Cerca nel blog

giovedì 2 giugno 2016

L'inquinamento provoca più morti delle guerre


Dal 1990 in avanti, con la dissoluzione dell'URSS e la caduta del comunismo in molti Paesi del mondo, le guerre si sono moltiplicate.Ad una prima analisi sembrerebbe che sia dunque questa la causa maggiore delle morti nel mondo.In realtà non è così: secondo un rapporto dell'OMS ( Organizzazione mondiale della sanità ) l'inquinamento uccide ogni anno nel mondo un numero che è 234 volte quello delle vittime nelle guerre.Il rapporto rivela che, nel 2012, 12,6 milioni di morti premature nel mondo ( 23% ) sono da attribuirsi a condizioni ambientali degradate.

La maggior percentuale di morti attribuibili all'inquinamento avviene nell'Asia sud-orientale ( 28% ) e nel Pacifico occidentale ( 27% ).Nell'Africa subsahariana la percentuale è del 23%, in Medio Oriente del 22%.In America, la percentuale è dell'11% per i Paesi OSCE ( USA, Canada, Messico, Cile ) mentre è del 15% per quelli non OSCE.In Europa la percentuale è del 15%.Le cause maggiori riguardano l'inquinamento atmosferico, la mancanza di acqua potabile che porta alla dissenteria, l'esposizione all'amianto e i disastri naturali.


mercoledì 25 maggio 2016

Ecco qual è la paura maggiore delle donne italiane


Il nuovo millennio ha portato con sè molte nuove paure, dagli attacchi terroristici fatti con armi batteriologiche e nucleari alle pandemie di nuove malattie come l'influenza aviaria e suina.Ma per le donne italiane qual è la loro maggiore paura attuale? Secondo i dati di un sondaggio online raccolti dall'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico ( Eurodap ), la paura del terrorismo dilaga tra le donne italiane tra i 25 e i 55 anni, diventando un vero e proprio incubo per il 70% di loro.Per quanto riguarda gli uomini adulti, il 60% di loro ha dichiarato che il terrorismo ha modificato alcune abitudini di vita, in modo particolare la scelta dei viaggi.

Secondo i dati del sondaggio, al quale hanno risposto 1300 persone, per i giovani tra i 18 e i 25 anni, il terrorismo non ha inciso fortemente sull'organizzazione della vita.Solo nel 20% dei casi è stata descritta un'attenzione nel quotidiano, specialmente nell'uso dei mezzi di trasporto.Le donne invece hanno cambiato le loro abitudini a causa del terrorismo: infatti questo fenomeno incide sulla scelta delle mete turistiche ma anche sulla scelta dei programmi giornalieri, come fare shopping nei centri commerciali, andare al cinema, al ristorante, frequentare luoghi affollati in strada.Per l'80% delle donne la presenza delle forze dell'ordine assicura una sensazione importante di sicurezza.

venerdì 20 maggio 2016

Ecco qual è l'obiettivo ambientale della Finlandia per il 2030


Tutti gli Stati europei si sono impegnati a ridurre considerevolmente le proprie emissioni inquinanti e ad incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili.Tra i Paesi più avanti in questo obiettivo spiccano sicuramente quelli scandinavi: la Finlandia, ad esempio, prevede di coprire il proprio fabbisogno energetico con il 50% di energie rinnovabili entro il 2030.Il governo finlandese, ha fatto sapere il direttore generale per l'energia del ministero per le Attività produttive finlandese Riku Huttunen, ha come obiettivo di coprire il 100% dei consumi di energia elettrica con fonti rinnovabili entro il 2050.La percentuale attuale di energia prodotta da fonti rinnovabili in Finlandia è del 38%.

giovedì 5 maggio 2016

Ecco quanti Kg di CO2 si risparmiano con una vacanza in barca a vela


Al giorno d'oggi quasi tutti sono sensibili alle tematiche ambientali, e alcune persone sono molto interessate anche ai metodi alternativi per inquinare di meno l'ambiente.Un esempio curioso riguarda anche la vacanza: infatti, secondo una ricerca della piattaforma online Salisquare, un viaggio in barca a vela dall'Italia verso cinque classiche destinazioni estive ( Croazia, Corsica, Spagna, Sardegna e Grecia ), consente un risparmio di emissioni di CO2 tra i 104 e i 325 Kg, grazie alla spinta del vento.

Il risparmio che si ottiene è pari al consumo energetico di una casa per una settimana o di una lampadina accesa per un anno.Da Venezia alla Croazia il risparmio è di 208 Kg di CO2, dall'Italia alle Baleari si risparmiano 266 Kg di CO2.Un viaggio verso la Sardegna consente di evitare l'emissione di 325 Kg di CO2, mentre verso la Corsica si risparmiano 104 Kg di CO2.Andando in Grecia non si emettono 115 Kg di CO2.

giovedì 31 marzo 2016

Ecco quante morti nel mondo si potrebbero evitare grazie alla dieta vegana


Che mangiare troppa carne durante la settimana non faccia molto bene alla salute è risaputo ormai da anni; anche per questo motivo stanno aumentando nel mondo le persone che si dedicano ad una dieta vegetariana o addirittura vegana.Ma quante morti nel mondo si potrebbero evitare grazie a questo tipo di diete? Secondo uno studio della Oxford university pubblicato dalla rivista Pnas, se tutto il mondo adottasse una dieta vegana si risparmierebbero 8,1 milioni di morti da qui al 2050, ma anche un cambiamento che limiti il consumo di carni rosse a 300 grammi alla settimana eviterebbe 5 milioni di decessi.

I maggiori benefici in termini di vite salvate verrebbe quindi dalla dieta vegana, seguita da quella vegetariana ( con 7,4 milioni di morti risparmiate ).Questi due tipi di diete diminuirebbero l'emissioni di CO2 del 63% per la dieta vegetariana e del 70% per quella vegana, mentre per la dieta con un consumo settimanale di 300 grammi di carne la riduzione sarebbe del 30%.I benefici economici per i sistemi sanitari andrebbero dai 700 ai 1.000 miliardi di dollari all'anno.

martedì 29 marzo 2016

Sono più intelligenti le donne bionde o quelle more?


La lotta su chi sia più intelligente tra le donne con i capelli biondi e quelle con i capelli mori dura da sempre, e molti giurerebbero che sono le more ad avere un quoziente di intelligenza maggiore.In realtà, secondo uno studio della Ohio State University, pubblicato su Economics Bullettin, le bionde avrebbero un quoziente intellettivo ( QI ) più alto, anche se di poco, rispetto a castane, more e rosse.Lo studio è stato condotto su 10mila persone di età compresa tra i 14 e i 21 anni.

E' stato chiesto loro di svolgere l'Armed Forces Qualification Test, utilizzato dal Dipartimento della Difesa per determinare il grado di intelligenza delle reclute.Per eliminare ogni pregiudizio basato su differenze etniche e razziali, gli studiosi hanno eliminato gli afroamericani e gli ispanici dall'analisi.I risultati hanno mostrato che le donne bionde avevano un QI medio di 103,2, rispetto a 102,7 di quelle con i capelli castani, a 101,2 di quelle con i capelli rossi e a 100,5 di quelle con i capelli neri.Anche per gli uomini biondi il risultato era quasi simile.

venerdì 25 marzo 2016

Praticare sport fa bene al sesso


I dottori consigliano sempre di fare attività fisica per mantenersi in forma ed evitare malattie dovute alla sedentarietà.Sembra inoltre che l'attività sportiva possa giovare anche al sesso: in particolare giocare a pallone per 45 minuti due o tre volte alla settimana riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali, come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce.Lo dimostrano i dati della SIA ( Società Italiana di Andrologia ) raccolti su un campione di 15.000 ragazzi dai 18 ai 20 anni, secondo cui la pratica del calcio si associa ad un minore rischio di disfunzioni sessuali.

Effetti positivi si possono notare anche negli adulti, compresi gli over 65, che vedono aumentare fino al 18% la capacità cardiorespiratoria.Il calcio è risultato essere più benefico anche a confronto di altri sport, soprattutto a quelli potenzialmente più a rischio per la fertilità o la sessualità come il ciclismo, le arti marziali o la boxe.Secondo altri studi un effetto simile si ha anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani che fanno una partitella leggera.

mercoledì 23 marzo 2016

In crescita la raccolta differenziata della plastica in Italia


La raccolta differenziata ha fatto passi da giganti in tutto il mondo negli ultimi anni.Anche in Italia c'è stato uno sviluppo vertiginoso di questa pratica, il cui trend positivo sta proseguendo nel corso degli anni.Il consorzio Corepla ha fatto sapere che la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è cresciuta del +8,4% nel 2015 rispetto al 2014.La popolazione nazionale coperta da questo servizio arriva al 97% e il dato medio nazionale di raccolta pro capite passa da 13,9 a 15,1 Kg annui per abitante.

Nel 2015 sono state raccolte circa 900.000 tonnellate di imballaggi in plastica: il Sud aumenta la sua raccolta e c'è un aumento anche in zone consolidate come il Veneto ( da 21 a 23 Kg pro capite ).La classifica delle regioni che riciclano di più vede in testa il Veneto ed il Trentino, seguono il Piemonte e la Lombardia ( 18 Kg/ab ) e le Marche ( 19 Kg/ab ).Il Sud e le Isole vedono in testa la Sardegna e la Campania con 16 Kg annui per abitante e in coda Basilicata e Sicilia.Solo lo 0,8% del materiale raccolto è stato avviato in discarica mentre è stata evitata l'immissione in discarica di 29 milioni di metri cubi di rifiuti.

lunedì 21 marzo 2016

Ecco quanti italiani bevono l'acqua dal rubinetto


La pratica di bere l'acqua dal rubinetto era molto in voga fino agli anni '60 del XX secolo, poi con l'arrivo della moderna società industriale e dell'inquinamento che ne è conseguito molti comuni hanno vietato di bere l'acqua dal rubinetto, perchè contenente sostanza nocive per la salute.Da una decina di anni a questa parte c'è stato però un miglioramento dei sistemi di depurazione dell'acqua, sia pubblici che privati, e quindi molti italiani sono tornati a bere l'acqua dal rubinetto di casa.

Secondo una recente indagine, commissionata dall'associazione Aqua Italia, oltre due terzi delle famiglie italiane ( 71,8% ) beve acqua del rubinetto, e quasi una persona su due ( 44% ) dichiara di berla sempre o quasi sempre.In base ai dati il Nordest risulta la zona d'Italia dove questa pratica è più diffusa, e sale al 62,7% il totale di persone coinvolte contro il 57,3% del 2014, mentre la maglia nera va al Sud, dove solo il 34,4% dichiara di bere acqua dal rubinetto quotidianamente.Tra chi beve sempre o quasi sempre l'acqua dal rubinetto il 32,4% ha almeno un apparecchio per l'affinaggio dell'acqua.

venerdì 18 marzo 2016

Ecco qual è le causa principale della bassa fertilità


Dal 1970 in avanti la fertilità umana è andata declinando anno dopo anno, ad iniziare prima dagli Stati dell'Europa occidentale, dagli USA, dal Canada e dal Giappone per proseguire poi nel corso degli anni con gli Stati appartenenti al cosiddetto "Terzo Mondo".Ma oltre alle cause culturali ed economiche ci sono anche dei problemi medici che impediscono ad una coppia di avere dei figli.

La principale causa di declino della fertilità rimane l'età femminile troppo tardiva in cui si inizia a cercare di concepire.In base a stime recenti per la realizzazione di una famiglia, le coppie che desiderano non dover ricorrere alla fecondazione in vitro, dovrebbero iniziare entro e non oltre i 27 anni per avere una possibilità di almeno il 90% di avere due figli naturalmente.Mentre l'età limite è di 32 anni se vogliono un figlio unico, ma è di soli 23 anni se vogliono avere tre figli.


mercoledì 16 marzo 2016

Ecco qual è la formula della longevità


L'aspettativa di vita media degli abitanti dei Paesi occidentali ( UE, USA, Canada e Giappone ) si è allungata di molto nel corso degli ultimi 50 anni.Si è passati dai 65 anni di media degli anni '60 del XX secolo agli 82 anni di oggi.Ma c'è una formula che consenta a tutti di vivere più a lungo? Secondo uno studio pubblicato sulla rivista "Annals of Internal Medicine" è la percentuale di grasso corporeo il fattore che più influenza la longevità degli individui.

Questa ricerca ha coinvolto più di 54.000 adulti sui 60 anni d'età.Gli uomini con più del 36% di grasso corporeo hanno evidenziato un rischio di morte più alto addirittura del 59% rispetto ai coetanei con una percentuale di grassi del 28-32%.Per quanto riguarda le donne, quelle con il 39% di grasso hanno mostrato un rischio di morte del 19% più elevato delle coetanee con il grasso al 30-34%.

lunedì 14 marzo 2016

Ecco di quanto è aumentata la tariffa dell'acqua nel 2015 in Italia


Tra le varie forniture di beni primari che un utente privato o commerciale deve pagare, quella dell'acqua è sicuramente quella che negli ultimi anni è aumentata maggiormente.Infatti, se per l'energia elettrica ed il gas i prezzi hanno beneficiato del calo delle materie prime energetiche durante il 2015, non si può dire lo stesso per l'acqua.In Italia le tariffe idriche hanno subito un aumento medio del +8,5% l'anno scorso rispetto al 2014.

E' quanto risulta dall'Osservatorio "Prezzi e mercati" di Unioncamere.I costi dell'energia elettrica e del gas sono diminuiti del 2,5% nel 2015.Per quanto riguarda le altre tariffe, i prezzi dei servizi gestiti dagli enti locali sono saliti in media dell'1,8%.Tra le tariffe a controllo nazionale, il cui incremento medio è del +1,4% , spiccano le tariffe postali, aumentate del 12%, e le tariffe telefoniche ( +4,1% ).I trasporti ferroviari regionali sono aumentati del +1,9%, mentre cala del 2,9% il dato dei rifiuti solidi urbani.

venerdì 11 marzo 2016

Torna a crescere la domanda di energia solare in Europa


Dopo alcuni anni di stallo dovuto alla crisi economica è tornata a crescere la domanda di energia solare in Europa.Nel 2015, infatti, il settore ha fatto segnare un aumento del 15%, pari a 8 GW di connessioni in più in rete.Nel complesso, nel mondo si stima che la capacità attuale ammonti a 228 GW.Con 100 GW installati, rimane comunque l'Europa il continente con la quantità maggiore di energia prodotta da impianti solari.

La media di consumo è di quasi il 4% dell'elettricità prodotta, mentre nei mercati più importanti, come Germania, Grecia e Italia, la quota di solare arriva quasi all'8%.La domanda di energia solare nel 2015 in Europa è arrivata soprattutto da Gran Bretagna, Germania e Francia, tre Paesi che da soli hanno totalizzato il 75% delle nuove connessioni, cioè 5,3 GW, con il Regno Unito al primo posto a quota 3,7 GW.

mercoledì 9 marzo 2016

Qual è lo stato di salute del Polo Nord?


I Poli terrestri sono tra gli ambienti che subiscono maggiormente il riscaldamento climatico in atto sulla Terra.In questo articolo si parlerà dello stato di salute Polo Nord.Secondo i dati registrati alla base italiana artica di Ny-Alesund si è avuto negli ultimi 20 anni un aumento di temperatura di 1,7 gradi e, a causa di elevate concentrazioni atmosferiche di inquinanti, è in aumento l'Artic Haze, una foschia bruna-rossastra.

I ricercatori della base, intervenuti ad un convegno organizzato a Roma da Green Cross Italia in collaborazione con il Cnr, hanno ribadito che la calotta polare si sta sciogliendo ad un ritmo mai registrato prima ( 5 milioni di metri quadri dal 1953 al 2007 ), conseguenza degli inquinanti dell'attività antropica.L'accelerazione dello scioglimento del ghiaccio marino determina un maggior assorbimento del calore da parte del mare, amplificando il processo.

L'impatto di questo fenomeno è devastante: a causa del ritiro del ghiaccio gli orsi che si spostano sulle lastre a caccia di foche sono costretti a spostamenti ancora più estenuanti per cercare cibo.La stazione scientifica artica di Ny-Alesund si chiama "Dirigibile Italia" e si trova nell'arcipelago norvegese delle Svalbard.Prende il nome dal dirigibile di Umberto Nobile, che nel 1928 partì da Ny-Alesund per raggiungere il Polo Nord.


martedì 8 marzo 2016

Boom di interventi estetici maschili in Italia


La chirurgia estetica è diventata ormai alla portata di molte più persone rispetto al passato, grazie anche al fatto che i costi per le varie operazioni si sono un pò ridotti nel corso del tempo.Fino ad una ventina di anni fa erano soprattutto le donne che usufruivano maggiormente degli interventi di chirurgia estetica, ma adesso anche gli uomini hanno aumentato di molto la loro percentuale.Tutto questo è riscontrabile anche in Italia; infatti sono 151mila gli uomini che hanno fatto trattamenti estetici nel 2014.

E' quanto emerso al Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica Sies-Valet di Bologna.Tra i difetti che gli uomini vogliono correggere ci sono quelli legati al volto, al mento sfuggente ed al contorno della mandibola.Gli esperti hanno consigliato un percorso di trattamenti da fare in base all'età: tra i 30 e i 40 anni si possono fare dei cicli di biorivitalizzazione del viso, o di led terapia ( una tecnica che ha effetti ringiovanenti e migliora la textura cutanea ), mentre dai 40 ai 50 anni si deve usare la tossina botulinica, il filler ( quello più adatto è idrossi-apatite di calcio ) e altri trattamenti per correggere i vari inestetismi.

lunedì 7 marzo 2016

Flop di vendite per il "Viagra rosa"


Alla metà degli anni '90 del XX secolo aveva suscitato scalpore la messa in commercio di un farmaco che consentiva a tutti gli uomini di avere un'erezione per un determinato lasso di tempo, il famigerato "Viagra".Negli anni seguenti si era cercato di produrre un farmaco simile anche per le donne, ma ci sono voluti molti anni per farlo risultare possibile.Finalmente nel 2015 è stato messo in commercio negli USA, grazie al benestare della Food and Drug Administration, il "Viagra rosa", ma sembra che i risultati delle vendite siano scarsi.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine riguardante questo farmaco, infatti, sono pochi i benefici sul desiderio e molti invece i rischi di effetti collaterali.Dall'analisi dei dati è emerso che gli effetti sul desiderio femminile sono minimi, quasi trascurabili se si considera che per quanto riguarda la libido vi è un beneficio aggiuntivo di appena metà di un incontro sessuale soddisfacente al mese.Questo a fronte di importanti effetti collaterali ( quattro volte più alto rispetto ad un placebo il rischio di vertigini, come quattro volte in più quello di sonnolenza e oltre due volte quello di nausea ).

venerdì 4 marzo 2016

Le ondate di calore si potrebbero verificare ogni anno in futuro


Molte estati dal 1990 in avanti si sono rivelate tra le più calde dell'epoca contemporanea; tutto questo a causa del riscaldamento climatico in atto sulla Terra.Le ondate eccezionali di caldo rischiano però di verificarsi ogni anno in futuro.Questi periodi di caldo soffocante che durano almeno tre giorni e in genere avvengono una volta ogni 20 anni, potrebbero trasformarsi in eventi annuali nel 60% del Pianeta entro il 2075, se le emissioni di gas serra continueranno ad aumentare.

L'allarme arriva da uno studio finanziato dal dipartimento USA dell'energia e pubblicato sulla rivista Climatic Change.Senza tagli alle emissioni, un'ondata di calore nel 2050 potrebbe far segnare un aumento di 3 gradi, rispetto alle temperature medie locali, nel 60% delle terre emerse e di 5 gradi nel 10% della Terra.Ma queste proiezioni possono essere modificate: con misure stringenti di riduzione della CO2, solo il 18% delle terre emerse in futuro dovrà fare i conti con ondate di calore a cadenza annuale.

giovedì 3 marzo 2016

Boom di auto elettriche vendute nel mondo nel 2040


Anche se il prezzo del petrolio è crollato fino ai 30$ dollari al barile nel 2016 si prevede che in futuro ritornerà sui valori attorno a 100$ al barile, a causa dell'esaurimento dei giacimenti mondiali e di una domanda mondiale che aumenterà di molto nei prossimi decenni.Oltre a questo, in futuro si prevede anche l'entrata in vigore di nuove leggi atte a limitare le emissioni di CO2 nell'atmosfera.Per far fronte a tutti questi problemi si prevede che aumenteranno le vendite di auto elettriche nei prossimi 30 anni.

Questo a causa dei prezzi di quelle vetture che diventeranno sempre più competitivi.Una ricerca di Bloomberg New Energy Finance ci informa sul fatto che nel 2040 saranno vendute nel mondo 41 milioni di auto elettriche, arrivando così a rappresentare il 35% delle vendite complessive di auto nuove nel mondo.E' un grande risultato perchè nel 2015 ne sono state vendute solo 462mila.Questa impennata nelle vendite comporterà il mancato consumo di 13 milioni di barili di petrolio al giorno, rimpiazzati dal consumo di 1.900TWh di elettricità.

venerdì 26 febbraio 2016

Creata una pelle artificiale low cost


La medicina moderna ha fatto passi da gigante nell'ultimo secolo, tanto da creare nuovi materiali e tessuti sintetici.E' stata sviluppata recentemente dall'università di scienze e tecnologia King Abdullah in Arabia Saudita una versione low cost della pelle artificiale.Fatta con materiali poveri come la carta d'alluminio linee di matita, panni antilanuggine, la pelle artificiale potrebbe trovare svariate possibilità di applicazione in medicina e robotica.La pelle è sensibile a molti diversi stimoli, dalla pressione, all'umidità, al flusso dell'aria, alla temperatura e anche in grado di captare la distanza da qualcosa.

giovedì 25 febbraio 2016

In arrivo il vaccino contro il mal di testa


Un fastidio che colpisce tutti nella vita è il mal di testa: per alcune persone è talmente forte che arriva a condizionarne l'attività lavorativa e personale.Una buona notizia è arrivata su questo argomento nei giorni scorsi: è stato scoperto dall'Istituto San Raffaele di Roma un vaccino in grado di prevenire il mal di testa.E' stato infatti messo a punto un anticorpo intelligente, costruito in laboratorio, che va a scovare e neutralizzare una sostanza fisiologica chiamata CGRP il cui eccesso è implicato nell'emicrania.

I risultati sperimentali sono molto promettenti e indicano una riduzione degli attacchi del 62% dopo 3 mesi e un'alta percentuale di responder ( 74% ).L'anticorpo viene iniettato sottocute una volta al mese per alcuni mesi consecutivi e la tollerabilità sembra al momento buona e senza effetti collaterali.Per adesso il trattamento è destinato ai soli soggetti con emicrania cronica ( cioè con almeno 15 giorni di mal di testa al mese da almeno 3 mesi consecutivi ) ma successivamente sarà destinato anche  per gli emicranici in forma episodica.

lunedì 22 febbraio 2016

Quanto è efficace l'omeopatia?


Tra tutte le medicine alternative che sono venute alla ribalta nel corso degli ultimi decenni l'omeopatia è sicuramente quella più utilizzata.Ma quanto è efficace questo tipo di medicina? Uno studio riportato dall'Indipendent riferisce che l'effetto delle medicine omeopatiche non sarebbe in alcun modo superiore a quello di un placebo.Secondo gli studiosi l'omeopatia non sarebbe in grado di influenzare in alcun modo ( né positivamente, né negativamente ) le malattie.

Per arrivare a tale risultato il ricercatore incaricato dello studio ha revisionato 68 tipi di patologie.Dai risultati è emerso che il successo delle varie terapie omeopatiche non ha superato neppure quelle di un placebo.Questo risultato non è una novità: da più parti infatti è stato osservato che i risultati clinici ottenuti con l'omeopatia sono frutto solo di una suggestione psicologica, detta effetto placebo. 


venerdì 12 febbraio 2016

La montagna italiana si sta spopolando


Negli ultimi decenni nei Paesi europei è successo un fenomeno sociale molto importante: cioè vaste aree rurali del territorio si sono lentamente spopolate.Un classico esempio sono le campagne, che hanno perso tanti abitanti a causa della meccanizzazione dell'agricoltura che ha richiesto minore disponibilità di manodopera rispetto al passato.Un altro esempio è quello della montagna che ha perso molti dei suoi abitanti dal 1950 ad oggi.

Anche la montagna italiana ha subito questo fenomeno negativo: infatti se la popolazione dell'Italia dal dopoguerra ad oggi è cresciuta di 12 milioni di persone, la montagna ne ha perse 900mila, con la crescita che si è concentrata in pianura ( 8,8 milioni di residenti ) e in collina ( 4 milioni ).Lo spopolamento delle aree montane italiane è un processo non uniforme, perchè in due regioni, il Trentino-Alto Adige e la Valle d'Aosta, la popolazione è aumentata.

mercoledì 10 febbraio 2016

Aumentano gli italiani che dormono male


I ritmi frenetici della vita moderna influiscono molto sulla qualità del sonno: infatti sono in aumento in ogni Paese industrializzato le persone che non godono di un buon risposo.Per quanto riguarda l'Italia, gli specialisti dell'Osservatorio Nutrikid hanno fatto sapere che sono 12 milioni gli italiani che dormono male.La causa principale di questo fenomeno negativo è la cattiva alimentazione.

I comportamenti dannosi per il sonno sono: l'andare a letto troppo tardi, l'esagerare con la tecnologia, l'eccedere nelle porzioni di cibo e il non rispettare la corretta frequenza di pasto e fuoripasto.Il sonno bisogna ricordare che ha un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute e nella prevenzione di importanti fattori di rischio, primo fra tutti il sovrappeso, anche nei bambini.

martedì 9 febbraio 2016

In calo il rischio demenza nei Paesi ricchi


A causa dell'invecchiamento della popolazione nei Paesi industrializzati sono in aumento le persone colpite da demenza senile.Per attenuare questo problema la medicina ha fatto passi da gigante nella tecniche di prevenzione, e sembra che questi sforzi abbiano dato i loro risultati.Diverse ricerche pubblicate su Scientific American illustrano il fatto che il rischio demenza nelle popolazioni anziane di Europa e Nordamerica sarebbe in calo.

Altri esempi arrivano a confermare questa tesi: uno studio dell'università di Cambridge ha trovato che tra il 1990 e il 2010 il tasso di demenza degli anziani nelle contee di Cambridgeshire, Newcastle e Nottingham è diminuito dall'8,3% al 6,5%, un calo corrispondente a 214mila casi in meno.Una diminuzione è stata registrata anche in studi effettuati in Svezia, Canada e negli USA. dove una ricerca pubblicata da Alzheimer's and Dementia ha registrato un abbassamento tra il 1993 e il 2002 dal 12,2% all'8,7% del tasso di demenza.

lunedì 8 febbraio 2016

Aumentano gli accessi di bambini per urgenze respiratorie negli ospedali italiani


L'inquinamento atmosferico è diventato un problema molto importante dagli anni '70 del XX secolo in avanti in tutti i Paesi industrializzati del mondo.Infatti, causa ogni anno migliaia di morti in tutto il mondo.Le categorie maggiormente colpite sono quelle degli anziani e dei bambini.Anche in Italia c'è questo problema da molti anni.I numeri sono eloquenti: negli ultimi due mesi si è registrato un picco di emergenze respiratorie, tanto che gli accessi ai pronto soccorso pediatrici hanno fatto registrare un aumento del 25%.

Tale aumento di criticità respiratorie nei bambini si rileva soprattutto nelle grandi città ed è dovuto all'emergenza inquinamento delle ultime due settimane.Si tratta, dicono i medici, di casi di iper-reattività delle mucose respiratorie agli inquinanti dell'aria, che portano anche a urgenze respiratorie.Le forme di difficoltà respiratorie che si stanno registrando in aumento tra i bambini, si manifestano con crisi di broncospasmo o laringospasmo.I medici consigliano di far sostare i bambini il meno possibile nelle vicinanze di siti industriali e nel centro delle grandi città, dove maggiore è il traffico.

venerdì 5 febbraio 2016

Ecco quante tonnellate di lampadine sono state riciclate in Italia nel 2015


Il riciclo delle lampadine è divenuto molto importante negli ultimi anni, a causa del diffondersi in commercio delle lampade fluorescenti, alogene e a LED.Ma quante tonnellate di lampadine sono state riciclate in Italia nel 2015? Secondo Ecolamp l'anno scorso si sono toccate le 2.000 tonnellate di lampadine esauste raccolte, il 4% in più rispetto al 2014.Risulta in aumento il riciclo dei privati, dai quali sono arrivate 951 tonnellate di lampadine, 100 in più dell'anno precedente ( +11% ).

La regione più virtuosa risulta essere la Lombardia con 651 tonnellate, seguita da Veneto, Piemonte e Lazio.La maglia nera spetta invece alla Val d'Aosta e al Molise, rispettivamente con 4 e 5 tonnellate.A livello provinciale il primato spetta ancora a Milano, con una raccolta annuale di 210 tonnellate.Al secondo posto si colloca Roma con quasi 135 tonnellate.In terza posizione si trova Torino con 98 tonnellate.Nei primi 10 posti si collocano in ordine dal quarto al decimo posto Bergamo, Lecco,Venezia, Vicenza, Monza e Brianza, Treviso e Brescia.

giovedì 4 febbraio 2016

Aumentano i celiaci in Italia


L'alimentazione moderna è molto più ricca e variegata rispetto a quella in uso un secolo fa.Tutto questo ha portato molte persone a sviluppare varie intolleranze alimentari.Ogni anno, infatti, aumentano le persone che sono colpite da queste allergie alimentari.Un esempio lo si può ritrovare nei celiaci che sono in aumento in Italia: sono infatti aumentati del 15% tra il 2012 e il 2014.Il 50% dei celiaci vive al Nord Italia.

E' quanto emerge dall'ultima relazione sulla celiachia consegnata dal Ministero della Salute al Parlamento.Nel 2014 risultavano 172.197 celiaci mentre nel 2012 erano 148.662, ovvero 23.535 in più, con una crescita del 15,8%.La regione dove ce ne sono di più è la Lombardia dove se ne contano 30.000.Il 48% delle diagnosi sono concentrate al Nord, il 22% al Centro, il 19% al Sud e l'11% nelle Isole.

mercoledì 3 febbraio 2016

Ecco quali sono gli alimenti che aiutano a mantenere il peso forma


Nell'epoca contemporanea sono in costante aumento nei Paesi industrializzati le persone in sovrappeso e obese.Tutto questo a causa del diffondersi di cibi altamente calorici, come quelli serviti nei fast food.Per riuscire a tenere un peso forma ci sono degli alimenti che aiutano a farlo; questi sono le mele, le pere, le fragole e le cipolle.E' la conclusione a cui è giunto uno studio pubblicato sul British Medical Journal ( Bmj ) che ha preso in esame l'influenza di alimenti ricchi di flavonoidi sul peso.

Per questa ricerca gli studiosi hanno valutato 124.086 uomini e donne tra i 27 e i 65 anni.Ogni 4 anni tra il 1986 e il 2011, i partecipanti hanno compilato un questionario dietetico, da cui i ricercatori hanno valutato il loro apporto di diversi tipi di flavonoidi.Ogni 2 anni i partecipanti sono stati invitati a riferire eventuali cambiamenti di dieta.Secondo i risultati, chi aveva aumentato il consumo di antociani, come fragole e mirtilli, polimeri flavonoidi, come le mele, e flavonoli, presenti in thè e cipolle, era stato meno soggetto ad un aumento di peso.

lunedì 1 febbraio 2016

Aumenta la depressione tra i giovani


In questo periodo di forte crisi economica ed anche di perdita dei valori sociali di riferimento, stanno aumentando tra i giovani che vivono nei Paesi industrializzati coloro che soffrono di depressione.Tutto ciò a causa della mancanza di una prospettiva personale futura ed anche come rifiuto della società attuale in cui vivono.Crescono i casi di ragazzi depressi, di adolescenti con forti disagi psicologici spesso collegati all'uso di sostanze stupefacenti, ma si fa largo tra i giovanissimi un singolare malessere chiamato "Hikkimori", che è nato in Giappone ma si sta diffondendo anche altrove.

Solo nel 2015 la depressione ha interessato 350 milioni di persone, più dell'intera popolazione degli Stati Uniti ( che conta 321 milioni di persone ).Ad essere colpiti sono sempre di più gli anziani, che registrano un rischio doppio di patologia depressiva e suicidio.Le persone anziane con depressione sono più spesso bersaglio ad infarto ( dal 30 al 60% dei casi ), malattie coronariche ( fino al 44% dei casi ), cancro ( fino al 40% ) e forme di demenza come Alzheimer e Parkinson ( circa il 40% ).

Ma a prendere sempre più piede è anche la depressione tra i giovani, con nuove varianti come la "Hikkimori".Sono cioè ragazzi che, ad un certo punto, decidono di tagliare i ponti con il mondo esterno, verso il quale sviluppano fobia ed odio, rinchiudendosi nella propria stanza o casa per mesi o anni, avendo come unico collegamento col mondo reale internet.In Giappone, dal 2000 ad oggi, i casi noti sono 1 milione, ma anche in Italia il fenomeno è in crescita: i giovani "Hikkimori" italiani sarebbero infatti tra i 20 e i 30mila.

giovedì 28 gennaio 2016

In calo il numero delle uccisioni di rinoceronti in Sudafrica


Il bracconaggio è un fenomeno molto diffuso in tutti i Paesi del mondo, soprattutto in quelli poveri che non hanno né i mezzi né le risorse sufficienti a contrastare adeguatamente questo fenomeno.La conseguenza di tutto ciò è la drastica riduzione del numero degli esemplari di molte specie animali, come gli elefanti, i leoni, le scimmie, ecc...Anche i rinoceronti hanno subito questa triste sorte per via del loro corno che è ricercato in molti mercati mondiali, come quello asiatico ad esempio.

Una buona notizia arriva dal Sudafrica: nel 2015 sono diminuiti per la prima volta, dopo anni di ascesa, i numeri del bracconaggio ai danni dei rinoceronti.L'anno scorso, stando ai dati resi noti dal ministero dell'Ambiente sudafricano, sono stati uccisi 1.175 esemplari, contro i 1.215 del 2014.Nel 2015 sono stati arrestati 317 bracconieri, di cui 202 all'interno del parco nazionale di Kruger dove le uccisioni hanno colpito 826 esemplari, mentre ammontano a 188 le armi sequestrate.

Per gli ambientalisti il calo delle uccisioni registrato in Sudafrica è stato vanificato dall'incremento in Namibia e Zimbabwe.Per l'Africa nel suo complesso il 2015 è stato l'anno peggiore in termine di bracconaggio ai danni dei rinoceronti.Per fare un esempio, la perdita degli 826 esemplari nel parco di Kruger ( pari a circa il 10% degli 8.800 rinoceronti bianchi che si stima siano rimasti nell'area protetta ) è una cifra doppia rispetto al tasso naturale di riproduzione di questi animali.


mercoledì 27 gennaio 2016

Ecco quali sono i risultati dei controlli NAS sugli alimenti


La qualità degli alimenti in Italia è spesso messa in discussione dai tentativi di contraffazione e dall'uso di materiali a volte non conformi a quanto dichiarato ufficialmente nei cibi.Per far fronte a questa problematica i Carabinieri hanno istituito in passato delle unità, i NAS ( Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma ), che hanno il compito di controllare i vari alimenti per scovare quelli irregolari.Sono stati resi noti in questi giorni, dal Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute Claudio Vincelli, i risultati dei controlli effettuati durante il triennio 2013-2015.

Su 120.000 controlli su vari prodotti alimentari effettuati dai Nas in tre anni, 1 su 3 presenta anomalie o non conformità.Ogni anno i 1.100 uomini del Comando, divisi in 38 nuclei territoriali, hanno effettuato in media 39.000 controlli l'anno e le non conformità rispetto ai controlli rimangono per tutti e tre gli anni tra il 33% e il 34%.Poiché il numero dei controlli è crescente, si può affermare che le irregolarità sono in lieve discesa.

martedì 26 gennaio 2016

Troppo zucchero nell'organismo mette a rischio la memoria


Sin da piccoli, sia i genitori che i parenti, ci mettevano costantemente in guarda sul non abusare di cibi contenenti zucchero, come le caramelle o i dolciumi, perchè alla lunga potevano causare diverse malattie, come il diabete per esempio.Uno studio recente eseguito dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e pubblicato sulla rivista "Cell Reports", informa che un eccesso di zucchero nell'organismo influisce negativamente sulla memoria.

L'eccesso di zucchero, infatti, ferma la riproduzione delle cellule staminali dell'ippocampo, il centro nervoso dei ricordi.Le cellule staminali neurali sono fondamentali per il mantenimento nel tempo delle funzioni cerebrali, e se sono poche o funzionano male contribuiscono al declino cognitivo dell'anziano.Lo studio mostra che un eccesso di glucosio nel cervello ( nei casi di diabete ad esempio ) compromette la funzione di tali cellule, riducendo la loro capacità di riprodursi.

lunedì 25 gennaio 2016

Comincia il picco stagionale dell'influenza in Italia


La stagione invernale si caratterizza, oltre che per il freddo intenso, anche per la presenza dell'influenza, che arriva a colpire ogni anno milioni d'italiani.Dall'11 gennaio 2016 è cominciata la fase del cosiddetto picco stagionale di questa malattia.Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, durante la seconda settimana del 2016 il livello d'incidenza in Italia è stato pari a 2,54 casi per mille assistiti.

Nella fascia d'età 0-4 anni l'incidenza è pari a 5,90 casi per mille assistiti, nella fascia d'età 5-14 anni a 3,43, nella fascia d'età 15-64 anni a 2,62 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,11 casi per mille assistiti.Le regioni maggiormente colpite sono la Basilicata, la Campania, il Lazio, le Marche e la provincia autonoma di Trento.

venerdì 22 gennaio 2016

Il 2015 è ufficialmente l'anno più caldo di sempre


Che l'anno appena trascorso sia stato particolarmente caldo in tutte le sue stagioni è nell'opinione di tutti.Ma che fosse stato anche l'anno più caldo di sempre da quando si registrano le temperature in maniera scientifica, cioè dal 1880 in avanti, questo non era stato ancora ufficialmente confermato.La Nasa finalmente è arrivata a confermare la notizia: la temperatura globale registrata nel 2015 è stata di 1 grado superiore alla media del periodo 1880-1899.

E' la cifra più alta mai registrata, e supera anche il record del 2014 di 0,16 gradi.La temperatura sulla superficie terrestre è stata più alta di 1,33 gradi rispetto alla media; quella della superficie marina ha registrato +0,74 gradi sopra la media.Anche dicembre 2015 è risultato il più caldo di sempre, con una temperatura media di 1,11 gradi sopra la media.Nel corso dello scorso anno sono stati 10 i mesi che hanno segnato un primato delle temperature, con le eccezioni di gennaio e aprile.

Il caldo record nel 2015 ha interessato diverse parti del pianeta: dall'America centrale alla parte settentrionale del Sud America, da varie parti dell'Europa meridionale e orientale fino all'Asia occidentale, e ancora la Siberia centrorientale e alcune regioni del Sud Africa.Per quanto riguarda i ghiacci polari, l'estensione annuale media del ghiaccio marino artico si è attestata a 11 milioni di km quadrati, la sesta più piccola negli ultimi 37 anni.Al contrario, l'estensione del ghiaccio marino in Antartide, è stata la terza più grande mai registrata dopo quelle del 2013 e del 2014, attestandosi a 12,7 milioni di km quadrati.



giovedì 21 gennaio 2016

I grassi e gli zuccheri sono nemici del sonno


Si sa che mangiare cibi con troppi grassi e zuccheri durante la propria dieta quotidiana fa male alla salute, perchè causano un forte aumento di peso e favoriscono l'insorgere di malattie quali il colesterolo alto e il diabete.Ma non tutti sanno che questo eccesso ha conseguenze anche sul sonno.Uno studio, pubblicato sul Journal of Clinical Sleep Medicine della Columbia University di New York, ha affermato che basta un solo pasto ricco di grassi saturi e zuccheri e povero di fibre per dormire peggio.

Lo studio ha coinvolto 26 persone, 13 uomini e 13 donne, di peso forma e di età media di 35 anni.Durante 5 notti passate in laboratorio i partecipanti hanno dormito, controllati dagli strumenti, prima dopo 3 giorni di dieta decisa da un nutrizionista e poi dopo un giorno di dieta a piacere.Oltre ad influenzare la qualità del sonno, la dieta ha mostrato un effetto sul tempo impiegato ad addormentarsi: sono serviti 29 minuti per chi aveva mangiato pesante e 17 minuti invece per chi aveva avuto una dieta sana.

mercoledì 20 gennaio 2016

In aumento le richieste di mutui per spese mediche in Italia


La crisi economica ha colpito duramente il reddito di tutte le famiglie italiane: sono sempre di più quelle che non riescono a far fronte a spese mediche impreviste o che scelgono di fare un mutuo per poter pagare questo tipo di spese.I dati che emergono dal comparatore Facile.it, che ha analizzato oltre 20.000 richieste di finanziamento presentate in Italia da giugno a novembre del 2015, sono significativi.La finalità "spese mediche" rappresenta infatti il 3,82% delle motivazioni dichiarate al momento della domanda di finanziamento.

L'incidenza di questa tipologia sul totale dei prestiti è più alta in Toscana e in Friuli Venezia Giulia ( al 6% per entrambe ), e più bassa in Campania e Puglia dove la percentuale si aggira sul 2%.L'11% delle richieste arriva da un pensionato.Lo stipendio medio dichiarato al momento della richiesta è di 1.500 euro.L'importo medio richiesto è pari a 6.600 euro, da restituire in un periodo di tempo lungo, 58 mesi.Il 39% di chi richiede questo tipo di finanziamento sono donne.

martedì 19 gennaio 2016

Ecco chi non potrà più avere la patente di guida in Italia


La patente di guida è spesso rilasciata con criteri troppo elastici in Italia: le visite mediche necessarie per il suo rilascio o il rinnovo sono spesso fatte in modo superficiali.Un decreto del ministero dell'infrastrutture e dei trasporti italiano del 22 dicembre 2015 ha stabilito che chi soffre di disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne non potrà più avere la patente di guida.

Il provvedimento prevede infatti che "la patente non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell'attenzione".Stesse restrizioni sono previste anche per chi soffre di gravi affezioni neurologiche.

Nello specifico, si legge nel decreto, "la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti colpiti da gravi affezioni neurologiche di grado tale da risultare incompatibili con la sicurezza alla guida".In questo caso, alla visita medica gli interessati dovranno dimostrare di essere in grado di azionare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo della categoria per la quale si richiede il rilascio il il rinnovo di validità della patente.

venerdì 15 gennaio 2016

Ecco quali sono gli Stati del mondo più densamente popolati


La popolazione della Terra si avvia a diventare di 8 miliardi di abitanti entro il 2025, ma non tutte le aree delle Terra sono popolate allo stesso modo: ci sono infatti zone desertiche e polari dove la presenza umana è scarsissima, mentre altre zone di pianura dove la densità di abitanti per chilometro quadrato invece è altissima.Ma quali sono gli Stati del mondo dove vive la maggior parte della popolazione terrestre?

Secondo i dati della Nasa il 50% della popolazione mondiale vive in appena l'1% delle terre emerse.Gli Stati più densamente popolati sono risultati l'India, il Bangladesh e la Cina.A livello di isole quella con più abitanti per chilometro quadrato è risultata Giava, in Indonesia, che ha una popolazione di 140 milioni di persone pur essendo grande solo come lo Stato di New York, situato negli USA.



giovedì 14 gennaio 2016

La carriera lavorativa non influisce sulla felicità della coppia


Si dice spesso che la carriera lavorativa e la felicità di coppia non vadano molto d'accordo: infatti il troppo tempo trascorso al lavoro andrebbe a discapito di quello trascorso nella vita di coppia.Sembra però che quest'affermazione non trovi riscontro dal punto di vista scientifico: uno studio pubblicato sulla rivista di scienze sociali del Tavistock Institute britannico "Human Nature", sfata il mito e dimostra il contrario.Lo studio è stato condotto per 6 mesi su 285 coppie, con entrambi i partner impegnati in carriera. 

I partecipanti avevano in media 39 anni ed erano impegnati in poco più di 44 ore lavorative settimanali.Esaminando attraverso questionari le associazioni tra gli orari di lavoro dei partecipanti, la loro vita privata e la felicità nelle rispettive relazioni, i risultati hanno mostrato che le coppie erano portate ad organizzare il tempo con maggior selettività per compensare le poche ore da trascorrere col partner.Le persone quindi impiegano in modo più intenso il tempo che hanno a disposizione dopo il lavoro.


mercoledì 13 gennaio 2016

L'aria "viziata" dell'ufficio influisce sulla qualità del lavoro


Per chi ha lavorato, anche per brevi periodi, in un ufficio durante la sua vita sa benissimo che l'aria presente al suo interno, soprattutto durante i mesi freddi, è spesso stagnante o "viziata" come si usa dire.Per non fare un torto ai colleghi che sentono freddo infatti non si aprono spesso le finestre.Durante i mesi estivi invece le finestre vengono aperte più spesso e l'aria circola maggiormente.Quest'aria "viziata" dell'ufficio però influisce negativamente sulla qualità del lavoro, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives, 

Il limite per l'anidride carbonica ( CO2 ) presente in una stanza chiusa considerato non dannoso è di 5.000 parti per milione ( ppm ), anche se i limiti di legge lo fissano a 1.500.I ricercatori hanno sottoposto ad un test 24 persone, testando le loro performance in tre differenti ambienti di lavoro con 550 ppm, 945 ppm e 1.400 ppm di CO2 presente.E' emerso che le persone che lavoravano con 945 ppm hanno avuto punteggi in media del 15% inferiori rispetto a quelle che hanno lavorato con 550 ppm, mentre a 1.400 ppm la riduzione è risultata del 50%.

martedì 12 gennaio 2016

Mangiare di notte fa male alla memoria


Almeno una volta nella vita sarà capitato a tutti di mangiare del cibo di notte, perchè magari non si era mangiato abbastanza a cena oppure perchè si lavora e per passare il tempo si mangia qualcosa.Sembra però che questa abitudine faccia male alla salute.E' quanto emerge dai risultati di uno studio eseguito sugli animali, pubblicato sulla rivista eLIFE e condotto dalla University of California, e che secondo i ricercatori sarebbero validi anche per le persone.

In questa ricerca, gli studiosi hanno indagato l'effetto degli spuntini notturni sulle funzioni cognitive ( memoria e apprendimento ) dei topi.I ricercatori hanno diviso i topi in due gruppi: il primo che manteneva i ritmi quotidiani di questa specie ( cioè mangiare di notte e dormire di giorno ); il secondo gruppo aveva fatto invece degli spuntini nella fascia oraria in cui normalmente i topi dormono.E' emerso che i topi che fanno spuntini nella ore in cui dovrebbero dormire mostrano evidenti problemi mnemonici e cognitivi.

lunedì 11 gennaio 2016

L'isola di Ascensione sarà trasformata in riserva marina


Molte isole al mondo negli ultimi anni sono state trasformate in aree marine protette; si tratta soprattutto di piccole isole, spesso poco abitate, e che hanno una fauna marina particolarmente rara e variegata.In futuro si aggiungerà a questo gruppo anche l'isola di Ascensione, situata nell'oceano Atlantico meridionale, e dipendente politicamente dalla Gran Bretagna.

La riserva sarà creata grazie ad una sovvenzione di 300mila sterline della fondazione Bacon.Le acque dell'isola sono dimora di alcuni dei più grandi esemplari di Marlin al mondo, di una vasta popolazione di tartarughe verdi, di colonie di uccelli marini tropicali e della fregata di Ascensione.La pesca sarà vietata in metà dell'area protetta.I confini definitivi della riserva saranno resi noti nel 2017.L'area avrà una superficie di oltre 230mila chilometri quadrati.

venerdì 8 gennaio 2016

I veicoli statunitensi sono lontani dal raggiungere il loro obiettivo di consumo


I veicoli circolanti negli USA sono quelli che consumano più litri di carburante al mondo.Per questo, nel 2012, l'amministrazione Obama ha stabilito un nuovo limite di consumo in 23 km per litro, come standard di efficienza per i consumi di auto e autocarro leggeri da raggiungere entro il 2025.Secondo gli esperti del Mit ( Massachussets Institute of Technology ) e dell'università di Washington, gli USA però sono lontani dal raggiungere questo obiettivo.

Stando ai ricercatori, bisognerebbe che i consumi di carburante diminuissero del 4,3% all'anno tra il 2011 e il 2025.Si tratta di un tasso superiore a quello tenuto in precedenza.Dal 1990 al 2009, infatti, il consumo di carburante per chilometro è diminuito del 2,1% all'anno.Tra il 1975 e il 1990 le nuove tecnologie e i progressi produttivi dell'industria avrebbero potuto ridurre i consumi del 5% all'anno.In realtà si è riusciti a farlo solo del 4%, perchè i costruttori hanno pensato ad incrementare le prestazioni in accelerazione e ad aggiungere nuove funzionalità che consumano carburante.

giovedì 7 gennaio 2016

Il pranzo è il pasto principale degli italiani


I ritmi frenetici della vita moderna hanno portato a cambiare gli stili di vita alimentari di tutti gli abitanti dei Paesi industrializzati.Si mangiano più cibi calorici e si saltano spesso i pasti, come la colazione o il pranzo, o li si fanno ad orari non consueti.Ma qual è il pasto principale consumato dagli italiani? Secondo l'Istat nel 2015 il pranzo costituisce il pasto principale nella maggior parte dei casi ( 67,2% della popolazione ), e molto spesso ( 73,4% ) è consumato tra le mura domestiche.

I bambini tra i 3 e 5 anni pranzano poco a casa ( 34,6% ), mentre tra gli adulti i più propensi a pause pranzo fuori casa sono gli uomini di 35-44 anni ( 51,3% ).Consumano il pranzo a casa per la maggior parte i residenti del Sud ( 83,5% ) e delle isole ( 83,9% ) rispetto a chi risiede nel Nord-Ovest ( 65,5% ), al Centro ( 69,3% ) e nel Nord-Est ( 70,3% ).Sono infine gli abitanti del Sud che hanno l'abitudine di considerare il pranzo il pasto principale della giornata.

martedì 5 gennaio 2016

Ecco qual è l'obiettivo ambientale dell'Irlanda per il 2050


L'Irlanda è una delle grandi isole europee che si sono costituite in Stato autonomo.A livello ambientale il suo contribuito alle emissioni globali di CO2 è minimo rispetto ad altri Paesi del mondo, come USA o Cina.L'Irlanda ha deciso però di adottare un programma per ridurre drasticamente le sue emissioni inquinanti: il governo, infatti, ha presentato un Libro bianco dell'energia in cui illustra i diversi obiettivi ambientali da raggiungere per il futuro.

L'intenzione è quella di tagliare l'emissioni generate dal settore energetico tra l'80% e il 95%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2050.L'obiettivo di emissioni zero è previsto essere raggiunto entro il 2100.I cittadini irlandesi saranno incentivati a diventare produttori di energia rinnovabile.Vi saranno in futuro misure per incentivare l'acquisto di veicoli elettrici e a gas.Anche il trasporto pubblico sarà migliorato tramite l'utilizzo di autobus verdi, le reti ferroviarie saranno meno energivore e i vecchi taxi saranno sostituiti da auto elettriche.

lunedì 4 gennaio 2016

La siccità sta provocando gravi danni agli alberi della California


La siccità che sta colpendo da molti mesi diversi Stati dell'Europa meridionale sta provocando gravi danni da molti anni anche in California, con effetti importanti sulla fauna locale.Secondo uno studio della Carnegie Institution, pubblicato su Pnas, sono almeno 58 milioni i grandi alberi che hanno subito una grave perdita di acqua dal 2011 ad oggi.

Oltre alle persistenti scarse precipitazioni e le alte temperature, anche i distruttivi focolai di bostrico ( coleotteri che si nutrono di alberi e tronchi ) hanno incrementato il rischio di mortalità delle foreste californiane.Dalle misurazioni sul contenuto idrico della volta delle foreste è emerso che un'area di circa 10,6 milioni di ettari di foresta ( con circa 888 milioni di alberi ) ha subito perdite di acqua nella canopia tra il 2011 e il 2015, e di questo gruppo 58 milioni sono a una soglia molto pericolosa.


pt>