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mercoledì 31 dicembre 2014

Il vino rosso fa bene alla salute


Questa notizia sarà molto interessante per gli amanti del vino.Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature, bere 2 bicchieri di vino rosso al giorno ha un effetto positivo contro lo stress ed è utile per la salute.Tutto questo grazie ad una molecola che è contenuta in quel particolare tipo di vino: cioè il resveratrolo.

Questa molecola si trova nell'uva, nei semi di cacao e in altre piante in risposta a vari tipi di stress, come la siccità, le radiazioni ultraviolette e le infezioni.In passato questa molecola ha attirato molto l'interesse degli scienziati, perchè potenzialmente in grado d'allungare la vita, prevenire il diabete nei topi obesi e aumentare la resistenza.

Dopo la ricerca effettuata, è emerso quindi che un moderato consumo di vino rosso al giorno ( pari al massimo a 2 bicchieri ), è sufficiente per dare la quantità di resveratrolo sufficiente per indurre i suoi effetti protettivi.

lunedì 29 dicembre 2014

Aumenta la spesa delle famiglie italiane per i prodotti a risparmio energetico


In tempo di crisi economica prolungata come sta avvenendo dal 2008 ad oggi ( almeno per quanto riguarda gli Stati dell'eurozona ), bisogna adottare tutte le soluzioni possibili che consentano di risparmiare soldi.Questo vale a maggior ragione per il settore energetico, dove oltre al risparmio bisogna mostrare una particolare attenzione anche ai minori consumi.

Secondo i risultati di un'indagine dell'Istat intitolata "I consumi energetici delle famiglie", gl'italiani hanno dichiarato che negli ultimi 5 anni hanno fatto investimenti sul fronte del risparmio energetico. Per il 54% sono interventi che sono serviti per ridurre le spese energetiche, il 21% per le spese di riscaldamento dell'abitazione, il 15% per il riscaldamento dell'acqua e nel restante 10% per il condizionamento.

Dalla ricerca è emerso anche che a pochi anni dal ritiro dal mercato delle lampadine tradizionali, il 75% delle nuove lampadine vendute sono a risparmio energetico.Il loro basso consumo consente anche di tenerle accese piu' a lungo.Lo schema qui sotto illustra le classi energetiche dei vari prodotti energetici, che fanno si che un edificio risulti più o meno a basso consumo.



venerdì 26 dicembre 2014

Quale sarà l'aspettativa di vita di un bambino che nasce oggi in Italia?


L'aspettativa di vita nei paesi ad economia avanzata ( USA, UE e Giappone ) è aumentata di molto negli ultimi 50 anni, passando dai 70 anni degli anni '60 agli 82 anni del 2013.Vi sono ulteriori buone notizie per il futuro in questo campo.Per l'Italia un rapporto del ministero della Salute ha certificato che chi nasce da oggi in poi, potrà vivere fino a 100 anni ,soprattutto le donne.

Tutto questo però comporterà una razionalizzazione e un aumento della spesa sanitaria pubblica, per far fronte alla necessità di curare sempre più malati cronici, sempre più anziani spesso con più di una patologia.Il rapporto evidenzia come nel 2013 il 21% della popolazione italiana abbia piu' di 65 anni, e che 8,72milioni di persone hanno più di una malattia cronaca.

L'Italia è uno dei paesi al mondo che si posiziona ai primi posti per l'aspettativa di vita, con oltre 82 anni, ma non si può dire che tutti gli anziani riescano a vivere tutta la loro vita in buona salute.Infatti nel 2011 il 79,2% degli uomini e il 73,5% delle donne, riescono a vivere tutti i loro anni di vita senza limitazioni fisiche gravi.Le percentuali restanti sono quelle di chi sviluppa uno o più patologie fino al termine della sua vita.

In termini di vita vissuta in salute, l'Italia perde le prime posizioni, classificandosi al 13° posto per gli uomini con 63,4 anni e al 16° posto per le donne con 62,7 anni.Lo schema riproposto di seguito illustra questo tema in maniera grafica.

mercoledì 24 dicembre 2014

Ecco quanto spendono ogni anno le famiglie italiane per i consumi energetici


In tempi di crisi bisogna stare attenti a tutte le spese ,sia per quanto riguarda l'ambito familiare che quello lavorativo.Per quanto riguarda l'Italia, l'Istat ha fatto sapere quanto è stato speso nel 2013 dalla famiglie italiane per i loro consumi energetici.In totale sono stati spesi 42 miliardi di euro, pari ad una media di 1635 euro a famiglia.

Emerge però una forte differenziazione territoriale.Infatti nelle regioni del Nord Italia la media è stata di 1800 euro a famiglia, con punte di 2000 euro in Val d'Aosta.Mentre nelle regioni del Sud la media è stata di 1400 euro, con punte minime di 1200 euro in Sicilia.

Per arrivare a questi dati sono state intervistate 20mila famiglie italiane sulle loro abitudini di consumo, dal riscaldamento all'utilizzo degli elettrodomestici, e servirà a guidare le prossime normative in tema d'efficienza energetica.Una prossima indagine è prevista nel 2016.La seguente tabella illustra la spesa energetica media di una famiglia italiana dal 2007 al 2014.

lunedì 22 dicembre 2014

Aumenta lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia


Il cambiamento climatico come si sa ha effetti sullo scioglimento dei ghiacci di tutto il mondo.Questo fenomeno è particolarmente visibile e pericoloso in Groenlandia.Infatti un gruppo di ricercatori e geologi dell'università di Buffalo negli USA, ha fatto sapere che lo scioglimento dei ghiacci groenlandesi procede più rapido del previsto.

Gli scienziati hanno comparato i dati satellitari misurati dalla Nasa in oltre 100mila luoghi di tutta la Groenlandia, durante il periodo tra il 1993 e il 2012.Queste rilevazioni hanno fatto dichiarare agli esperti che il ghiaccio dell'isola potrebbe sciogliersi piu' rapidamente di quanto previsto negli studi precedenti.

Se dovesse sciogliersi completamente il ghiaccio dell'isola, potrebbe anche far innalzare i livelli dei mari di tutto il mondo di molti metri, così da ricoprire per esempio come conseguenza vaste zone della Florida e del Bangladesh.

venerdì 19 dicembre 2014

Ecco quanti decessi si possono evitare aumentando la circolazione delle auto elettriche


Le auto elettriche stanno avendo un boom di vendite in questi ultimi anni, e oltre ad inquinare poco l'ambiente, il suo massiccio utilizzo porterebbe benefici anche alla salute dell'uomo.Un'indagine condotta negli USA dall'Università del Michigan, ha informato che guidare veicoli alimentati a energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, al posto di quelli a benzina, può ridurre del 70% i decessi derivanti al relativo inquinamento atmosferico.

Ma i ricercatori mettono in guarda su un altro problema: cioè passare da auto a benzina a quelle alimentate a bioetanolo derivato dal mais, o a vetture ad energia elettrica ma ricavata da petrolio o carbone, potrebbe far aumentare i decessi dell'80%.Chris Tessum uno dei ricercatori, ha spiegato che "lo studio fatto dimostra l'importanza dell'energia elettrica pulita, per esempio da gas naturale o fonti rinnovabili, nel ridurre sostanzialmente gl'impatti negati del trasporto sulla salute".

giovedì 18 dicembre 2014

Ecco quanto pesa tutta la plastica presente nei mari della Terra


La questione dello smaltimento dei rifiuti terrestri, è uno dei tanti problemi che tutti gli Stati del mondo stanno cercando di risolvere ,tramite discariche o termovalorizzatori per esempio.Ma ci sono altri rifiuti di cui non si parla mai, e dove non è previsto un piano mondiale per il loro trattamento ; si tratta cioè della plastica presente in mare.Ma esattamente quanto pesa in totale tutto quest'enorme cumulo di spazzatura marina?

La rivista PLoS One ha stimato che ci sono 5 milioni di miliardi di piccole particelle di plastica che fluttuano in tutti i mari del mondo, e che pesano 269000 tonnellate in totale.Queste particelle migrano dalle coste al largo degli oceani ,fino alle zone tropicali e polari.

I pezzi di plastica più grandi è emerso che si concentrano maggiormente vicino alle coste, mentre i pezzi più piccoli sarebbero concentrati nei vortici oceanici, compresi quelli polari, che sono delle enormi spirali d'acqua generate dalle correnti.La cartina qui sotto illustra il problema nei minimi dettagli.

mercoledì 17 dicembre 2014

Chi ha frequenti buchi di memoria è a rischio ictus


I ritmi della società contemporanea sono sempre più serrati, e ciò può portare a delle conseguenze negative anche sul corpo umano.In particolare i rischi legati al buon funzionamento del cervello sono molto elevati.Infatti secondo una ricerca dell'Università di Rotterdam, pubblicata sul mensile Stroke, chi ha frequenti buchi di memoria è a rischio ictus.

I ricercatori hanno tenuto sotto osservazione per 20 anni un campione di 9000 persone, classificandoli in base ai livelli d'istruzione.Gli esperti hanno anche verificato se avevano avuto precedentemente dei problemi di memoria, e hanno registrato alla fine del periodo d'osservazione 1200 casi d'ictus sul totale dei partecipanti. 

E' emerso che chi dichiarava d'aver problemi di memoria, presentava un rischio maggiore d'andare incontro ad un ictus.E il rischio era maggiore soprattutto tra le persone più istruite.Questo perché il cervello di queste persone è più protetto dalle disfunzioni cognitive e di memoria, e quando si verifica in esso un problema i danni s'amplificano rispetto ad un individuo con poca istruzione.

lunedì 15 dicembre 2014

In futuro l'estati saranno sempre più calde in Europa?


Da circa il 1990 ad oggi, a causa dell'innalzamento delle temperature medie globali, si sta assistendo in tutto il mondo ad estati sempre più calde, e questo problema riguarda anche l'Europa.Secondo lo studio del Met Office, le probabilità d'estati torride in alcune zone europee, sono aumentate di 10 volte rispetto a quanto previsto nello stesso studio uscito precedentemente nel 2004.

Infatti per quanto riguarda le zone centrali e mediterranee del continente europeo, questo rischio è aumentato più velocemente che nelle altre parti.L'estati particolarmente calde ( come quella famosa del 2003 ) che prima del XXI secolo avvenivano in media due volte ogni 100 anni, adesso addirittura potrebbero verificarsi due volte ogni 10 anni.

Secondo questa ricerca, se i livelli d'emissione di gas serra aumentassero ulteriormente rispetto ai ritmi odierni annuali, dopo il 2040 l'estati caldissime in Europa potrebbero verificarsi anche ad anni alterni, cioè un anno sì e uno no!!

La ricerca si conclude sottolineando che tra la ricerca fatta nel 2004 ( che analizzava la situazione negli anni '90 ) e quella svolta nel 2014 ( che copre il periodo 2003 -2012 ), le temperature medie nell'Europa centrale e mediterranea sono aumentate di 0,81 gradi.

venerdì 12 dicembre 2014

Il costo dell'energia elettrica in Italia è più alto rispetto alla media UE


In Italia, in molti settori, i prezzi dei beni sono spesso superiori a quelli dei maggiori paesi mondiali, e in particolare dell'Europa.Il GSE ( Gestore Servizi Energetici ) ha certificato che i prezzi dell'energia elettrica sono più alti del 30% rispetto alla media di tutti gli Stati appartenenti all'Unione europea.Ma non in tutti i settori c'è quest'enorme differenza.

A pagarne maggiormente le conseguenze infatti sono le piccole e medie imprese, come quelle del settore chimico, della plastica e della gomma.Gli unici a pagare un pò meno l'elettricità sono i clienti domestici con bassi consumi, che invece risparmiano, pagando il 7% in meno rispetto ai paesi UE.

Una delle voci che incide maggiormente sulla bolleta energetica nazionale, è quella dei costi per la generazione.Infatti il diverso mix di costi di fonti energetiche, determina per l'Italia un extra-costo dell'ordine di 15 euro per megawattora, pari all'8% della bollette energetica nazionale.

Un'altra voce di costo importante è dovuta alla generosa politica d'incentivazione delle rinnovabili, che è stata introdotta lentamente dal 2000 ad oggi.Dai 4,4 miliardi di euro pagati nel 2010 in bolletta da tutti gl'italiani per questa voce, si è passati ai 12,7 miliardi del 2013 ( di questi, circa 4 miliardi sono di sovraincentivazione!! ).

giovedì 11 dicembre 2014

Aumentano gli obesi negli Stati dell'Unione europea


Uno dei mali moderni che affliggono le attuali società occidentali è l'obesità.Se negli Stati Uniti d'America ormai è una condizione che si registra da almeno 30 anni a questa parte, in Europa è diventata d'attualità solo nell'ultimo decennio.Gli europei infatti sono sempre più longevi ma anche più grassi, con l'Italia che si posiziona al secondo posto per longevità ad un passo dalla Spagna.

Sono i risultati di una ricerca pubblicata dalla Commissione europea sulla salute dei cittadini del Vecchio Continente.L'aspettativa di vita in media negli Stati dell'Unione europea è passata dai 74,1 anni del 1990 ai 79,2 anni del 2012.L'Italia è al secondo posto con 82,4 anni, dietro alla Spagna con 82,5.In fondo alla classifica c'è la Lituania con 74,1 anni.

Ma c'è un motivo di preoccupazione in questi dati, perchè aumentano le persone in sovrappeso, che ormai arrivano al 53% della popolazione totale.Addirittura un 16,7% delle persone e' risultata obesa, con un significativo aumento rispetto al 12,5% registrato nel 2002.Per l'Italia la percentuale d'obesi sopra i 15 anni è del 10,1%, superiore solo a quella della Romania.

Risulta elevato nei paesi dell'UE anche il consumo d'alcol, pari a circa 10 litri pro capite all'anno. Anche in questa specifica classifica l'Italia ha i livelli più bassi con 6,1 litri a persona, la metà della Lituania che risulta al primo posto.

mercoledì 10 dicembre 2014

Novembre 2014 è stato il più caldo da oltre 200 anni in Italia


Il riscaldamento climatico della Terra è ormai un fenomeno sotto gl'occhi di tutti.In questi ultimi anni sono stati battuti tutti i record ambientali negativi possibili.E anche il mese di Novembre 2014 non è sfuggito a questo trend; infatti è risultato in Italia il più caldo degli ultimi 214 anni.

Secondo i dati del Consiglio Nazionale delle Ricerche ( Cnr ), in Italia il Novembre di quest'anno è stato il più caldo dal 1800 ad oggi, con temperature di 3,3 gradi superiori alle medie registrate nel periodo che va dal 1971 al 2000.Durante l'anno meteorologico ( Dicembre 2013 - Novembre 2014 ) sono state registrate temperature medie di 1,4 gradi superiori alla media, battendo il famoso anno 2003 dove vi fu l'estate più calda della storia italiana.

A contribuire a far registrare questo record assoluto sono stati l'inverno e l'autunno più caldi di sempre, con rispettivamente +2 e +2,1 gradi sopra la media.Quello del 2014 è stato anche il quarto Novembre più piovoso di sempre dal 1926, con un aumento delle precipitazioni del +74%, e tale record si è concentrato di più nelle regioni del Nord Italia, dov'è piovuto il triplo rispetto al normale.

martedì 9 dicembre 2014

Ecco quante sono le auto ecologiche circolanti in Italia


In questi ultimi 10 anni, la mobilità automobilistica è mutata gradualmente verso nuovi modelli più ecologici.Infatti sono entrate nel mercato le auto elettriche e ibride con un discreto successo.Anche se il prezzo del barile di petrolio è sceso a Dicembre 2014 a 63$, si prevede che dopo il 2040 inizierà il picco discendente della sua produzione, e da quel momento in poi il prezzo aumenterà costantemente anno dopo anno.

Ci sono buone notizie per quanto riguarda l'Italia, infatti secondo un'elaborazione dell'Osservatorio Federmetano basata su dati Aci, le auto "ecologiche" sono il 7,5% del parco circolante.Su un totale di 36.943.151 vetture circolanti in Italia, quelle a metano, elettriche, ibride e a gpl sono 2.762.379 ( cioè il 7,5% ), mentre le restanti 34.180.772 sono a benzina o a gasolio ( cioè il 92,5% ).

A livello regionale la percentuale maggiore d'auto ecologiche riguarda l'Emilia Romagna ( con il 16,89% del totale ), seguita dalle Marche ( con il 15,73% ) e dall'Umbria ( con il 10,19% ).Le regioni invece dove questi mezzi sono meno presenti, sono la Sardegna ( dove sono il 2,71% de totale ), il Friuli Venezia Giulia ( con il 2,88% ) e la Valle d'Aosta ( con il 3,05% ).

lunedì 8 dicembre 2014

Controllare tante volte l'email al giorno causa stress


Una mania dei tempi moderni è quello di controllare la propria casella di posta elettronica ( email ) più volte al giorno.Uno studio condotto dalla University of British Columbia in Canada, ci avverte che è meglio moderare l'uso giornaliero di questa pratica, limitando a massimo 3 volte al giorno il controllo delle proprie email.

Infatti l'abuso di tale controllo è una notevole fonte di stress, che fa male alla salute.Il corpo in questa condizione di tensione rilascia il cortisolo, ormone legato all'abbassamento delle difese immunitarie e all'innalzamento del rischio vascolare.

Per ottenere questi risultati, i ricercatori hanno sottoposto 124 persone per due settimane ad un test: li hanno divise in due gruppi, e nella prima settimana il primo gruppo poteva rispondere ai messaggi al massimo 3 volte al giorno,mentre il secondo gruppo lo poteva fare quante volte voleva.Nella seconda settimana i ruoli dei due gruppi si sono invertiti.

Si è notato ogni volta, che le persone del gruppo che rimaneva nella regola delle 3 volte massime per il controllo e la risposta dei messaggi, risultavano meno stressate rispetto a quelle dell'altro gruppo che al contrario non aveva limitazioni.

Gli esperti quindi consigliano di vedere e gestire il carico di email sempre dopo un certo intervallo di tempo abbastanza lungo, e non stare in continuazione a controllare e rispondere ad un messaggio ogni volta che arriva.

venerdì 5 dicembre 2014

I camini di Parigi resteranno spenti in futuro


L'inquinamento dell'aria nelle città di tutto il mondo, è una questione molto seria.Le amministrazioni cittadine mondiali stanno adottando diverse misure per cercare di risolvere questo problema, e a Parigi ne hanno trovata una abbastanza singolare.Dal 1° Gennaio del 2015 infatti i parigini non potranno più accendere i loro camini.

Lo prevede la nuova legge anti-inquinamento, secondo cui il fumo dei caminetti inquina almeno quanto i gas di scarico dei motori diesel.Il riscaldamento dei camini contribuisce infatti per il 23% dell'emissioni totali di polveri fini nella regione di Parigi.La stessa percentuale prodotta dagli scarichi dei veicoli a motore.

Infatti un caminetto acceso per la durata di mezza giornata, emette una quantità di polveri fini quanto un'automobile che percorre 3500 Km.Il provvedimento riguarderà 125mila famiglie che abitano a Parigi, e in 435 comuni della regione Ile-de-France.La legge anti-inquinamento prevede anche in seguito la creazione di zone a bassa emissione, e la fine del diesel in città entro il 2020.


giovedì 4 dicembre 2014

L'AIDS potrebbe essere debellato in futuro?


Tra le tante malattie che affliggono l'umanità, l'AIDS è una di quelle che dura da più tempo.Durante la giornata della lotta mondiale a questa malattia ( il 1° Dicembre ), è arrivata una notizia positiva per il futuro.Infatti secondo l'Oms ( Organizzazione mondiale della sanità ), il 2030 potrebbe essere l'anno delle "nuove infezioni zero" e dei "morti zero" per questa malattia.

Questo possibile risultato segue la regola del 90: cioè se si riuscirà entro il 2020 a diagnosticare il 90% dei sieropositivi, a metterne il 90% sotto trattamento e a sopprimere il virus nel 90% dei pazienti, allora si potrà debellerare l'AIDS per il 2030.

Le cifre aggiornate sul contagio del virus al 2013 parlano di 1,5 milioni di morti nel mondo, con 2 milioni di persone ulteriormente infettate ( il 70% delle quali nei paesi in via di sviluppo ).Vi sono 13 milioni di persone che sono in terapia antiretrovirale, pari a circa un terzo dei 35 milioni di malati che ne avrebbe bisogno.Nei paesi a medio e basso reddito vi è un contagio importante tra i bambini, che arriva al 25% del totale.

Per quanto riguarda l'Italia, ogni anno vi sono 3500-4000 nuove persone infettate dall'AIDS, ed è una cifra sostanzialmente stabile.Mentre in cura vi sono 100mila sieropositivi, e si stima che vi siano 20mila persone che non sanno di avere il virus.

mercoledì 3 dicembre 2014

Ecco quanti soldi gl'italiani risparmierebbero aumentando l'efficienza energetica


In Italia per risparmiare soldi in questo momento di crisi che dura ormai da molti anni, bisogna agire anche sul rendere più eco-compatibili le abitazioni e le aziende.Vi sono vari modi per far questo: dall'installare un impianto fotovoltaico o solare termico, al cambiare le finestre vecchie con quelle moderne maggiormente isolanti, al cambiare le vecchie lampadine con quelle nuove a LED, al mettere una nuova caldaia a condensazione o infine nell'installare una stufa a pellet al posto di quella a gas.

A tutte queste cose và aggiunto anche un altro metodo per risparmiar soldi: se infatti tutti gl'italiani adottassero dei semplici accorgimenti per ridurre il consumo energetico domestico e nei luoghi di lavoro, come lo spegnere le luci in una stanza quando non si è presenti oppure acquistare elettrodomestici a basso consumo energetico, si risparmierebbero ogni anno 250 milioni di euro.

Così facendo, secondo infatti uno studio dell'Unione europea realizzato da Opower, in Italia si potrebbe avere 1,3 TWh in meno di consumi d'energia ogni anno, e 400000 tonnellate di CO2 in meno immesse nell'atmosfera.

E' una quantità d'energia per intenderci paragonabile a quella prodotta da quasi 350mila sistemi  fotovoltaici residenziali da 3 Kwp, e sufficiente a tenere costantemente accese più di 2 milioni e mezzo di lampadine per 1 anno di fila!!

martedì 2 dicembre 2014

Respirare l'aria di Parigi produce effetti simili al fumo passivo


Il problema dell'inquinamento atmosferico delle città moderne, è all'ordine del giorno in tutte le amministrazioni cittadine mondiali.E' rimasto celebre lo smog fitto di Londra, che si vedeva fino alla metà del XX secolo, tanto da guadagnarsi il nome di "fumo di Londra".Altre situazioni critiche si riscontrano attualmente a Pechino e Shanghai, in Cina, dove vengono superati i limiti di guardia delle polveri sottili anche di 3 o 4 volte.

In Italia le situazioni più critiche si registrano nelle città della Pianura padana, dove secondo un recente studio, la popolazione che vive in quell'area perde in media 3 anni di vita a causa dello smog.
Un'altra città europea che ormai è messa male da questo punto di vista è Parigi dove, secondo i ricercatori del CNR, respirare la sua aria fa male come il fumo passivo di 8 fumatori chiusi in una stanza di 20 metri.

Nel 2014 a Parigi, in certi giorni sono stati registrati picchi del tasso di polveri sottili anche di 30 volte superiori rispetto ai livelli normali.Quindi chi vuol passare le vacanza natalizie in questa città, sappia che potrebbe essere utile per la sua salute portarsi dietro una mascherina anti-smog.

lunedì 1 dicembre 2014

Il Cacao potrebbe scarseggiare in futuro?


La cioccolata è un alimento che ormai in tutti gli Stati del mondo, è entrata di diritto come base dell'alimentazione quotidiana.Questo vale soprattutto per le donne, che ne hanno fatto il loro "bene rifugio" durante magari i periodo di crisi sentimentale.E' arrivata in questi giorni una notizia non tanto buona che riguarda il cacao, cioè la sostanza che stà alla base della produzione del cioccolato.

Entro il 2020 infatti il cacao potrebbe scarseggiare, hanno detto i produttori di cioccolato di tutto il mondo.Nel 2013 a livello globale, si sono consumate 70000 tonnellate di cacao in più di quante ne siano state prodotte.Questo calo si è fatto sentire sull'aumento del prezzo, salito del 25% rispetto a quello registrato 2012.

Tra le cause c'è il calo della produzione, messa in ginocchio dal clima arido dell'Africa occidentale ( in Costa d'Avorio e Ghana, che producono il 70% del cacao mondiale ), e da un fungo che secondo l'organizzazione mondiale del cacao, avrebbe colpito tra il 30 e il 40% della produzione mondiale.

venerdì 28 novembre 2014

In diminuzione la deforestazione dell'Amazzonia


Tutte le foreste tropicali mondiali sono da 50 anni a questa parte sottoposte a forte deforestazione, sia per depredarle dei loro legnami pregiati, che per utilizzarle come terreni di coltivazione per le colture più disparate.E' arrivata però una buona notizia in questi giorni per quanto l'Amazzonia: infatti nel 2014 la sua deforestazione è diminuita del 18% rispetto al 2013.

Secondo i dati forniti dal ministero dell'Ambiente brasiliano, in termini assoluti si è passati da 4848 Km2 di vegetazione distrutta quest'anno, contro i 5891 Km2 del 2013.E' un dato questo molto significativo, se si pensa che invece nel 2013 vi era stato un aumento del 28,8% della superficie di foresta distrutta, rispetto a quella del 2012.

Le statistiche vengono fatte in base alle informazioni satellitari.Il governo brasiliano utilizza il sistema Prodes, che fornisce i dati su base annuale ,ed anche il sistema Deter (Dati sul disboscamento in tempo reale).Speriamo che questa buona notizia sia d'auspicio per un'inversione di tendenza a lungo termine, nei confronti della preservazione della foresta amazzonica.

mercoledì 26 novembre 2014

Aperta la prima clinica anti-stress italiana


In tempi molto caotici come quelli contemporanei, ormai la mole di lavoro a cui è sottoposta una persona aumenta sempre più, mentre i tempi d'esecuzione s'accorciano drasticamente.Per venire incontro a questo problema è stata aperta a Roma la prima "clinica dello stress" italiana.I dati dicono infatti che 9 italiani su 10 hanno livelli di stress fuori norma.

Questa clinica propone un primo check up gratuito, così da conoscere il proprio livello di stress. Successivamente si potrà iniziare un percorso di cura con il coinvolgimento di varie figure professionali, quali lo psicologo e psicoterapeuta, un medico nutrizionista, un medico internista, un fisioterapista e un medico estetico.

Un'indagine generale su 1000 soggetti, ha evidenziato infatti che solo 100 di loro ha fatto registrare un livello di stress nella norma, che permette di gestire la quotidianità con calma e razionalità, senza riflessi negativi sulla salute.Il 50% invece dei soggetti ha un livello di stress elevato, che si ripercuote sulla salute, portando insonnia, apatia, difficoltà gastriche e tensioni muscolari.

Il restante 40% degli esaminati presenta livelli di stress eccessivo, con probabilità molto alte di somatizzazioni fisiche a danno dello scheletro e dell'apparato cardiovascolare, oltre ad ansia e depressione.

lunedì 24 novembre 2014

In forte calo la popolazione d'orsi polari dell'Alaska


Una delle conseguenze negative del riscaldamento climatico in atto sul pianeta, è la scomparsa, o il forte ridimensionamento, di certe specie sia animali che vegetali.Un esempio concreto di tutto ciò, è il quasi dimezzamento degli orsi polari che si è avuto nel nord dell'Alaska.Infatti si è passati dai 1600 esemplari del 2004, ai 900 del 2010.

C'è stata quindi una diminuzione del 40%.Questo è dovuto, secondo i ricercatori, alla scarsa sopravvivenza degli esemplari tra il 2004 e il 2006; infatti su 80 cuccioli monitorati, solo 2 poi sono sopravvissuti ( quando in media la percentuale è del 50%!! ).La sopravvivenza è tornata a salire nel 2007, per poi mantenersi stabile tra il 2008 e il 2010.

Secondo gli studiosi, questo basso tasso di sopravvivenza, è dovuto alla scarsità di prede, sia d'estate che d'inverno.A rendere poi la caccia più difficile, c'è anche il fatto che il ghiaccio si rompe con più facilità, perchè si e' assottigliato a causa del riscaldamento globale.

venerdì 21 novembre 2014

Aumenta l'inquinamento atmosferico nelle città italiane


Brutta notizia in vista per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico nelle città italiane.Infatti metà della popolazione che vive nelle città in Italia, respira quantità livelli troppo elevati di polveri sottili  ( Pm10 ).Il 62% è invece esposto a quantità eccessive d'ozono.E' quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente ( Aea ), riferita a dati del 2012.Lo studio specifica che secondo i parametri dell'Oms, tutte le città europee sono "malate" d'inquinamento.

Per quanto riguarda l'Italia, livelli record negativi di queste sostanze si registrano soprattutto nelle città del Nord, dove ai primi posti vi sono Lecco, Padova, Monza,Varese,Vicenza e Udine.Secondo l'Aea, l'esposizione di lungo periodo alle polveri sottili, sarebbe responsabile della maggior parte delle 400000 morti premature provocate dall'inquinamento dell'aria nel 2011.

mercoledì 19 novembre 2014

Boom di vendite d'auto elettriche ed ibride nel 2020


Il problema della mobilità futura è al centro di parecchi dibattiti in questi ultimi anni.Infatti con l'esaurimento della scorte di petrolio, previsto entro il 2100, bisognerà trovare un nuovo mezzo di locomozione che possa fare a meno di quel combustibile fossile.

Ci sono notizie positive da questo punto di vista; infatti secondo l'Istituto francese di studi e analisi Xerfi, nel 2020 i veicoli elettrici ed ibridi rappresenteranno l'8% delle vendite totali mondiali d'automobili.Secondo lo studio questi tipi di veicoli si attesteranno, tra 6 anni, sui 7,5 milioni d'unità, su un mercato mondiale stimato a 107,3 milioni.

La maggioranza dei nuovi modelli alternativi sarà di tipo ibrido ( 7% del totale ), contro l'1% di vetture elettriche.E' un vero e proprio boom, perché basti pensare che attualmente questi tipi di veicoli incidono per il 2,5% sulle vendite totali d'auto mondiali.

Per quanto riguarda le aree dove avverrà il maggior sviluppo futuro, queste saranno l'Europa, il Nord America e la Cina.A favore di questa crescita vi è il minor costo delle batterie ( che pesano per il 30% sul prezzo finale dell'auro ), diminuito del 50% tra il 2010 e il 2014.E si prevede che nel 2016 il calo raggiungerà il 60%, rispetto al prezzo del 2010.

lunedì 17 novembre 2014

In calo la produzione di rifiuti in Italia


Una delle poche conseguenze positive che la crisi economica comporta, è il fatto che diminuisce la produzione di rifiuti.Infatti se molte aziende lavorano meno o chiudono i battenti, cala la quantità di rifiuti emessa.In particolare per l'Italia, negli ultimi 3 anni sono state emesse 2 tonnellate di rifiuti in meno.

Lo rileva un recente studio, secondo cui dal 2011 ad oggi le tonnellate di rifiuti sono scese in maniera costante.Si è passati da 31,4 milioni a 29,6 milioni, l'equivalente in meno di una collina di spazzatura alta 250 metri!!Contemporaneamente la raccolta differenziata è aumentata del 4,6% nell'ultimo triennio, ed è diminuito lo smaltimento in discarica del 5,2%.

venerdì 14 novembre 2014

Scoperto il batterio che rende meno intelligenti


Si sa che non tutte le persone nascono con un livello uguale d'intelligenza.Finalmente adesso, una scoperta medica ha dimostrato che geneticamente certe persone sono meno intelligenti rispetto ad altre.Tutto questo a causa del batterio ATCV-1, denominato dai ricercatori "il virus della stupidità".

A questo batterio sono state associate persone con un più basso quoziente intellettivo.Secondo il rapporto, il 44% delle persone che sono risultate positive al virus in questione durante la ricerca, hanno evidenziato in appositi test un quoziente intellettivo più basso di 7-9 punti rispetto alla media.

I test hanno misurato la capacità d'attenzione, il tempo necessario ad assorbire informazioni visive, e così via.Secondo i ricercatori, questo tipo di batterio potrebbe influenzare l'attività di geni delle aree cerebrali responsabili per la memoria, ed altre funzioni intellettive.

mercoledì 12 novembre 2014

Lo stress sarà la principale causa di malattia in futuro?


I tempi contemporanei sono caratterizzati dalla frenesia, quando si deve fare qualsiasi cosa in tutti gli ambiti, dalla sfera lavorativa alla vita privata, e spesso il nostro corpo ne risente di tutto ciò.Secondo l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( Eu-Osha ), nel 2020 la principale causa di malattia o comunque d'assenza dal lavoro sarà lo stress.

E' stato effettuato un sondaggio condotto tra i lavoratori nei vari Stati appartenenti all'UE, e il 50% ha evidenziato che per loro lo stress è una condizione normale.Attualmente le principali cause scatenanti di questa malattia sono: l'insicurezza e la precarietà del lavoro, il troppo carico lavorativo gravante su una sola persona e la mancanza di supporto da parte di capi e collaboratori.

Secondo gli esperti, una soluzione potrebbe essere quella di puntare su un management capace d'assumersi le giuste responsabilità, di distribuire bene i ruoli ,di motivare e centrare gli obiettivi prefissati.

lunedì 10 novembre 2014

La temperatura della Terra aumenterà di oltre 2 gradi in futuro?


Stanno suscitando allarme i nuovi dati emessi ad Ottobre, riguardo l'andamento del riscaldamento globale, lanciati da un gruppo d'esperti dell'Ipcc.E' stato presentato a Copenaghen un documento che rivela che l'emissioni di gas serra dovranno essere diminuite dal 40 al 70% tra il 2010 e il 2050, se si vorrà contenere entro i 2 gradi ( rispetto al 1990 ) l'aumento della temperatura globale terrestre in futuro.

La temperatura terrestre e marina ha fatto registrare un aumento di 0,85 gradi tra il 1880 e il 2012.Per gli scienziati l'aumento dell'emissioni di gas serra è dovuto principalmente alla deforestazione e alla combustione di carboni fossili.Gli effetti di tutto ciò riguardano l'aumento di precipitazioni in alcune zone della Terra e le scomparse in altre, raccolti in calo, ondate di calore più frequenti in Asia, Europa e Australia e distribuzione alterata di specie marini e terrestri.

Il rapporto si conclude mettendo in evidenza che se il riscaldamento aumentasse troppo, ci potrebbero essere conseguenze disastrose in termini di sicurezza alimentare, disponibilità d'acqua potabile, inondazioni e tempeste, con un probabile aumento in alcune aree di conflitti per l'accesso alle risorse.

martedì 4 novembre 2014

Gl'inverni saranno più rigidi in futuro?


Una delle cause che il riscaldamento climatico globale comporta, è avere estati sempre più calde rispetto alle medie passate.Ma da un recente studio emerge anche che gl'inverni potrebbero risultare più freddi in futuro, soprattutto in Europa e Asia.Sono i risultati di una serie di 200 simulazioni al computer coordinate dall'Università di Tokyo, e pubblicate nella rivista Nature Geoscience.

Tutto questo è dovuto allo scioglimento dei ghiacci artici, che avviene dal 2004 ad oggi.Infatti tutto questo sta provocando un'alterazione della circolazione delle masse d'aria, provocando un blocco che spinge l'aria fredda a riversarsi verso Asia e Europa.Questo fattore è la causa molto probabile che farà sì che in futuro ci siano inverni sempre più rigidi.Il fenomeno però sarebbe solo temporaneo, e dovrebbe arrestarsi entro la fine del 2100.

venerdì 31 ottobre 2014

Ecco chi emette più CO2 nel mondo


Non tutti i paesi inquinano allo stesso modo sulla Terra, ma le conseguenze naturali spiacevoli del cambiamento climatico, possono impattare pesantemente anche su Stati che poco o nulla hanno a che vedere con l'emissioni di gas inquinanti nell'atmosfera.

Un rapporto di Oxfarm ci informa che il 7% della popolazione mondiale ( circa 500 milioni di persone ), è responsabile del 50% dell'emissioni globali di CO2.Al contrario il 50% della popolazione mondiale, emette nell'atmosfera solo il 7% dell'anidride carbonica globale.

Il rapporto prosegue dicendo che la parte più ricca dell'umanità usa il massimo possibile delle risorse naturali.Per esempio il 12% della popolazione mondiale, consuma l'85% dell'acqua del Pianeta.Però sono i più poveri ad essere colpiti per primi dalla distruzione dell'ambiente.

Il rapporto conclude dicendo che il deterioramento ambientale può essere attribuito a meno del 30% della popolazione mondiale, e che il punto chiave sono i modelli di consumo dei ricchi.In poche parole, i paesi o aree che inquinano di più ( USA, UE, Cina, Russia e Giappone ), dovrebbero limitare i loro consumi energetici.

mercoledì 29 ottobre 2014

Il riscaldamento climatico fa aumentare il livello di violenza umana?


Una delle causa del riscaldamento della temperatura globale terrestre, potrebbe essere anche l'aumento di crimini violenti da parte degli esseri umani.Secondo un'analisi del NBER, che ha elaborato in un unico risultato statistico le conclusioni di 55 studi scientifici, i cambiamenti climatici influenzano guerre, disordini e crimini nel mondo.

I ricercatori hanno scoperto l'esistenza di una connessione significativa e statisticamente rilevante tra i cambiamenti climatici ( soprattutto l'innalzamento della temperatura ) e varie forme di violenza, tra cui quelle fra individui singoli o tra gruppi diversi di persone.

Gli effetti però variano da una regione all'altra della Terra.Per esempio l'innalzamento di 1 grado della temperatura terrestre, potrebbe portare all'aumento del 20% dei conflitti statali in Africa, mentre negli Stati Uniti dovrebbe aumentare la violenza tra individui di solo l'1% .

Un altro studio dell'Ipcc in passato aveva indicato che la scarsità di cibo e di acqua, il calore estremo, le inondazioni e altri fenomeni climatici causati dall'effetto serra, accrescono la predisposizione umana ai fenomeni violenti.

lunedì 27 ottobre 2014

In calo gli aborti in Italia


Uno dei problemi della società occidentale contemporanea che pesa sull'incremento delle nascite, è l'incidenza dell'aborto.Sotto questo punto di vista è arrivata una buona notizia per l'Italia: infatti sono risultati in calo del 4,2% gli aborti nel 2013 rispetto al 2012.Sono passati da un totale di 107.192 a 102.644.

Secondo i dati, nel 2013 è diminuito del 3,7% anche il tasso d'abortività, ovvero il numero di interruzioni volontarie per 1000 donne tra i 15 e i 49 anni ,passato dal 7,9 nel 2012 al 7,6 dell'anno scorso.Rimane però elevato il ricorso da parte delle straniere all'aborto, che risultano essere il 34% del totale ( tenendo conto però che la loro incidenza sul totale delle nascite in Italia è del 15% ).

Il 64% delle interruzioni volontarie avvengono in strutture sanitarie.A livello nazionale la media settimanale è di 1,4, con punte regionali minime di 0,4 in Valle d'Aosta e massime di 4,2 per il Lazio.

venerdì 17 ottobre 2014

Aumentano gli abbandoni di cani in Italia


Un fenomeno drammatico che colpisce tutti gli Stati del mondo, è l'abbandono di cani domestici davanti ai canili.Sembrava che il fenomeno in Italia all'inizio di questa'anno fosse diminuito, ma purtroppo le cifre ufficiali sono arrivate a dimostrare il contrario.L'Aidaa ( Associazione italiana difesa animali e ambiente ), ha informato che sono stati 22000 i cani portati in un canile o in un rifugio nel corso dell'Estate 2014, contro i 20000 dello stesso periodo del 2013.

Sebbene siano diminuiti del 15% i cani abbandonati per strada, sono invece aumentati dell'11% quelli lasciati davanti a strutture idonee all'accoglienza.Le regioni che hanno fatto registrare un aumento del fenomeno sono state la Puglia, la Toscana, la Lombardia, il Piemonte e il Veneto.Mentre le regioni che hanno visto un minor abbandono dei cani in canile, sono state la Basilicata, il Friuli e la Valle d'Aosta.



giovedì 16 ottobre 2014

Ecco i rischi sanitari nel farsi un tatuaggio


Da 30 anni a questa parte in occidente ha preso piede la moda di molte persone di farsi dei tatuaggi, da quelli di pochi centimetri a quelli che ricoprono buona parte del corpo.Si calcola che in in Europa siano 100 milioni le persone che hanno almeno un tatuaggio sul corpo.

Bisogna stare però attenti a quando ci si accinge a farne uno, sembra infatti che il nel 10% dei casi siano stati riscontrati casi di contaminazione da staffilocco, streptococco, pseudomonas ed enterocco. Vi sono anche reazioni allergiche ai tatuaggi come la fotosensibilità, di cui e' colpita 1 persona tatuata su 5.Per non contare dei pruriti e gonfiori, che posso anche diventare cronici in casi estremi.

Vi sono anche persone che sono allergiche al latex, e alcune persone possono subire uno shock anafillattico, se il tatuatore ha usato guanti in lattice.Per questo gli esperti dicono che è importante un controllo microbico degli inchiostri di tatuaggi e delle verifiche sui loro ingredienti.Tutto ciò per evitare potenziali allergenici, evitando se possibile il rosso e le nuances simili.

mercoledì 15 ottobre 2014

L'Italia è il paese dell'UE che usa di più l'auto


Si sa che ormai il popolo italiano è abituato a tutte le comodità possibili, compresa anche quella di fare 200 metri in auto per andare al supermercato a prendere solo 3 sacchetti di patatine o una focaccia!!L'Italia è infatti il paese dell'Unione europea che usa di più l'auto, secondo i dati forniti da Eurostat.

Secondo i dati, 14 regioni italiane si trovano nella top 20 della classifica europea per numero d'auto ogni mille abitanti.Al primo posto c'è la Valle d'Aosta ( con 1205 auto ogni 1000 abitanti ), al quarto c'è la provincia di Trento ( con il punteggio di 711 ).

Seguono l'Umbria al quinto posto, il Lazio al sesto, l'Abruzzo al nono, le Marche al decimo, il Molise all'undicesimo, la Toscana al dodicesimo, il Piemonte al tredicesimo, il Friuli Venezia Giulia al quattordicesimo.

Chiudono la top 20 la Sicilia al quindicesimo posto, la provincia di Bolzano al sedicesimo, l'Emilia-Romagna al diciassettesimo e la Calabria al diciottesimo.In conclusione inviterei il popolo cosiddetto "italiano" a fare piu' sforzi fisici, così da tenersi in forma come prima cosa ed inquinare di meno come seconda.

martedì 14 ottobre 2014

Ecco quanti mozziconi di sigaretta produce Roma ogni anno


Quando si parla d'inquinamento, non si tiene mai presente anche i rifiuti prodotti dall'uso delle sigarette.Per capire quanto può essere importante in senso negativo questo rifiuto, si può prendere ad esempio la città di Roma.L'agenzia che gestisce i rifiuti in città, ha fatto sapere che ogni anno si raccolgono circa 1 miliardo e 250 milioni mozziconi di sigaretta.

Un rimedio a questo problema potrebbe venire dalla Legge di Stabilità, in discussione nei prossimi giorni alla Camera, che prevede dal 1° Luglio 2015 una sanzione per chi butta mozziconi per terra, in acqua o negli scarichi.In attesa di questa possibile legge, bisogna invitare chi fuma ad usare gli appositi portacenere ai lati delle strade o quelli nelle case.

lunedì 13 ottobre 2014

Il cambiamento climatico mette a rischio la fauna dell'Antartide


Oltre a mutare il clima atmosferico di un determinato territorio, il riscaldamento climatico in atto rischia di comprometterne irrimediabilmente anche la sua fauna.Infatti alcune specie marine stanno già migrando in acque a loro non consuete, a causa dell'aumento della temperatura superficiale.Un esempio che si può fare è l'Antartide, dove vi è un forte rischio biodiversità.

L'allarme è arrivato da una ricerca pubblicata sul Journal of  Biogeography, secondo cui alcuni granchi, estranei a questo ecosistema, ora minacciano la vita marina antartica.Finora le basse temperature e la protezione della corrente circumpolare antartica, avevano impedito ai granchi di stabilirsi in quest'area.Ultimamente però ne sono stati avvistati alcuni esemplari.

Il problema si potrebbe aggravare, perchè favorito dall'intenso traffico delle navi che trasportano fauna nelle acque di zavorra.E' un fattore grave, perchè le specie invasive degradano gli ecosistemi marini, predando e competendo con le specie locali.

venerdì 10 ottobre 2014

Ecco la nuova riforma italiana per il pagamento del bollo auto


I costi per il mantenimento di un'auto sono tanti in Italia, dalla benzina all'assicurazione, ma quello più odioso è il pagamento del bollo auto.E' in discussione nel parlamento italiano una riforma per far abbassare i costi di quest'odiosa tassa agli automobilisti.In sostanza si tratta di non far pagare il bollo per 3 anni per le auto nuove.In seguito la tassa aumenta con il crescere dell'emissioni.

Attualmente molti automobilisti italiani non pagano il bollo ,per un buco dell'entrate dello Stato di circa 850 milioni l'anno.Questa tassa è una delle più odiate dalla popolazione, al pari di quella sulla casa o sui carburanti.Il progetto di riforma è gia' stato approvato dalla commissione Finanze della Camera.

Le nuove direttive sono queste : chi acquista un'auto nuova non paga il bollo auto per 3 anni ( 5 anni per le auto green ).Trascorso questo tempo ci sarà la logica del "più inquini più paghi", con una tassa commisurata ai consumi.Solo per i veicoli green, si fa salire al 40% il livello di deducibilità per le auto aziendali.

giovedì 9 ottobre 2014

Aumentano le riserve mondiali di petrolio nel 2013


Da tempo girano notizie di scienziati pessimisti, secondo cui il picco della produzione petrolifera mondiale sia già stato raggiunto nel 2010.I più ottimisti invece ritengono che questo picco dovrebbe essere raggiunto solo nel 2040.Stando ad un rapporto presentato dell'ENI, le riserve mondiali di petrolio sono risultate in crescita nel 2013.

Secondo le statistiche, l'anno scorso le riserve sono aumentate nei paesi non-Opec, primi fra tutti gli USA ( +9,8% rispetto al 2012 ) seguiti dalla Norvegia ( +8,6% ).Le riserve invece dei paesi Opec sono rimaste le stesse.Gli Stati Uniti sono diventati quelli che hanno avuto la maggio crescita di petrolio e gas mondiali ( +12,2% nel 2013 ).

La produzione USA compensa il calo di quella di Stati come Iran e Libia ( -9,8% e -35,5% ), dovuta a fattori geopolitici.I consumi mondiali 2013 di petrolio e gas sono aumentati rispettivamente dell'1,4% e dell'1%, anche se permane la crisi dei consumi europei con un -0,7%.Tra i paesi non-Osce, la Cina si conferma al secondo posto per consumo dietro gli statunitensi.

mercoledì 8 ottobre 2014

Aumenta il fabbisogno d'acqua mondiale


Uno dei beni materiali che nel futuro rischia di scarseggiare sulla Terra è l'acqua, infatti viene ormai definita "l'Oro blu".Attualmente sono già 1 miliardo le persone nel mondo che non hanno accesso all'acqua potabile, e secondo le Nazioni Unite ( ONU ) tale numero aumenterà del 55% entro il 2050.

In quell'anno la domanda mondiale aumenterà del 400% per l'industria manifatturiera, del 140% per la produzione del termoelettrico e del 130% per gli usi civili.Vi è però un problema anche per lo sfruttamento delle riserve d'acqua nelle falde del sottosuolo, dove il 20% dei bacini sono ormai sovrasfruttati.

Per quanto riguarda l'utilizzo dell'acqua, l'Agenzia internazionale dell'energia ( IEA ) ha informato che nel 2010, il prelievo globale per la produzione d'energia è stato di 583 miliardi metri cubi, pari al 15% del totale.Ad assorbire il maggior consumo totale d'acqua, fino al 70%, però è l'agricoltura.Una quota considerevole viene assorbita anche per la produzione di biocarburanti.

martedì 7 ottobre 2014

Saper riconoscere gli odori aiuta ad essere più longevi


La speranza di vita alla nascita in un paese occidentale è oggi di quasi 80 anni, contro i 40 anni del 1800.La Scienza e la Medicina hanno fatto passi da gigante per portare l'uomo a questo grande risultato.Una notizia curiosa ci da un ulteriore informazione sul perchè certe persone sono più longeve di altre.

Una ricerca condotta dalla University of Chicago ha messo in luce che, chi ha difficoltà a riconoscere odori anche semplici, è associato a rischi più elevati di morte a breve termine, cioè entro 5 anni dalla diagnosi di questi disturbi all'olfatto.

Gli studiosi hanno coinvolto nella ricerca 3000 persone d'età compresa tra i 57 e 85 anni, e li hanno sottoposti a un semplice test olfattivo per vedere se fossero in grado di riconoscere cinque odori comuni, come menta, pesce o agrumi.

Dopo 5 anni dall'inizio della ricerca si sono registrati 430 decessi nel gruppo, e i ricercatori hanno notato che gran parte delle persone decedute erano quelle che 5 anni prima avevano manifestato disturbi olfattivi.

In poche parole, se dopo i 60 anni avete ancora un "buon fiuto", allora potete sperare di vivere ancora molti anni.






lunedì 6 ottobre 2014

Il fotovoltaico sarà la prima fonte d'energia nel 2050?


La crisi economica degli Stati dell'Eurozona, e il rallentamento della crescita del PIL degli altri Stati del mondo in corso dal 2008 ad oggi, ha evitato che il problema dell'approvvigionamento energetico arrivasse a preoccupare i governi mondiali.In prospettiva infatti, secondo le stime dell'IEA, ci sarà ancora petrolio disponibile fino al 2060, mentre per il gas si parla del 2080.

La spinta all'espansione dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili è stata molto forte negli ultimi anni, e proseguirà ancora più spedita in futuro.Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia ( IEA ),
nel 2050 il fotovoltaico potrà generare il 16% dell'energia elettrica mondiale, mentre dagl'impianti solari termodinamici potrà venire un ulteriore 11%.

A trainare la crescita del fotovoltaico saranno la Cina e gli USA, mentre per quanto riguarda le centrali termoelettriche si avrà un forte sviluppo in India, Medio Oriente, Africa e USA.Queste due tecnologie, potranno generare più energia di quella fornita dalla somma dell'energia prodotta dai combustibili fossili, dall'eolico, dall'idroelettrico e dal nucleare messa assieme.

Dal 2050 in poi è stato calcolato che si riuscirà ad evitare l'emissione di 6 miliardi di tonnellate di CO2 all'anno nell'atmosfera, pari a quanto generato attualmente dal traffico stradale mondiale.

venerdì 3 ottobre 2014

Crollo delle nascite in Italia dal 2008 ad oggi


Il problema del calo della fertilità nei paesi europei, è emerso sin dalla fine degli anni '70.Grazie all'emancipazione femminile e all'aumento del tenore di vita generale, s'era iniziato a far nascere meno bambini rispetto al passato.

Tutto ciò è andato avanti fino alla fine degli anni '90.Dal 2000 in poi in tutta Europa era ricominciata una lenta ripresa della natalità, bloccata però in questi ultimi dalla crisi economica che s'è abbattuta sul Vecchio Continente.

Un caso esemplare riguarda l'Italia, dove dal 2008 ad oggi sono crollate le nascite anno dopo anno.
E tutto ciò sarebbe stato ancora più vistoso senza l'apporto delle nascite dei bimbi stranieri, che ormai ammontano al 15% del totale.L'Italia, dal 2008 al 2013, ha avuto un saldo totale di 300000 bambini nati in meno ,una media di 60000 all'anno.Si è passati dai 577000 nuovi nati di 6 anni fa, ai 514000 dell'anno scorso ( record negativo nella storia italiana ).

Secondo un'indagine ,il 61% degl'italiani è convinto che le coppie farebbero più figli se ci sarebbe un miglioramento degl'interventi pubblici.Sarebbe importante avere sgravi fiscali e aiuti economici diretti per il 71% degl'intervistati, potenziare gli asili nido per il 67%, mentre il 56% vorrebbe che ci fossero più aiuti pubblici per sostenere i costi dell'educazione dei figli ( es. sulle rette scolastiche, i servizi di mensa e trasporto ).

giovedì 2 ottobre 2014

Ecco a quanto ammonterà l'energia prodotta da biomassa in futuro


Quando si parla d'aumentare lo sviluppo della produzione d'energia da fonti rinnovabili, il pensiero và subito al fotovoltaico o all'eolico.Pochi però tengono presente che, tra le altre fonti rinnovabili, c'è una risorsa che può dare una grande mano a raggiungere quell'obiettivo.

Un rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia rinnovabile ( Irena ) ha informato che la biomassa, se ben sfruttata, può arrivare a rappresentare il 60% del consumo d'energia rinnovabile entro il 2030, coprendo il 20% del consumo energetico complessivo della Terra.

Secondo il rapporto, il 40% della biomassa potrebbe essere costituito da rifiuti e scarti agricoli,
mentre il 30% verrebbe da prodotti forestali sostenibili.Anche la tipologia dell'uso di quest'energia è destinata a cambiare in futuro: infatti se oggi i due terzi della biomassa viene usata per cucinare e scaldarsi, nel 2030 un terzo verrebbe utilizzato per produrre energia e calore, un altro terzo nei trasporti e il terzo restante nell'industria e nell'edilizia.


mercoledì 1 ottobre 2014

I nuovi modelli d'auto consumano più di quanto dichiarato


Quando ci si accinge ad acquistare un'auto, oltre al prezzo finale e all'affidabilità, bisogna tenere anche presente il suo consumo di carburante, che è una voce importante al giorno d'oggi.Uno studio dell'International Council on Clean Transportation ( ICCT ), riportato dalla stampa tedesca, ha messo in evidenza che le auto messe sul mercato nel 2013, consumano in media il 38% in più di quanto dichiarato dai rispettivi produttori.

E' un dato allarmante che sottolinea la crisi attuale del mercato dell'auto, dove si fa di tutto per incrementare le vendite.Basti pensare che nel 2001 questa discrepanza, tra i consumi teorici e reali, era solo dell'8%. Restando alle case automobilistiche tedesche oggetto dello studio, quelle con discrepanze maggiori sono risultate l'Audi con una differenza tra dichiarato e reale del 50% per l'A6, la Mercedes con il 45% della classe E e la BMW con il 40% per la serie 5.

Tutto ciò provoca un danno economico per gli acquirenti, perchè la differenza pesa per diverse migliaia di euro all'anno rispetto alla spesa teorica prevista.Inoltre genera minori introiti sulla tassa di circolazione, che è un danno per tutta la collettività.

Inoltre ci sono differenze anche sulle sanzioni che vengono emesse da Stato a Stato.Infatti negli USA una discrepanza di solo il 5%, comporta per i produttori multe e correzioni ufficiali dei dati, mentre una differenza del 50% in Germania non produce nessuna verifica!!

martedì 30 settembre 2014

Consumare poco sale aiuta a vivere di più


Si dice sempre che per mantenere una buona salute bisogna curare anche l'alimentazione.E' arrivata su questo fronte, una raccomandazione dell'Organizzazione mondiale della sanità ( Oms ),
che esorta i governi dei vari Stati ad attuare politiche che limitino l'uso del sale nei cibi.L'Oms ha posto come obiettivo a livello globale la riduzione dell'assunzione di sale del 30% entro il 2030.

Se tale obiettivo sarà raggiunto, milioni di vite potranno essere salvate da malattie cardiache, ictus e patologie correlate.La principale fonte di sodio che si usa nell'alimentazione umana è usata nel condimento.In molti paesi inoltre, l'80% del consumo di sale proviene d'alimenti trasformati come pane, formaggio, salse in bottiglia, salumi e piatti pronti.

Una persona media consuma in media 10 grammi di sale al giorno, il doppio di quello consigliato.
Un espediente molto utile, per ridurne il consumo, potrebbe essere quello di rimuovere le saliere e le salsine dal tavolo durante il pranzo o la cena.



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