gran Bretagna, e da petromonarchie del Golfo Persico come Arabia Saudita e Qatar.Ma un recente studio potrebbe mettere in discussione questa tesi.
Secondo l'Accademia Americana delle Scienze, sarebbe nel cambiamento climatico le cause indirette dell'ascesa dell'ISIS in Medio Oriente.Infatti il cambiamento del clima causato dall'uomo ha contribuito ad un'assenza di piogge record, che a sua volta ha portato al collasso delle regioni agricole della Siria del nord-est, spingendo i residenti di zone rurali a fuggire nelle città sovrappopolate dell'Ovest, da cui nel 2011 è partita la rivolta contro il regime di Bashar al Assad.
Gli anni di siccità sono cominciati con l'inizio anticipato dell'inverno nel 2006 per poi proseguire negli anni successivi.Nel 2008 il contributo dell'agricoltura al PIL della Siria, rispetto al 2003, era crollato dal 25 al 17%.A quel punto Damasco e' passata dall'essere esportatore di grano a diventarne invece importatore.L'inurbamento delle città siriane fu aggravato dall'arrivo nel 2006 di un milione di profughi dall'Iraq, causando un enorme shock da sovrappopolazione nei centri urbani investiti.
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