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lunedì 31 agosto 2015

In progetto un nuovo biocarburante derivante dall'uva


Anche se il prezzo del barile di petrolio è sceso ad Agosto 2015 a meno di 40$, in futuro tale prezzo è destinato a salire di nuovo a causa di una nuova accelerazione dell'economia globale e dell'esaurimento dei giacimenti petroliferi.Per supplire a questa mancanza, sono stati messi in commercio da molti tempo dei biocarburanti derivanti da diverse fonti ( es. mais, legno, erba, ecc... ).
L'ultima novità in materia è il possibile sviluppo di un biocarburante derivato dalla fermentazione dell'uva.

Lo sostiene una ricerca condotta dall'università di Adelaide, che ha scoperto che dalla fermentazione di una tonnellata di scarti d'uva ( vinaccia, steli, semi ) si possono ottenere fino a 400 litri di bioetanolo che può essere utilizzato come carburante.Analizzando la vinaccia di due qualità d'uva, il Cabernet-sauvignon e il Sauvignon-Blanc, i ricercatori hanno scoperto che la maggioranza dei carboidrati trovati in queste due vinacce può essere convertita in etanolo attraverso il processo di fermentazione, con una resa di 270 litri per ogni tonnellata di vinaccia.E il rendimento può salire a 400 litri di bioetanolo per tonnellata utilizzando dei trattamenti a base di acidi e enzimi.

venerdì 28 agosto 2015

L'Italia è a rischio desertificazione


La desertificazione del territorio situato in prossimità di zone aride nel mondo è ormai un dato di fatto.Basti pensare all'avanzata del deserto del Sahara in Africa o di quello del Gobi in Cina.Anche zone con un clima temperato rischiano però di veder diventare un deserto gran parte del proprio territorio in futuro.Un caso esemplare riguarda l'Italia, dove il rischio desertificazione è molto alto.

Infatti, a causa del degrado del suolo per l'eccessivo sfruttamento, il 21% del territorio italiano è in pericolo.La percentuale sale al 41% al Sud: in Sicilia le aree a rischio desertificazione sono il 70%, in Puglia il 57%, nel Molise il 58%, in Basilicata il 55%, mentre in Sardegna, Marche, Emilia- Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania le aree a rischio sono comprese tra il 30 e il 50%.

giovedì 27 agosto 2015

Approvato negli USA il "viagra" per donne


La messa in commercio del Viagra negli anni '90 ha rappresentato un importante aiuto per quegli uomini che avevano problemi nel rapporto intimo con la propria partner.Si discuteva da anni di sviluppare e mettere in commercio una pillola con effetti simili anche per il genere femminile.Finalmente la Food and Drug Administration ( Fda ) ha dato il via libero alla commercializzazione del primo medicinale volto a potenziare la libido femminile.

Il prodotto verrà distribuito a partire dal prossimo 17 ottobre dietro prescrizione medica per donne in fase pre-menopausa cui viene diagnosticato un calo cronico del desiderio sessuale.Per i primi 18 mesi però il medicinale non verrà pubblicizzato direttamente ai consumatori, per evitare di creare troppo clamore data la natura del prodotto.

mercoledì 26 agosto 2015

Costruito in India il primo aeroporto "solare" al mondo


Il risparmio energetico, oltre che alle abitazioni private e agli edifici commerciali e industriali, si applica anche alle strutture complesse come possono esseri gli aeroporti.E' stato costruito in India, infatti, il primo aeroporto al mondo alimentato esclusivamente da energia solare.Si tratta dello scalo internazionale di Kochi, nello stato meridionale del Kerala, che d'ora in poi si rifornirà di energia solo dal suo impianto fotovoltaico.

Il risparmio atteso sarà di 300mila tonnellate di emissioni di carbonio nei prossimi 25 anni, come se avessero piantato 3 milioni di alberi.Per fornire energia necessaria all'aeroporto è stato costruito un impianto solare da 12 MWp: occupa 18 ettari nell'area cargo dello scalo e conta oltre 46mila pannelli solari.Produrrà 18 milioni di unità di energia dal sole ogni anno: una quantità che potrebbe fornire energia a 10mila abitazioni per lo stesso periodo di tempo.

martedì 25 agosto 2015

Ecco quanti anni di vita tolgono le preoccupazioni


La società contemporanea porta le persone ad avere preoccupazioni di ogni genere: si va dalla perdita del lavoro fino alla diminuzione del potere d'acquisto, passando per il futuro dei figli e arrivando all'aumento della criminalità e molto altro.Non tutti sanno però che avere preoccupazioni costanti nel corso della propria vita può portare anche ad un accorciamento della propria speranza di vita.

Le preoccupazioni infatti tolgono cinque anni di vita.E' quanto emerge da un sondaggio condotto in Gran Bretagna su 2000 persone, in cui l'84% ammette di aver perso il sonno a causa delle preoccupazioni.In media ci si preoccupa un'ora e cinquanta al giorno, pari a 12 ore e 53 minuti alla settimana: in totale 4 anni e 11 mesi all'interno di un ciclo medio di vita di 64 anni.

Ai primi posti dei 30 motivi di ciò che provoca maggiori angosce vi è il lavoro, i problemi finanziari, la salute non buona di un parente o un amico, oltre che la propria.Destano molta preoccupazione anche il terrorismo, l'invecchiamento dei genitori, l'essere single, il futuro dei figli, la salute del proprio animale domestico e il dubbio su cosa indossare al lavoro il giorno successivo.

lunedì 24 agosto 2015

Le aragoste migrano in acqua più fredde


Molte specie marine, a causa dell'innalzamento della temperatura dei mari e degli oceani dovuto al riscaldamento climatico della Terra, negli ultimi anni stanno migrando in acque più fredde.Anche l'aragosta segue questa tendenza, infatti nelle coste statunitensi bagnate dall'Oceano Atlantico le aragoste si spostano sempre più a nord, in cerca di acque più fresche.E' quanto emerge dall'ultimo rapporto della Atlantic States Marine Fisheries Commission degli USA.

Il rapporto afferma che la concentrazione di crostacei nella parte meridionale della regione del New England non è mai stata così bassa, mentre è aumentata a livelli mai visti nella parte di costa settentrionale, in particolare nelle acque più fredde del Maine.Nel 2013, il numero di aragoste adulte del New England a sud di Cape Code è sceso a 10 milioni, un quinto della popolazione registrata alla fine degli anni '90.

La pesca di aragoste nella regione è scesa a 1500 tonnellate nel 2013 da un picco di 10mila tonnellate del 1997.Questo declino è dovuto, per la maggior parte, all'incremento della temperatura delle acque negli ultimi 15 anni.Al contrario nel New England  settentrionale c'è una presenza record di aragoste, infatti dal 1995 ad oggi sono state pescate 250 milioni di aragoste adulte.I pescatori del Maine, per quattro anni di fila, hanno pescato 45mila tonnellate di aragoste, record mai registrato.

venerdì 21 agosto 2015

Lo stress favorisce l'assunzione di cibi meno salutari


Lo stress è una condizione psicofisica molto comune nel mondo contemporaneo.Non tutti sanno però che oltre a problemi quali mal di testa, insonnia o tensione muscolare, può provocare anche dei seri disturbi alimentari.Uno studio dell'università di Zurigo, pubblicato dalla rivista Neuron, afferma che lo stress può spingere all'assunzione di cibo non sano.

I ricercatori hanno sottoposto 51 persone ad un questionario in cui dovevano dividere dei cibi tra "saporiti" e "salutari".I partecipanti sono stati divisi in due gruppi, uno dei quali è stato sottoposto ad una forma di stress leggero.In seguito l'attività cerebrale di tutti i soggetti è stata monitorata mentre dovevano scegliere tra due foto, una con un cibo saporito e una con un cibo salutare.

I membri del gruppo sottoposti a stress leggero hanno scelto il cibo più saporito più spesso degli altri, e lo scanner del cervello ha mostrato che sotto stress l'area che influenza il desiderio di gratificazione era più attiva, mentre quella più legata ad obiettivi di lungo termine, come per esempio il dimagrimento, era meno attiva.

giovedì 20 agosto 2015

Quanto vale in termini economici la green economy in Italia?


L'economia verde o green economy da lavoro a centinaia di migliaia di persone nel mondo, ed il suo fatturato cresce in maniera costante anno dopo anno.Anche in Italia prosegue questa tendenza; ma quanto vale in termini economici questo tipo d'economia? Ad oggi sono 341.500 le aziende italiane, pari al 22%, dell'industria e dei servizi con dipendenti che dal 2008 hanno investito in tecnologie green per ridurre l'impatto ambientale, risparmiare energia e contenere l'emissioni di CO2. 

Questo dato sale al 33% nell'industria manifatturiera.In Italia alla green economy si devono 101 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 10,2% dell'economia nazionale, esclusa la componente imputabile al sommerso.L'economia verde è sempre più apprezzata dai consumatori italiani, visto che il 78% di essi è disposto a spendere di più per prodotti e servizi ecosostenibili.Inoltre produce anche tanti posti di lavoro, infatti ad oggi sono 3 milioni i green jobs.


  

mercoledì 19 agosto 2015

Ecco quali sono i grassi che fanno male alla salute


Ogni medico nutrizionista consiglia sempre ai propri pazienti di fare un uso moderato dei cibi che contengono grassi e zuccheri, per non incorrere successivamente in problemi seri di salute.Tuttavia non molti sanno che ci sono grassi presenti nei cibi che sono più pericolosi per la salute rispetto ad altri.Ma quali sono? Uno studio pubblicato sul British Medical Journal riabilita quelli saturi, ovvero di origine animale e presenti in uova, carne, burro e formaggi, mentre punta il dito su quelli trans, o idrogenati, come la margarina o quelli presenti in merendine e snack.

I dati emersi dalla ricerca dimostrano che gli acidi grassi insaturi trans, cioè prodotti industrialmente da oli vegetali tramite un processo chimico detto idrogenazione, sono associati ad un aumento del 34% di morte per qualsiasi causa, del 28% di morte per malattia coronarica e del 21% per malattia cardiovascolare.Il consumo di grassi saturi, tra cui l'olio di palma, invece non sembrerebbe essere associato a un aumentato rischio di morte o malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2.

martedì 18 agosto 2015

Nuovo record di percorrenza per un'auto ad idrogeno


Il limite per le autovetture cosiddette ecologiche è sempre stato quello di quanti chilometri riescono a percorrere prima di fermarsi definitivamente.Infatti le colonnine di rifornimento per questo tipo di vetture sono spesso distanti tra loro molte decine di chilometri.Per quanto riguarda però le auto ad idrogeno è stato recentemente migliorato il record di percorrenza, coprendo 2.384 Km in 24 ore.

Questo record è stato stabilito girando per la Germania dalla Hyundai ix35 Fuel Cell alimentata ad idrogeno.I quasi 2.400 Km, coperti ad una velocità media di 100 Km/h, sono stati percorsi andando avanti e indietro tra due stazioni di distribuzione dell'idrogeno, distanti tra loro 300 Km.Il pieno ha richiesto solo 3 minuti, ma questo test ha dimostrato che i punti di rifornimento sono ancora rari.

lunedì 17 agosto 2015

Aumenta il numero di cinghiali in Europa


Da molti anni, ormai, molte specie animali che vivono allo stato brado in Europa vedono il loro numero diminuire ogni anno che passa, e in alcuni casi sono anche a rischio estinzione.Sembra che però per quanto riguarda il cinghiale questa cosa non sia affatto vera.Infatti, il numero di cinghiali in Europa è in costante crescita dagli anni '80 in poi, e la causa principale potrebbe essere l'aumento delle temperature dovute al cambiamento climatico.

L'ipotesi è stata fatta dai ricercatori dell'Università di Medicina Veterinaria di Vienna.Si è riscontrato infatti un forte aumento di cinghiali dopo gli inverni miti.Più le temperature sono basse, infatti, più energia è necessaria per mantenere il calore corporeo e meno ne resta per la riproduzione e l'allevamento della prole.Un altro elemento riguarda il cibo: i cinghiali si nutrono di ghiande e faggina, e negli ultimi anni, a causa dell'aumento delle temperature, querce e faggi stanno producendo frutti in modo più abbondante.

venerdì 7 agosto 2015

Luglio 2015 è stato il più caldo mai registrato in Italia


Che i mesi estivi siano sempre più caldi nel mondo ogni anno che passa dal 1990 in avanti è un dato di fatto, infatti anche quelli del 2015 non sfuggono a questo destino.In particolare per l'Italia c'è da segnalare che il mese di luglio 2015 è stato quello più caldo registrato dal 1800 ad oggi, facendo registrare un'anomalia di +3,6 gradi centigradi sopra la media del periodo di riferimento 1971-2000.

Lo afferma il CNR ( Consiglio Nazionale delle Ricerche ), spiegando che il luglio di quest'anno è risultato anche superiore al luglio del 2003 che si fermò a +2,6 gradi centigradi.L'anomalia record registrata a luglio 2015 porta anche la media parziale dell'anno in corso ( calcolata sul periodo gennaio-giugno ) ad un'anomalia superiore a quella del 2014, che chiuse con un +1,45 gradi centigradi, risultando l'anno più caldo di sempre.

giovedì 6 agosto 2015

Obama annuncia una svolta nella lotta al cambiamento climatico


Il presidente degli USA Barack Obama si è speso molto durante la sua amministrazione per far approvare al Congresso nuove leggi che consentano di tagliare drasticamente l'emissioni di gas serra da parte del suo Paese.Dopo molti tentennamenti Obama ha annunciato finalmente che intensificherà la sua battaglia in favore dell'ambiente, e sfida il mondo a seguirlo in vista del vertice ONU sull'ambiente in programma a dicembre a Parigi.Il piano è ambizioso e prevede un taglio delle attuali emissioni di gas serra statunitensi dai livelli del 2005 entro il 2030.

Si tratta di una misura che potrebbe portare alla chiusura di centinaia di centrali elettriche a carbone, e allo stesso tempo creare un aumento della produzione da energia pulita, attraverso fonti rinnovabili come impianti eolici e solari.Questo annuncio segue quello fatto dalla Cina che si è impegnata a cominciare a ridurre significativamente l'emissioni dopo aver raggiunto il picco nel 2030, mentre gli USA hanno promesso che entro il 2025 taglieranno un 26-28% delle emissioni rispetto ai livelli del 2005, per arrivare poi al 32% nel 2030.Sono annunci importanti perchè bisogna ricordare che USA e Cina sono responsabili del 45% delle emissioni inquinanti del mondo.

mercoledì 5 agosto 2015

Quante donne sono a rischio depressione dopo il parto?


La gravidanza è una condizione fisiologica che molte donne attendono con ansia, tuttavia dopo la nascita del neonato non tutte le mamme sono preparate psicologicamente ad affrontare la crescita di un figlio.Ma qual è la percentuale delle neomamme che è a rischio depressione dopo il parto? Secondo una ricerca della University of Virginia 1 neomamma su 5 è colpita da depressione post-partum, mettendo i loro bambini a rischio sviluppo comportamentale, cognitivo e sociale.

Questa condizione però può essere diagnosticata in tempo, infatti il segreto è nell'ossitocina o "ormone dell'amore", che svolge un ruolo positivo nel legame materno, le relazioni, lo stress, l'umore e la regolazione dell'emozioni.I ricercatori hanno esaminato i casi di 14.541 gravidanze che si sono verificate tra il 1991 e il 1992, ed è emerso che se i livelli del gene recettore dell'ossitocina ( OXTR ) sono bassi, la donna è maggiormente esposta a sviluppare depressione dopo il parto.

martedì 4 agosto 2015

Quanti chili prende un papà alla nascita di un figlio?


La nascita di un figlio per ogni genitore è qualcosa di straordinario, perchè da quel momento in poi la vita di un papà o di una mamma cambia per sempre.Ma questa situazione può comportare anche dei cambiamenti fisici importanti.Infatti oltre agli effetti collaterali conosciuti, come la perdita del sonno, diventare papà fa anche ingrassare.Secondo una ricerca dell'American Journal of Men's Health, un papà di un bimbo piccolo aumenta in media di 2 chili di peso.

I ricercatori hanno infatti monitorato l'attività di 10mila uomini dall'adolescenza fino a dopo i 30 anni, dividendoli in tre gruppi: il primo gruppo era composto da padri che vivevano con i figli e si è notato un aumento medio di peso di 2 chili, il secondo era composto da padri che non vivevano con i propri figli e l'aumento medio è stato di 1,5 chili, mentre il terzo era composto da non padri e si è notata una riduzione di peso medio di 600 grammi.

lunedì 3 agosto 2015

Quante persone al mondo non sono a conoscenza del cambiamento climatico della Terra?


La conoscenza del cambiamento climatico in atto sulla Terra nei Paesi occidentali ( USA, Canada, UE e Giappone ) è alla portata della maggioranza della popolazione, ma ci sono degli Stati al mondo in cui le popolazioni ignorano quasi del tutto questo argomento.Nel mondo infatti 4 persone su 10 non hanno mai sentito parlare di cambiamento climatico, una cifra che sale al 65% in alcuni Paesi come l'India o il Bangladesh, mentre in Europa, USA e Giappone le persone consapevoli sono il 90%.

Sono i risultati di una ricerca apparsa sulla rivista "Nature Climate Change".Stando ai ricercatori la consapevolezza, a livello mondiale, passa principalmente dal livello d'istruzione, mentre la percezione del rischio è legata alla comprensione delle cause umane che sono alla base dei mutamenti del clima.Ciò è vero in molti Paesi europei e dell'America Latina, ma per quelli asiatici e africani, a fare la differenza è la percezione del cambiamento del meteo e delle temperature locali.
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