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lunedì 30 novembre 2015

Ecco quanti milioni di pneumatici sono venduti "in nero" in Italia


Con l'arrivo della stagione invernale è obbligatorio per tutti i veicoli cambiare le gomme e mettere quelle termiche, o in alternativa avere le catene da neve a bordo.Il mercato delle gomme entra così nel vivo, con il giro d'affari che aumenta considerevolmente rispetto ad altri periodi dell'anno.C'è in parallelo anche un mercato clandestino di gomme nuove e usate che sfugge al controllo del fisco.In Italia, ad esempio, sono 2,5 milioni i pneumatici venduti "in nero" che circolano nel Paese, derivanti dalla vendita irregolare o dal recupero da demolizioni.

Questi pneumatici ufficialmente non esistono e quindi potrebbero non essere smaltiti e riciclati a norma di legge.Per questo nel 2011 è nata Ecopneus, una società senza scopo di lucro che raccoglie tutte le principali aziende del settore pneumatici in Italia.L'azienda raccoglie ogni anno 250.000 tonnellate di PFU ( Pneumatici Fuori Uso ) e nel 2015 è già arrivata a quota 225.000 tonnellate.Ecopneus nel corso degli anni ha raccolto anche gomme "irregolari", per evitare danni all'ambiente.Su 1 milione di tonnellate raccolte in quattro anni, quelle "in nero" sono state 67.000, con un picco di 30.000 nel 2014.

venerdì 27 novembre 2015

In partenza una nuova missione per cercare la vita su Marte


L'esplorazione spaziale ha ripreso vigore dopo il 1990, e si sono riusciti a portare a termine delle operazioni importanti, come l'aver fatto atterrare dei robot per l'esplorazione su Marte o il lancio di sonde con il compito di arrivare ad esplorare le lune di Giove e di Saturno.Quello che interessa agli scienziati mondiali è anche il sapere se ci sono forme di vita su altri pianeti del Sistema Solare.Per scoprirlo, a marzo 2016, verrà lanciata la prima fase della missione spaziale ExoMars, che porterà l'UE a cercare vita sul pianeta rosso.

La missione è stata sviluppata dall'Agenzia spaziale europea in collaborazione con l'agenzia russa Roscosmos.La prima fase prevede il lancio del modulo orbitante Tgo ( Trace Gas Orbiter ) che impiegherà sei mesi a raggiungere Marte.Una volta arrivato a destinazione il Tgo sgancerà il modulo di discesa Edm ( Entry and Descent demonstrator Module ).Durante la discesa, il modulo Edm raccoglierà i primi dati dell'atmosfera marziana, e, arrivata al suolo, attiverà la stazione meteo Dreams.

Nella primavera del 2017, il modulo orbitante Tgo attiverà i suoi strumenti scientifici ed inizierà la sua missione di osservazione e mappatura della superficie marziana.Nel 2018 inizierà poi la staffetta con la successiva missione ExoMars, quando il modulo Tgo sarà usato come ponte radio per le comunicazioni con il rover che dovrà perforare il suolo di Marte alla ricerca della vita.La parte tecnica della missione è di produzione italiana: i generatori fotovoltaici, i sistemi di distribuzione di energia, i sensori e i componenti per l'orientamento e l'osservazione e la trivella sono "Made in Italy".

giovedì 26 novembre 2015

Boom di vendite di biciclette elettriche nel 2015 in Italia


La mobilità elettrica ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi cinque anni nel mondo.Oltre ai veicoli, si prevede che anche le biciclette elettriche vedranno le proprie vendite aumentare esponenzialmente nei prossimi decenni.Nel mercato italiano, ad esempio, il numero delle biciclette vendute negli ultimi anni è pari a 1.600.000, con il segmento delle biciclette elettriche e dei veicoli a pedalata assistita in grande crescita.

In Italia, per il 2015 si prevede un aumento del mercato del 15% rispetto al precedente del 2014, che aveva chiuso il periodo con un saldo di 51.000 veicoli venduti.E' un trend in crescita che vede le aziende italiane protagoniste, essendo l'Italia il principale produttore europeo di biciclette, con quasi 3 milioni di pezzi in gran parte destinati all'esportazione.I prodotti italiani sono riconosciuti, a livello mondiale, come di alta qualità e con marchi di prestigio.

mercoledì 25 novembre 2015

La Gran Bretagna non utilizzerà più il carbone per produrre energia


Il carbone è stato l'elemento fondamentale che ha consentito alla Gran Bretagna di essere il primo Paese ad avviare la Rivoluzione Industriale in Europa, durante gli ultimi anni del XVIII secolo.Ancora oggi viene utilizzato in quel Paese ( seppur in quantità minore rispetto al passato ) per produrre energia.C'è però un progetto per bandirne definitivamente l'uso entro dieci anni.Il governo inglese, infatti, ha comunicato che chiuderà l'ultima centrale a carbone nel 2025, attuando una sostanziale riduzione della dipendenza da carbone entro il 2023.

Il governo di Cameron ha riconosciuto che il carbone è inquinante e incide sull'emissioni nocive.Ormai è anche una fonte d'energia anti-economica: come testimonia anche la chiusura dell'ultima miniera carbonifera sfuggita alla grande crisi degli anni '80.Nel Regno Unito il carbone rappresenta il 30% della produzione elettrica.Wwf e Greenpeace sono contenti di questa iniziativa e auspicano che anche l'Italia, dove il carbone genera solo il 13,5% dell'energia, segua questa strada chiudendo tutte le sue centrali a carbone.

martedì 24 novembre 2015

Nuovo record per la temperatura globale registrato ad ottobre 2015


Il 2015 si avvia a diventare l'anno più caldo mai registrato, da quando si è iniziato a misurare la temperatura in maniera scientifica alla fine del XIX secolo.Anche ottobre conferma questa tendenza: secondo i dati preliminari della Nasa e dell'agenzia giapponese Jma, la temperatura globale è stata di oltre un grado centigrado superiore alla media del periodo 1951-1980.Finora l'anomalia record era stata registrata a gennaio 2007, con una differenza di 0,97 gradi.

Quest'anno finirà con l'avere una temperatura globale che supera di un grado i livelli preindustriali.Gli esperti spiegano che, se la tendenza non verrà modificata, ci sarà un aumento di temperatura entro fine secolo di 5 gradi centigradi, arrivando in Medio Oriente a 60 gradi percepiti.Se si bruciassero tutti i combustibili fossili disponibili nei giacimenti mondiali, il riscaldamento globale sarebbe addirittura di 8-10 gradi centigradi.

lunedì 23 novembre 2015

Ecco quante volte a settimana bisogna fare sesso nella coppia per essere felici


Prima del 1968 il sesso nella coppia era visto come qualcosa d'importante ma non preponderante.Successivamente alla cosiddetta "rivoluzione sessuale" l'atto sessuale è diventato la parte principale del rapporto di coppia, al punto di essere consigliata dagli psicologi la sua esecuzione svariate volte a settimana per il benessere spirituale della coppia.Sembra però che le cose non stiano proprio così: uno studio svolto dell'università di Toronto rivela che la ricetta per la felicità di una coppia è di fare sesso una volta a settimana, non di meno ma neanche di più.

I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 30.000 individui intervistati nell'arco di 40 anni in differenti sondaggi relativi all'attività sessuale all'interno della coppia.In tutti i sondaggi è emerso che la felicità e il grado di benessere di una coppia aumentano con la frequenza dell'attività sessuale, fino a che tale frequenza non raggiunge la soglia di una volta a settimana.Al di sopra di quella soglia la felicità della coppia cessa di aumentare.E' emerso anche che non esiste un rapporto forte tra felicità della coppia e reddito familiare, ovvero che al crescere del reddito di uno dei due partner non aumenta parallelamente la loro felicità nello stare insieme.

venerdì 20 novembre 2015

Il consumo di antibiotici nell'UE è troppo elevato


La medicina moderna ha messo a disposizione dei pazienti una quantità sterminata di farmaci in grado di debellare moltissime malattie.Alcuni sono diventati addirittura di largo consumo e vengono utilizzati anche quando non servirebbero; infatti i batteri nel corso del tempo sono diventati più resistenti all'azione di determinati farmaci, a causa di questo eccessivo utilizzo.Nell'UE, per esempio, il consumo di antibiotici è troppo elevato.

Secondo i dati forniti dall'UE, il consumo medio fuori dagli ospedali degli antibiotici per il 2014 è di 21,6 dosi al giorno ogni mille abitanti, e varia dalle 10,6 dell'Olanda alle 34,6 della Grecia.L'Italia con 27,8 dosi è al quinto posto, dietro a Francia, Romania e Belgio.Per quanto riguarda il consumo negli ospedali la media europea è stabile a 2 dosi al giorno ogni mille abitanti.

Anche in questo caso i più virtuosi sono gli olandesi, con 1 dose al giorno, mentre i peggiori sono i finlandesi con 2,6.L'Italia rimane sopra la media UE con 2,2 dosi al giorno e in generale, a parte l'eccezione finlandese, il Sud Europa prevale nel consumo.In pratica la popolazione dell'Europa meridionale vuole evitare l'incertezza e fare subito qualcosa durante i primi sintomi di una malattia.

giovedì 19 novembre 2015

Le mamme italiane sono sempre più anziane


Dagli anni '70 del XX secolo in avanti nei Paesi occidentali ( USA, UE, Canada e Giappone ) si è assistito ad un graduale calo della fecondità, e di conseguenza ad un aumento dell'età delle mamme.Tutto ciò risulta particolarmente evidente in Italia, dove l'età media del primo parto per le donne italiane è arrivata a 33 anni, mentre per le donne straniere residenti in Italia è pari a 28 anni.Secondo i dati Istat, le nascite, nel 2013, hanno registrato il minimo storico dall'Unità d'Italia nel 1861 ad oggi, con un valore di 503.272 unità.L'88,3% dei parti avviene negli Istituti di cura pubblici o convenzionati, l'11,7% nelle case di cura private e solo lo 0,1% a casa.

I parti cesari sono ancora in una percentuale molto alta ( 35,5% del totale ) con picchi del 53,8% nelle case di cura private contro il 33,1% degli ospedali pubblici.Cala anche il numero di figli per donna a 1,39 rispetto a 1,46 registrato nel 2010, con livelli di fecondità più elevati registrati nelle Provincie Autonome di Trento e Bolzano, in Campania e in Sicilia.Le regioni meno prolifiche sono invece la Sardegna, la Basilicata e il Molise.Il 20% delle mamme hanno cittadinanza straniera, ed in Lombardia e Emilia-Romagna questa percentuale sale al 30%.

mercoledì 18 novembre 2015

Diminuisce l'inquinamento atmosferico in Italia


La Pianura padana, insieme alla zona nord-occidentale della Germania e al sud dell'Inghilterra, è tra le zone più inquinate d'Europa dal punto di vista atmosferico.La situazione è migliorata rispetto anche solo agli anni '90, ma c'è ancora molto da fare.Una buona notizia per l'Italia è arrivata in questi giorni: c'è un lieve miglioramento della qualità dell'aria relativo alle polveri sottili, un calo del tasso di motorizzazione e una ripresa della domanda di trasporto pubblico.Queste sono le considerazioni derivate dal rapporto "Qualità dell'ambiente urbano" dell'Istat relativo al 2014.

I dati confermano che i capoluoghi, dove il valore limite per le PM10 è superato per 35 giorni all'anno, scendono da 44 a 35.Per le polveri sottili ( PM10 e PM2.5 ) le situazioni più critiche sono a Frosinone, Torino, Alessandria, Vicenza, Benevento, Cremona, Lodi, Milano, Cagliari e Palermo.L'Istat rivela per il terzo anno consecutivo un calo in città del tasso di motorizzazione, che però resta molto elevato con 613 veicoli ogni mille abitanti ( erano 635 nel 2011 ).Per quanto riguarda il numero di passeggeri trasportati dai mezzi pubblici il numero sale da 190 a 192.

In tema di raccolta differenziata dei rifiuti, questa aumenta di 2,9 punti percentuali portandosi al 38,6%, ancora lontana dal target fissato nel 2012 del 65%.Le città più virtuose si trovano al Nord, con in testa Pordenone ( 79,4% ) e Mantova ( 77% ).Quote al di sotto del 10% si registrano invece in tutte le città del Sud.Per quanto riguarda i consumi energetici, questi continuano a calare ( -7,3% rispetto al 2013 ) scendendo a 1.056 kWh per abitante.Cala anche il consumo domestico di acqua potabile mentre restano elevate le dispersioni di rete, al 36,9%.




martedì 17 novembre 2015

Ecco quali sono gli Stati europei che riciclano più lampadine esauste


Il settore del riciclo delle lampadine esauste si è sviluppato molto nei vari Paesi industrializzati, com'è successo anche per tutti gli altri materiali riciclabili.L'Europa è all'avanguardia in questo settore; ma quali sono gli Stati europei ai primi posti nella classifica del riciclo di lampadine usate? Ai primi posti, secondo i dati del 2014, ci sono la Germania ( 7.552 tonnellate raccolte ), seguita da Gran Bretagna ( 6.368 tonnellate ), Francia ( 4.780 tonnellate ), Italia ( 2.502 tonnellate ) e Spagna ( 2.420 tonnellate ).

In particolare, rispetto al 2013, l'Italia supera la Spagna arrivando a conquistare il quarto posto.Il numero totale di tonnellate di lampadine esauste raccolte, tra il 2013 e il 2014, è cresciuto del 12%.Nel 2014 ne sono state raccolte 2.502 tonnellate e a fare la parte del leone è stato il consorzio Ecolamp che ne ha intercettate 2.068 tonnellate, cifra che corrisponde all'83% del totale raccolto in Italia.La raccolta, dal 2010 in avanti, registra costantemente una crescita a doppia cifra tra un anno e l'altro.


lunedì 16 novembre 2015

Sviluppata una super batteria per le auto elettriche


Le auto elettriche hanno aumentato di molto le loro prestazioni nel corso degli ultimi anni, infatti adesso superano tranquillamente i 100 km/h come velocità massima e la carica della batteria può durare anche per diversi giorni, se l'auto viene usata solo per brevi tragitti giornalieri.In futuro ci potranno persino essere delle batterie in grado di dare alle vetture elettriche un'autonomia pari a quella dei veicoli a benzina.Ad aprire questa strada è il dimostratore costruito nell'università britannica di Cambridge.

Questo apparecchio è dotato di un elettrodo poroso fatto di grafene, mentre le reazioni chimiche al suo interno sono state potenziate con una serie di additivi che rendono il dispositivo più stabile ed efficiente di quelli realizzati finora.La batteria ricavata ha un'efficienza superiore al 90% e può essere ricaricata più di 2000 volte.Si riuscirà così a passare dalle attuali batterie agli ioni di litio a quelle a litio-aria.Ci vorranno ancora dieci anni di ulteriori test prima che possa essere messa in commercio.

venerdì 13 novembre 2015

L'inquinamento atmosferico di New Delhi è fuori controllo


In tutte le grandi città del mondo, con il crescere del traffico automobilistico e della popolazione residente, l'inquinamento atmosferico aumenta esponenzialmente anno dopo anno.In alcune città è addirittura fuori controllo, come a New Delhi, in India, dove l'inquinamento atmosferico è ai massimi livelli a causa del traffico, e della pratica di bruciare le stoppie nei campi nei vicini stati dell'Haryana e del Punjab.

Il livello delle polveri sottili presenti nell'aria di New Delhi ha superato di molte volte quello di guardia, mettendo a rischio la salute della popolazione.Secondo il sistema di monitoraggio gestito dal ministero delle Scienze indiano, il livello di PM10 e PM2.5 ha raggiunto rispettivamente i 368 e i 222 microgrammi per metro cubico, ben al di sopra dei limiti di sicurezza di 100 e 60 microgrammi per metro cubico.


giovedì 12 novembre 2015

L'IVA sul pellet diminuirà nel 2016


Il pellet è un combustibile molto usato per riscaldare abitazioni ed edifici commerciali e industriali.Oltre ad essere ecologico, con basse emissioni di CO2 nell'atmosfera, consente anche di risparmiare molto sulla bolletta annuale del riscaldamento, rispetto ad un edificio che usa il gas naturale.Il prezzo di acquisto e installazione di una stufa a pellet è di certo elevato ( la media è sui 2000 euro ), però si riesce ad ammortizzarla anche in 2 anni, ed in seguito si può risparmiare annualmente un buon 40% sulle spese di riscaldamento.

In Italia, nel 2015, l'IVA sui sacchi di pellet usati per rifornire le stufe è stata purtroppo portata al 22% ma, secondo la nuova Legge di Stabilità, nel 2016 ritornerà al 10%.Viene quindi soppressa l'esclusione delle cessioni di pellet dall'aliquota IVA ridotta alla quale sono assoggettate le cessioni di legna da ardere in tondelli, ceppi, ramaglie e i cascami di legno compresa la segatura.L'aumento dell'IVA nel 2015 ha causato un rincaro per il consumatore di 50 centesimi per ogni sacco di pellet da 15 Kg, e un esborso aggiuntivo di 31-35 euro per ogni tonnellata.

mercoledì 11 novembre 2015

Allarme per la nuova moda dello chemsex


Dagli anni '60 del XX secolo in avanti, la rivoluzione sessuale in atto nel mondo ha cambiato radicalmente il modo di fare sesso delle coppie introducendo nuove mode, come ad esempio il sesso di gruppo o l'uso del viagra durante l'atto sessuale.Non tutte queste nuove modalità però fanno bene alla salute; un esempio lo si può rilevare nello chemsex, una nuova moda in voga in Gran Bretagna che mescola sesso e droghe per aumentare le performance sessuali.Questo comportamento rischia di aumentare le malattie sessualmente trasmissibili come l'Hiv.

A segnalare questo fenomeno sono i medici dell'Nhs Foundation Trust sul British Medical Journal.Durante il chemsex si prendono droghe come mefedrone, ghb, gbl e cristalli di metanfetamina, per poter fare sesso per ore con più partner.Chi prende queste droghe dice di avere prestazioni sessuali migliori, con meno inibizioni e maggior piacere.Ma questa moda aumenta il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e i danni mentali.Il mefedrone e i cristalli di metanfetamina sono degli stimolanti che aumentano il battito cardiaco e la pressione, producendo euforia ed eccitazione sessuale, mentre il ghb è un potente disinibitore e un lieve anestetico.




martedì 10 novembre 2015

Boom della produzione di energia da fonti rinnovabili in Argentina


La produzione di energia da fonti rinnovabili ( eolico, solare, idroelettrico, biomassa, ecc... ) sta avendo un vero e proprio boom in molti Paesi del mondo.Anche in America Latina negli ultimi anni si sono messi a punto progetti di aumento di questo tipo di produzione di energia.In Argentina, ad esempio, entro il 2017 l'8% dell'energia prodotta nel Paese dovrà arrivare da fonti rinnovabili.Lo stabilisce una nuova norma approvata dalla Camera che per il 2020 fa salire l'obiettivo al 20%.

Oggi appena l'1% dell'energia prodotta arriva da fonti rinnovabili.L'Argentina produce l'87% della sua elettricità da fonti fossili e il resto arriva da impianti nucleari e da centrali idroelettriche.Tra le rinnovabili, al momento ad essere più importante è l'eolico: il parco maggiore è quello della compagnia Genneia a Dawson, Chubut, con una capacità di 77 MW in grado di fornire energia a 100mila abitazioni.In fase di sviluppo è l'energia solare: il parco fotovoltaico maggiore è a San Juan.

lunedì 9 novembre 2015

Rio de Janeiro rischia di finire sott'acqua in futuro


Una delle conseguenze negative che produce il riscaldamento climatico terrestre è lo scioglimento dei ghiacci del Polo nord e sud.Questo comporta l'immissione negli oceani di molta acqua aggiuntiva, che causa un innalzamento dei mari del mondo, e in ultimo la scomparsa d'intere aree costiere e di piccole isole.C'è un pericolo che riguarda una delle città più turistiche del mondo, cioè Rio de Janeiro: alcuni quartieri a ridosso delle sue famose spiagge potrebbero scomparire entro il 2040.

Secondo un rapporto del governo brasiliano sui rischi costieri, preparato dall'Istituto di tecnologia aeronautica, le inondazioni potranno colpire in futuro alcune aree di Rio de Janeiro, in particolare zone come Barra de Tijuca, Ipanema e Copacabana, un'area che frutta ogni anno 26,5 miliardi di euro.Previsioni pessimistiche riguardano anche la città di Santos, sede del maggior porto dell'America Latina, dove tutti gli ospedali rischiano di finire sott'acqua in futuro.

venerdì 6 novembre 2015

Calano gli aborti in Italia


Uno dei problemi della moderna società consumistica occidentale è il calo costante della nascite che va avanti dagli anni '70 del XX secolo.Oltre al benessere materiale che porta ad avere meno figli, anche l'aumento del numero degli aborti ha favorito questo record negativo.Sembra però che il trend abortista sia in calo in Italia: nel 2014, infatti, è diminuito del 5% il numero degli aborti e, per la prima volta, scende al di sotto dei 100.000 annui.E' un numero più che dimezzato rispetto al 1982, quando ne furono registrati 234.801.

Sono state 97.535 le interruzioni di gravidanza nel 2014, con un decremento del 5,1% rispetto al dato registrato nel 2013 ( 105.760 casi ).Il 34% degli aborti riguarda donne straniere, con un tasso di abortività del 19 per 1000, pari ad una tendenza tre volte maggiore di quello delle donne italiane.Fra le minorenni il tasso è del 4,1 per 1000, uno dei valori più bassi tra tutti gli Stati occidentali ( USA, Canada, UE e Giappone ).Resta costante la percentuale di aborti ripetuti: il 26,8% delle interruzioni volontarie di gravidanza viene effettuata da donne con una precedente esperienza.

giovedì 5 novembre 2015

Ecco quanto vale l'economia verde in Italia


L'economia verde in Italia ha avuto un vero e proprio boom dal 2005 in avanti, grazie soprattutto agl'incentivi statali dati per l'installazione in abitazione o in azienda del fotovoltaico e delle altre fonti d'energia pulita ( pompe di calore, solare termico, stufe a pellet, ecc... ).Ma qual è il giro di affari di questo settore in Italia? Secondo un rapporto messo a punto da Fondazione Symbola e Unioncamere, il settore verde vale 102 miliardi ( 10,3% del fatturato totale italiano ) e garantisce 3 milioni di posti di lavoro ( 13,2% dell'occupazione complessiva ).Le aziende che ci lavorano sono 372mila.

L'economia verde è distribuita su tutto il territorio nazionale, ma è la Lombardia che guida la classifica regionale delle imprese green con 71.000.Le imprese verdi funzionano bene anche sui mercati esteri: esportano nel 18,9% dei casi ( la manifattura nel 43,4% ), e sono più presenti nei mercati extraeuropei.Innovano più delle altre: il 21,9% ha sviluppato nuovi prodotti o servizi.Il fatturato, per il 19,6% delle imprese green, è aumentato tra il 2013 e il 2014 ( nel manifatturiero si sale al 27,4% ).






mercoledì 4 novembre 2015

La Repubblica di Palau diventerà un santuario marino protetto


L'ecosistema marino è da molti anni sottoposto a stress causato sia dall'attività umana, come la pesca e il turismo, sia dall'azione negativa prodotta dal riscaldamento climatico della Terra.L'ONU ha istituito per la protezione di aree marine sensibili delle riserve in cui tutelare la flora e la fauna presenti.Un esempio concreto di tutto ciò è la conversione futura dell'arcipelago delle Palau, situato nell'Oceano Pacifico, a santuario marino protetto, il sesto più grande al mondo.Le Palau sono un arcipelago di 340 isole con un habitat popolato da 1.300 specie di pesce e 700 specie di corallo.

L'80% delle acque dell'arcipelago ( pari a 500mila chilometri quadrati, superficie maggiore di quella della California ) sarà protetto da pesca commerciale e da attività estrattiva.Il restante 20% delle acque dell'arcipelago sarà riservato a pescatori e imprese locali con un export limitato.Anche altri Stati del mondo hanno annunciato misure di protezione dell'Oceano: la Gran Bretagna pianifica una riserva marina alle isole Pitcairn nel Pacifico meridionale; la Nuova Zelanda ha annunciato un santuario protetto alle isole Kermadecs; il Cile vuole creare un parco marino all'isola di Pasqua.

martedì 3 novembre 2015

Ecco come sono fatti i nuovi jeans ecologici


Gli abiti moderni sono fatti da tessuti molto diversi tra loro, ad esempio col cotone, il lino, la seta e la lana.Gli stilisti di tutto il mondo hanno anche prodotto in passato abbigliamenti fatti con materiali particolari, come la plastica, senza però avere troppo successo commerciale.Recentemente sono stati lanciati sul mercato anche dei jeans particolari fatti con i fondi del caffè.L'idea è della marca American Eagle, che da metà ottobre ha lanciato una nuova linea che utilizza granelli di caffè: in ogni paio di pantaloni, infatti, ci sono 2,25 grammi di caffè riciclato.

Questo tipo di jeans secondo la società americana consentono di ridurre il numero di lavaggi: le naturali proprietà antibatteriche del caffè contribuiscono a tenere puliti i pantaloni più a lungo.Il nuovo tessuto, inoltre, aiuta anche chi lo indossa a difendersi dai danni del sole: i pori microscopici del caffè riflettono infatti i raggi ultravioletti.Chi volesse indossarli dovrà però spendere un pò di più dei normali jeans, il costo si aggira sui 50$.Non è la prima volta che si utilizza il caffè nell'abbigliamento: a febbraio 2015 Marks & Spencer aveva presentato scarpe realizzate con granelli di caffè e bottiglie di plastica.

lunedì 2 novembre 2015

Strage di elefanti in Zimbabwe


Le specie animali non di allevamento di tutto il mondo, sono sottoposte sempre di più al rischio di estinzione ogni anno che passa.In molti casi sembrano non servire le leggi severe adottate in molti Stati del mondo a protezione degli animali, come succede in Africa dove, a causa del bracconaggio, ogni anno scompaiono decine di esemplari di ogni specie.E' giunta in questi giorni la notizia che c'è stata una strage di elefanti in Zimbabwe.

Sono 62 gli elefanti uccisi con il cianuro nel parco di Hwange nell'ultimo mese.Il portavoce del parco ha detto che si sospetta che siano stati dei bracconieri.I ranger hanno trovato le carcasse di 22 elefanti, mentre altre 40 sono state trovate settimane fa.Le organizzazioni animaliste, come il Wwf, denunciano che se non si fermano i bracconieri fra dieci anni gran parte degli elefanti africani scompariranno.

Nel 2013, nello Zimbabwe, furono oltre 200 gli elefanti uccisi nella riserva del parco di Hwange, altri 100 furono uccisi in altre riserve del Paese.La modalità di uccisione è risultata sempre la stessa, il veleno nelle arance.Gli elefanti sono presi di mira anche in altri Paesi africani: in Mozambico negli ultimi 5 anni i bracconieri hanno ucciso la metà dei 20mila esemplari presenti, mentre in Tanzania tra il 2009 e il 2014 la popolazione è precipitata da 109mila a 43mila esemplari.

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