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venerdì 29 agosto 2014

Create le arachidi anti-allergia


Il problema della tolleranza ai vari prodotti alimentari si è fatto in questi anni sempre più importante, data la grande quantità di nuovi cibi che sono arrivati nelle tavole di tutto il mondo negli ultimi 50 anni.Si sta studiando da molto tempo il modo per rendere più digeribili i cibi alle persone che ne sono intolleranti, e un esempio classico è il caso per chi non digerisce il latte a causa la presenza di lattosio.

Dagli USA è arrivate una novità importante sul tema della risoluzione di questo problema.E' stata infatti messo a punto in un laboratorio dell'Università del North Carolina il primo tipo di arachide anti-allergico mai esistito.Il prodotto verrà commercializzato dall'azienda 'Xemerge', e contiene livelli bassi delle componenti allergeniche.

Le noccioline mantengono il sapore originale e anche tutte le sostanze nutritive, e possono essere tranquillamente utilizzate per essere consumate intere, per farne farine o anche il famosissimo burro d'arachidi, di cui molti americani vanno ghiotti.

Per un'amante delle arachidi come mè questa è veramente una bella notizia, sperando anche che si riesca trovare altri prodotti anti-allergici per altri tipi di cibi.

giovedì 28 agosto 2014

Il più grande ghiacciaio italiano scomparirà entro il 2100?


Una delle conseguenze del riscaldamento climatico in atto sulla Terra è che molte meraviglie della natura rischiano di scomparire entro la fine del XXI secolo.Un chiaro esempio di tutto ciò sono i ghiacciai, dove molti rischiano di veder ridurre considerevolmente il loro volume, o in casi particolari a sparire totalmente entro la fine del secolo.

In Italia c'è l'esempio del ghiacciaio dei Forni ( visibile in foto ), che è situato in Lombardia nell'alta Valtellina.E' il più grande d'Italia per estensione con 11,36 chilometri quadrati, e secondo una recente analisi apparsa sulla rivista dell'Associazione interregionale neve e valanghe, entro il 2100 il suo volume si ridurrà dell'80% rispetto a quello che aveva nel 2007.

Lo studio ha messo in luce che la perdita dei ghiacciai rischia d'avere un impatto negativo anche sulle riserve idriche estive dell'area dove sorgono queste meraviglia della natura.Ha inoltre sottolineato che la maggior parte dei ghiacciai italiani rischiano di scomparire in futuro, se il ritmo attuale di scioglimento non rallenterà.

mercoledì 27 agosto 2014

Avere un buon vicino di casa fa bene al cuore


Che avere dei buoni rapporti di vicinato sia utile per molte cose è risaputo da tutti, ma che faccia anche bene alla salute questa è una novità per molti, compreso il sottoscritto.Secondo una ricerca della Michigan University, negli USA, stabilire buoni rapporti con i vicini riduce del 67% il rischio d'incorrere in malattie cardiache.

Gli studiosi hanno studiato per quattro anni 5000 persone, in maggior parte donne, d'età media di 70 anni, e che non avevano inizialmente problemi cardiaci.Durante il tempo della sperimentazione 148 di queste sono poi morte per una crisi cardiaca.

Comparando poi i dati di questi persone decedute con le altre rimaste in salute, hanno scoperto che chi aveva dichiarato di avere buoni rapporti con i vicini, aveva un rischio del 67% minore di ammalarsi di questo tipo di malattie rispetto a chi aveva rapporti conflittuali con il vicinato.

Quindi d'ora in poi sappiate che è meglio avere dei "buoni" vicini piuttosto che averne di "cattivi".

martedì 26 agosto 2014

Aumentano gli orti urbani in Italia


Che in tempo di crisi economica bisogna fare di necessità virtù è risaputo da anni.Ed anche sotto il punto di vista alimentare ci sono delle interessanti novità.In Italia, infatti, tra il 2011 e il 2013 sono triplicati gli orti urbani nelle città capoluogo.E' quanto emerge da un'indagine della Coldiretti.

In termini numerici si è passati da 1,1 milioni di metri quadrati di terreno del 2011 di proprietà comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all'impianto di orti e al giardinaggio, ai 3,3 milioni di metri quadri del 2013.In pratica 1 cittadino su 4 si dedica a quest'attività nei capoluoghi di provincia italiana.

Di queste coltivazioni, le città capoluogo del Nord Italia all'81% ce l'hanno, con in testa, per metri quadri coltivati, le città di Torino, Bologna e Parma.Per quanto riguarda il Centro il 65% dei capoluoghi hanno questo tipo di orti, mentre al Sud sono presenti in poche città e precisamente a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro.

lunedì 25 agosto 2014

Gl'impianti solari provocano la morte degli uccelli?


Le fonti d'energia rinnovabili sono molto importanti per rendere gli abitanti della Terra un pò meno dipendenti dalle fonti fossili ( carbone, petrolio e gas ), ma bisogna anche valutarne gli eventuali impatti ecologici di questo tipo d'energia.

Un impianto solare negli USA sembra che possa addirittura riuscire a bruciare gli uccelli che volano nei suoi dintori.Si tratta del mega-impianto 'BrigthSource', inaugurato nel Febbraio 2014 e situato al confine tra California e Nevada, ed è il piu' grande al mondo ad usare le cosiddette "torri energetiche solari".

Sono piu' di 300000 specchi che riflettono i raggi del sole in tre mega-cisterne alte come un edificio di 40 piani.L'acqua così scaldata produce vapore, che viene trasformato in energia elettrica per 140000 case.

Per i responsabili dell'impianto sono 1000 gli uccelli morti da Febbraio.Ma secondo invece un esperto del "Centro per la diversità biologica", gli uccelli morti a causa di quest'impianto in 6 mesi sarebbero ben 28000, cioè un uccello ucciso ogni 2 secondi!! I pennuti infatti vengono attirati dai raggi e dai riflessi degli specchi dell'impianto.

Speriamo che venga trovato un rimedio a questo problema, perchè va bene inquinare di meno il pianeta, ma se si deve ledere l'Ecosistema per farlo non mi sembra un grande affare.

venerdì 22 agosto 2014

In arrivo la pillola contro la calvizia


Nel mondo contemporaneo l'estetica gioca un ruolo importante, infatti negli ultimi anni sono proliferati gl'interventi di chirurgia estetica in tutto il mondo.Anche i capelli giocano un ruolo fondamentale nel mantenere giovane il proprio aspetto fisico.E la calvizia è sentita da molte persone come un fattore di disagio.

E' in arrivo però su questo fronte una piacevole novità.Presso il Columbia University Medical Center è stato condotto uno studio che ha portato alla nascita d'una pillola per evitare le calvizie.Il farmaco si chiama ruxolitinib ed è in grado di far ricrescere i capelli a persone colpite da "alopecia areata".

Questa malattia è il nome medico per indicare la calvizia, e ne soffrono equamente entrambi i sessi.Lo studio dimostra che entro 4-5 mesi di terapia, i pazienti che hanno utilizzato il suddetto farmaco, si sono visti ricrescere la loro chioma quasi completamente ( fino al 90% del normale volume ).Bisogna però specificare che questo farmaco è ancora in fase di sperimentazione, e che sarà messo in commercio solo fra qualche anno.

giovedì 21 agosto 2014

Con il marito in pensione la moglie s'ammala di più


Che il problema di molte discussioni familiari sia il troppo tempo che si passa insieme, soprattutto dopo tanti anni di convivenza, è risaputo ,ma che ci si potesse anche ammalare per la troppa presenza del coniuge, questa cosa non tutti l'immaginavano .

Secondo una ricerca d'un istituto di Bologna denominato IZA, quando il marito va in pensione la salute mentale della moglie s'aggrava, con un aumento di mal di testa, ansia, insonnia e anche in casi più gravi di depressione.Questi sintomi sono aggravati in società dove i ruoli in famiglia sono molto rigidi.

In particolare per ogni anno in più di pensione del marito, se la moglie sta a casa, ha un rischio di soffrire d'un aggravamento della sua salute mentale di 5-7 punti maggiore rispetto a quando il consorte lavorava.E cosa più interessante è che, se la moglie lavora mentre il marito è pensionato, il fenomeno s'aggrava.

mercoledì 20 agosto 2014

L'Esercito USA avrà mezzi di trasporto teleguidati in futuro?


Nel settore della difesa la rivoluzione informatica degli anni '70 e '80 ha cambiato radicalmente il modo di concepire i mezzi militari.Basti pensare agli aerei invisibili stealth, ai robot usati per disinnescare ordigni esplosivi ai lati delle strade o recentemente all'uso di droni per bombardare obiettivi nemici a terra dal cielo.

Anche sotto il punto di vista dei mezzi di trasporto militare, si sta cercando di sviluppare un sistema per avere degli automezzi del tutto autosufficienti per il trasporto delle truppe e dei rifornimenti vari, che saranno molto utili durante operazioni di guerra o stabilizzazione post-bellica.

Negli USA l'esercito è infatti impegnato nello sviluppo d'un sistema per l'Applicazione per la Mobilità Autonoma ( AMAS ).I primi test sono in svolgimento presso la base di Fort Hood, in Texas.I responsabili del progetto hanno detto di aver intenzione di mettere in servizio i primi veicoli a guida autonoma presso l'Esercito, entro il 2025.

In particolare la tecnologia AMAS utilizza la tecnologia drive-by-wire per lo sterzo, l'accelerazione e la frenata, oltre ad integrare i sistemi "lidar" e "radar" per la navigazione.E' un sistema che può essere pre-programmato, ed è stato progettato per essere installato su mezzi tramite un sistema di controllo e rilevamento.





martedì 19 agosto 2014

L'uso dell'aspirina aiuta contro i tumori


Nella lotta contro i tumori bisogna adottare tutte le misure che possano aiutare a ridurne l'incidenza o anche l'insorgenza.In questi ultimi anni si stanno sperimentando anche terapie meno invasive, e sotto questo punto di vista è arrivata una notizia interessante dalla Gran Bretagna.

La  rivista "Annals of Oncology" ha pubblicato i risultati di una ricerca che è durata 10 anni.Si è scoperto che un uso quotidiano moderato di acido acetilsalicilico ( cioè dell'aspirina ) - tra i 75 e 325 mg al giorno - può diminuire la formazione di tumori all'apparato digerente del 35% e il relativo tasso di mortalità del 50%.

In particolare, chi consuma aspirina, ha una mortalità ridotta rispetto alla media del 40% per il cancro del colon, del 50% per quello all'esofago e del 35% per quello allo stomaco.Si è riscontrato inoltre una diminuzione del 18% del rischio d'infarto per chi usa questo medicinale.Va però precisato che, secondo lo studio in questione, per vedere effetti benefici bisogna attendere almeno 3 anni.

Sono dati interessanti quelli descritti da questa ricerca, ma consiglio di chiedere sempre prima un parere al proprio medico per chi vorrà sperimentare questa ricetta.

lunedì 18 agosto 2014

Gl'italiani preferiscono l'auto come mezzo di trasporto


In Italia si è poco propensi ad avere un mezzo alternativo all'auto, soprattutto come mezzo di trasporto non per motivi di svago, e un'indagine Istat ( con dati relativi al 2011 ) arriva a confermarlo.Il 60% infatti usa la macchina come mezzo di spostamento, sia per motivi di studio che lavorativi.E coloro si spostano quotidianamente per quei motivi sono il 48,6% della popolazione italiana.

Il 45% degl'italiani usa l'auto come conducente e il 16% come passeggero.Solamente il 13% della popolazione opta per trasporti pubblici, come treni, tram o metropolitana.Come mezzi alternativi aumenta l'uso della bicicletta passando dal 2,9% del 2001 al 3,3% del 2011, mentre cala l'abitudine di raggiungere i luoghi di lavoro o di studio a piedi, rispettivamente dal 16,9% del 2001 al 15,8% del 2011.

Le regioni che registrano la maggior mobilità per motivi non di svago sono: le provincie autonome di Trento e Bolzano con il 57% della popolazione, la Lombardia con il 54%, il Veneto e l'Emilia Romagna con il 53% e la Valle d'Aosta con il 52%.

Mentre le regioni che si collocano sotto la media nazionale sono tutte quelle del Sud Italia, con le incidenze più basse registrate in Sicilia e Calabria con il 41%.Al di sotto della media anche la Liguria.A livello generale ci si sposta più per lavoro, per il 66,4% del totale, contro il 33,6% che si sposta per studio.



venerdì 15 agosto 2014

In arrivo il nuovo biocarburante derivante dal tabacco


Il problema di trovare un nuovo carburante per far funzionare i veicoli a motore è sempre d'attualità, soprattutto da quando la British Petroleum ( BP ) ha fatto sapere che la benzina potrà essere prodotta fino al 2067, a causa dell'esaurimento dell'attuali scorte di petrolio mondiali.

Dal Sudafrica è in arrivo una notizia interessante su questo fronte: la Boeing sta collaborando con la South African Airways e con l'olandese SkyNRG, per sviluppare un nuovo biocarburante prodotto da una pianta di tabacco.

Le aziende durante la presentazione dell'iniziativa hanno detto infatti che i biocarburanti derivanti da fonti biologiche, come alghe e piante, possono ridurre l'emissione di CO2 dell'80% rispetto ai carburanti derivanti dal petrolio.

Il Sudafrica si è impegnato a ridurre i suoi livelli di CO2 del 34% entro il 2020 e del 42% entro il 2025.La compagnia aerea nazionale sudafricana ha aderito a questo sforzo con il suo progetto, che prevede d'usare come base del nuovo carburante una nuova pianta di tabacco, chiamata Solaris, priva di nicotina.

Speriamo che sia la strada giusta per affrancarci una volta per tutta dai combustibili fossili, almeno per quanto riguarda i mezzi di trasporto.

giovedì 14 agosto 2014

Ecco quanti under 25 europei fanno selfie mentre guidano


Che quando si guida un auto bisogna prestare molta attenzione è una cosa risaputa da tutti, ma adesso c'è una nuova moda che rischia di rendere pericoloso quest'attività, cioè il fare selfie mentre si è alla guida.E questo riguarda maggiormente i giovanissimi rispetto alle persone più mature.

Una ricerca Ford inquadra in fenomeno in modo più preciso.Ha condotto infatti una ricerca su 7000 under 25 europei, riscontrando che il 50% scatta foto mentre è al volante e il 25% di loro scatta pure dei selfie e poi li posta sui social network.

I paesi che abusano di quest'abitudine sono al primo posto l'Inghilterra con il 33% dei giovani, seguiti dalla Francia e dalla Germania con il 28%, l'Italia con il 26%, gli spagnoli con il 18% e i belgi con il 17%.Per quanto riguarda l'Italia va ricordato che il 40% dei giovani ha scattato foto mentre era alla guida e il 21% accede ai social network mentre è alla guida.

mercoledì 13 agosto 2014

In arrivo la crema antirughe allo zucchero


Nella società attuale basata sull'apparire è sempre importante avere un viso il più giovanile possibile.Per far questo si possono usare o i metodi chirurgici o quelli non invasivi, quali le famose creme antirughe.Su quest'ultimo fronte è in arrivo una novità, cioè la crema antiruga allo zucchero.

I dermatologi infatti hanno spiegato, durante il congresso dell'American Academy of Dermatology ( ACA ), che il segreto della giovinezza della pelle dipende dalla quantità degli zuccheri ( glicani ) presente nella pelle, scartando la teoria precendente che voleva la causa genetica all'origine delle rughe.

Il professor Zoe Diana Draelos, docente alla Duke University di Durham, ha spiegato che i livelli di glicani scendono del 50% tra i 30 e i 60 anni, e l'obiettivo dei dermatologi è rifornire lo "zucchero" restante così da far produrre alle cellule più collagene.

In sostanza, è meglio usare pomate allo zucchero, abbinate a quelle con micronutrienti, quali rame e selenio, per far tornare la pelle ad una giusta elasticità.

martedì 12 agosto 2014

La Coca Cola investirà per lo sviluppo dell'Africa


Che il metodo migliore per aiutare un paese a svilupparsi sia investire dei soldi in progetti vari, così d'aumentarne l'occupazione è condiviso da tutti gli Stati, ma solo pochi riescono o vogliono farlo.Due Stati che perseguono questa strada sono la Cina e gli USA.

Facendo riferimento all'Africa, si è svolto recentemente a Washington un vertice tra i rappresentanti del governo e delle aziende statunitensi e vari capi di Stati africani.Proprio durante questo summit la Coca Cola ha annunciato che investirà 5 miliardi di dollari nel continente nero entro il 2020, portando il totale dell'investimento USA tra il 2010 e il 2020 a 17 miliardi.

L'azienda di Atlanta ha fatto sapere che questi soldi andranno a diversi progetti incentrati sull'accesso all'acqua sicura ( portandola a 6 milioni di africani ), sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, la responsabilizzazione economica delle donne, la promozione della salute e dell'igiene in comunità, scuole e centri sanitari.

L'azienda ha anche sottoscritto un progetto intitolato "Source Africa", volto a produrre prodotti sostenibili come il mango in Kenya e in Malawi e la produzione di ananas, agrumi e mango in Nigeria.A lungo termine, se i progetti andranno bene, si potranno coinvolgere anche altri Stati come l'Etiopia, il Senegal, la Tanzania e il Mozambico.

Bisogna quindi fare un applauso alla Coca Cola e al governo Usa per questi progetti, che oltre a fare business, aiutano anche i popoli a svilupparsi.E' un esempio che molte aziende, ma anche Stati europei, dovrebbero seguire.

lunedì 11 agosto 2014

Le coste italiane sono invase dal cemento


L'Italia ha avuto tra gli anni '50 e '60 un boom economico con anche un aumento crescente della costruzione d'abitazioni sia nelle citta' che nei luoghi turistici.Ma da almeno gli anni '80 anche le coste del Belpaese sono attaccate da un'onda di cementificazione.A certificarlo arriva un dossier del Wwf intitolato "Cemento coast to coast: 25 anni di natura pregiata cancellata dalle più pregiate coste italiane".

E' emerso che dal 1988 ad oggi molte delle coste italiane sono state mangiate dal cemento , per far spazio a villaggi, residence , centri commerciali, porti, autostrade, dighe e barriere.Degli 8000 Km di costa dell'Italia, il 10% e' alterato dalla presenza d'infrastrutture pesanti, e nessuna regione costiera ne è esente.

Le zone più colpite sono la Sicilia, la Sardegna e la costa adriatica, che viene definita "la più urbanizzata dell'intero bacino del Mediterraneo".Per capire la drammaticità del problema basti pensare che la costa adriatica rappresenta il 17% del totale del litorale italiano, ma solo il 30% dell'area che affaccia sul mare è libera da costruzioni di varia natura.





venerdì 8 agosto 2014

"Fish&chips" sopravviverà al riscaldamento climatico?


Ogni paese del mondo ha delle caratteristiche che lo distinguono dagli altri, e tra queste ci sono anche i piatti tipici che distinguono uno Stato dall'altro.In Italia c'è la pizza o gli spaghetti al sugo, negli Usa gli hamburger, in Germania wurstel e crauti, in Spagna la paella.

La Gran Bretagna ha come piatto tipico "fish&chips", a base di baccalà e patatine fritte.A mettere però in dubbio la sopravvivenza di questo pietanza è il riscaldamento climatico.Infatti si rischia di non poterlo più vedere nei ristoranti inglesi in futuro.

Gli scienzati hanno scoperto che i mari intorno al Regno Unito hanno subito un aumento di temperatura negli ultimi 30 anni.Il termometro medio delle sue acque costiere infatti è salito di 1,6 gradi dal 1980, un valore quattro volte superiore rispetto all'aumento medio degl'oceani del resto del mondo.

A causa di ciò i merluzzi, pesce base di "fish&chips", si stanno spostando verso nord, cioè in Islanda e nelle Isole Faroe.Al contrario si stanno spostando verso i mari britannici specie di pesci che amano le acque calde, come delfini e megattere.

Quindi se qualcuno che è in visita in Gran Bretagna vuole mangiare questo piatto tipico, sappia che ha ancora pochi anni a disposizione per gustare la versione "originale".

giovedì 7 agosto 2014

Luglio 2014 il più freddo e piovoso degli ultimi 18 anni


Che l'Estate 2014 non siano conforme ai parametri che dovrebbe avere una stagione del genere, è sotto gli occhi di tutti, almeno al Nord Italia.Poco sole, temperature sotto la media del periodo e precipitazioni in aumento.Adesso anche il dati scientifici arrivano a certificare quest'anomalia.

L'Istituto di scienze dell'atmosfera del Consiglio nazionale delle ricerche ( Cnr ), ha informato che il mese di Luglio 2014, in Italia, ha fatto registrare un +74% di precipitazioni rispetto alla media del periodo 1971-2000.E' risultato anche il 27/o più piovoso dal 1800 ad oggi.

A livello di temperature, si è registrato un calo di 0,5 gradi rispetto sempre al periodo 1971-2000.Per trovare un Luglio più freddo bisogna addirittura risalire al 1996!! A livello territoriale le più fredde e piovose sono risultate le regioni centro-settentrionali.In particolare la zona dell'alta Toscana, del levante ligure e dell'Emilia occidentale ha avuto precipitazioni triple rispetto alla media.

Insomma tra estati con temperature fino a 40 gradi per mesi, come quella del 2003, e quelle piovose e fredde, bisogna proprio dire che il clima è impazzito!!

mercoledì 6 agosto 2014

L'Italia ai primi posti per interventi di chirurgia estetica nel mondo


Che gl'italiani siano sempre attenti alle mode del momento è comprovato dalla Storia.Basti pensare all'uso dei motorini negli anni '50-'60 ( es. la Lambretta ) o a quello del telefono cellulare negli anni '80-'90.Il nuovo millennio ha portato un'altra moda in Italia, cioè l'uso della chirurgia estetica.

Un report stilato dall'International Society of Aesthetic Plastic Surgery ( ISAPS ) ha certificato questa mania italiana, pubblicando una classifica degli interventi estetici eseguiti in ogni paese nel mondo nel 2013.E' emerso che sono stati oltre 23 milioni le operazioni eseguite l'anno scorso, di cui più di 20 milioni ( 82,7% del totale ) dalle donne e oltre 3 milioni ( 12,8% del totale ) dagli uomini.

Di seguito l'elenco della Stati che si sono classificato ai primi 10 posti, con il numero totale dei relativi interventi:

1°. Stati Uniti = 3.996.631;

2°. Brasile = 2.141.257;

3°. Messico = 884.353;

4°. Germania = 654.115;

5°. Spagna = 447.177;

6°. Colombia = 420.256;

7°. Italia = 357.256;

8°. Venezuela = 291.388;

9°. Argentina = 287.823;

10°. Iran = 174.778.

A livello d'interventi quelli che hanno registrato il maggior incremento sono stati la lipofilling, cioè il reinserimento del proprio grasso in aree del viso e del corpo svuotate, e la rinoplastica.Sono però gli interventi "non chirurgici" i preferiti: al primo posto il botulino, seguito dalla punture riempitive, dal laser contro la peluria, dal ringiovanimento del viso e i peeling chimici e laser esfolianti.

Alla luce di questi dati bisogna fare due considerazioni:

- la prima è che sono presenti molti Stati extra-europei ai primi posti della classifica, facendo notare che la ricchezza economica sta arrivando anche in altre aree del pianeta, oltre a quella del "Vecchio Continente";

- la seconde è che tra gli interventi eseguiti, ai primi posti non c'è la mastoplastica o gli interventi per aumentare glutei o polpacci, decretando così la fine dell'era degli eccessi fisici a favore di una che bada di più al ringiovanimento del corpo.

Per gli italiani d'ora in poi sarà meglio dire: "toglietemi tutto, tranne il bisturi!!".










martedì 5 agosto 2014

Nuovo record di velocità per un'auto solare


Tra le molte critiche che ricevono l'auto elettriche e solari, oltre al costo eccessivo, c'è anche quello sulla loro reale autonomia di viaggio e sulla velocità massima che possono raggiungere.Arriva però in questi giorni una notizia incoraggiante da questo punto di vista.

E' stato infatti battuto il record di velocità media fatto su una lunga distanza per un'auto solare.Un gruppo di studenti della University of  New South Wales ( UNSW ) in Australia, utilizzando l'auto ad energia solare chiamata SunSwift e Ve ( electric Vehicle ) - visibile nella foto - ha percorso una distanza di 500 Km alla velocità media di 100 Km/h.

E' un risultato importante se si pensa che il precedente record risaliva al 1988, dove un prototipo simile percorse i 500 Km alla velocità media di 73 Km/h.Quindi in 26 anni i miglioramenti sono stati di ben 27 Km/h.

L'auto utilizzata per il record di quest'anno è stata anche quella che entrata nel Guinness World Record nel 2011 per essere la più veloce auto solare del mondo.Secondo i suoi costruttori il veicolo raggiunge la velocità massima di 140 Km/h con un'autonomia di 800 Km.

Certo questo tipo di autovetture non raggiungeranno mai i 300 Km/h, ma col tempo, secondo il mio parere, potrebbe arrivare ad avvicinarsi ai 200 Km/h, tenendo conto che è solo dagli anni '70 che questa tecnologia è nata.

lunedì 4 agosto 2014

Boom di vendite di auto elettriche in Europa


Il problema della mobilità futura è sempre di grande attualità, in vista della sicura fine del petrolio entro la fine del XXI secolo.Una possibile soluzione può essere l'incremento dello sviluppo e commercializzazione dei veicoli a fonti rinnovabili.Una notizia positiva in questo senso arriva dall'Agenzia europea dell'ambiente.

Negli Stati dell'Unione europea, infatti, nel 2013 sono raddoppiate le vendite di veicoli elettrici rispetto al 2012, quando hanno fatto la loro comparsa sul mercato.Sono state 50000 i mezzi elettrici acquistati, pari allo 0,4% di tutte le auto vendute a livello europeo.La cosa interessante per l'UE, è che questi veicoli rappresentano il 25% di tutti i mezzi ecofriendly venduti nel mondo.

I modelli che hanno riscosso miglior successo l'anno scorso sono stati la Renault Zoe, la Mitsubishi Outlander e la Volvo V-60 Plug-in.Mentre le auto che avevano fatto la parte del leone nel 2012, cioè l'Opel Ampera e la Peugeot Citroen iOn /C zero, hanno registrato minori vendite.

E' ancora una goccia nel mare per avere una piena mobilità sostenibile, ma come si dice "chi ben comincia è a metà dell'opera".

domenica 3 agosto 2014

Ecco quante vite salvano gli alberi ogni anno


Tutti sanno che gli alberi sono importanti per ridurre gli effetti del riscaldamento climatico sulla Terra, ma pochi sono informati anche sul fatto che sono utili in altri modi.Infatti secondo uno studio dell'Us Forest Service ogni anno contribuiscono a salvare 850 vite umane.

Secondo la ricerca gli alberi prevengono 670000 casi di sintomi respiratori acuti, rimuovendo alcuni agenti inquinanti dell'aria.In termini economici, il risparmio per la salute legato all'effetto positivo degli alberi sull'inquinamento, è pari a 6,8 miliardi di dollari l'anno.

Ovviamente gli effetti sono maggiori nelle città, dove ci sono più sostanze inquinanti, che nelle aree rurali.Quindi d'ora in poi speriamo che i governi del mondo piantino alberi al posto di sradicarli.



sabato 2 agosto 2014

Cosa s'intende per Nuovo Ordine Mondiale?


Tutti hanno sentito parlare di Nuovo Ordine Mondiale, ma pochi fino ad adesso sanno cosa vuole realmente che cerca di attuarlo, ovvero i cosiddetti "poteri forti".
In sintesi queste persone cercano d'attuare i seguenti progetti:

- Creare una repubblica universale e sovranazionale, controllata da un'autoselezionata élite;

- La diffusione d'un "pensiero unico globale", tendente a dissolvere l'identità e le particolarità culturali, politiche e religiose dei vari popoli del mondo;

- Lottare contro l'identità forti che si oppongono alla cultura mondialista, come il Cristianesimo cattolico e ortodosso o l'Islam ;

- L'utilizzo strumentale della "criptopolitica", cioè di un piccolo gruppo di persone che fa succedere gli avvenimenti mentre il resto della popolazione li subisce.

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