Diminuisce il numero dei gorilla nel mondo

I gorilla sono il simbolo di molti Stati dell'Africa, soprattutto di quelli della zona equatoriale.Da molti anni però vengono cacciati da bracconieri senza scrupoli e vedono il loro habitat distrutto dall'uomo. La conseguenza di tutto questo è che il loro numero si riduce sempre di più ogni anno che passa.Secondo i dati del Wwf, negli ultimi 65 anni la popolazione di gorilla si è ridotta dell'80%, decimata da ebola, dal commercio alimentare e dalla distruzione delle foreste.

Alcune popolazioni sono del tutto sparite, altre sono a rischio estinzione come la sottospecie del gorilla occidentale denominata "Cross River", che vive in una piccola area di foreste tropicali di altitudine collocate tra i 1.500 e i 3.500 metri di altitudine, in una zona tra Nigeria e Camerun, e che conta appena 300 individui.Inoltre, secondo le Nazioni Unite entro il 2032 sarà rimasto solo il 10% dell'habitat dei gorilla e nei prossimi 10 anni questi animali potrebbero scomparire dai luoghi che abitano.

Ecco quanto crescerà il mercato mondiale dell'auto elettrica nel 2015

Le vendite di auto elettriche sono molto aumentate nel corso di questi ultimi anni, ed anche l'anno in corso si appresta a battere nuovi record positivi al riguardo.Infatti, il rapporto "Strategic Outlook of Global Electric Vehicle Market in 2015", redatto da Frost & Sullivan, evidenzia come le immatricolazioni totali dei veicoli a zero emissioni dovrebbero aumentare nel breve periodo di circa il 65%, passando dalle 304.683 unità del 2014 alle 466.407 unità di fine 2015.Si stima che il 36% del totale dovrebbe finire nelle strade degli USA, il 27% in quelle della UE e il 24% in Cina.

Ad oggi sono 55 i modelli di auto elettrica offerta nei vari Paesi del mondo.Di questi il 70% sono elettrici puri ( BEV ).Il 25%, invece, sono auto ibride plug-in ( PHEV ), dotate di pacchi batterie che assicurano la marcia a zero emissioni per poche decine di chilometri e poi procedono grazie ad un normale motore endotermico.Oltre alla crescita di questa tipologia di vetture è prevedibile un aumento della richiesta dei cosiddetti veicoli ad autonomia estesa ( eREV ), equipaggiati cioè con un piccolo generatore a benzina/gasolio in grado di ricaricare le batterie durante la marcia.

La caffeina può aiutare contro la disfunzione erettile

Per aumentare le prestazioni sessuali gli uomini e le donne adottano svariati rimedi, sia farmacologici come il famoso viagra che naturali come l'uso di erbe o cibi considerati afrodisiaci.Dai risultati di una recente ricerca è emerso che anche il caffè può aiutare durante il sesso.Secondo uno studio dell'Università del Texas e pubblicato sulla rivista Plos One, chi consuma tra gli 85mg e i 170mg di caffeina al giorno, l'equivalente di due tazzine di caffè, ha il 42% in meno di possibilità di andare incontro a disfunzione erettile rispetto a chi non ne assume per nulla.

Mentre chi assume tra 171 e 330mg di caffeina ha il 39% di possibilità in meno di andare incontro a disfunzioni erettili.Per arrivare a queste conclusioni gli studiosi hanno analizzato i dati di 4000 uomini, valutando la quantità di caffè, thè, bevande gassate e sportive che hanno consumato in media al giorno; questo ha permesso loro di arrivare alla conclusione che anche nel caso di persone affette da sovrappeso, obesità e ipertensione, tutti fattori di rischio per la disfunzione erettile, si osservavano dei miglioramenti con l'assunzione dell'equivalente di caffeina pari a due tazzine di caffè al giorno.

Avere un padre alcolizzato influisce negativamente sullo sviluppo del feto

Durante tutta la fase della gravidanza è appurato che la madre debba astenersi dal bere alcolici e dal fumare, così da mantenere buona la salute del bambino che ha in grembo.Per il corretto sviluppo del feto anche i padri, alcuni mesi prima del concepimento, dovrebbero smettere di bere quantità eccessive d'alcol.Lo afferma uno studio condotto dall'Ibcn-Cnr in collaborazione con il Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio.

La ricerca rivela che l'alcol influenza il Dna paterno incidendo negativamente sullo sviluppo del sistema centrale del bambino.Inoltre, gli abusi alcolici paterni indurrebbero nel figlio adulto il rischio di assumere comportamenti analoghi.Secondo i dati dell'esperimento, l'esposizione paterna prenatale ad alcol è in grado d'influenzare lo sviluppo dei piccoli e in particolare il corretto funzionamento delle cellule del sistema nervoso centrale.

Il 2015 sarà l'anno più caldo di sempre?

Gli anni dal 1990 ad oggi sono stati quelli più caldi registrati nella storia recente del pianeta Terra.Ma il 2015 potrebbe battere tutti i record di temperatura rilevati finora.Se infatti il fenomeno El Nino sarà presente fino alla fine dell'anno, ci sono molte probabilità che l'anno in corso diventi quello più caldo di sempre, secondo le previsioni fatte dal Climate Prediction Center ( Cpc ).

El Nino si sviluppa nell'oceano Pacifico ma ha forti impatti sul clima e sulle temperature dell'intero pianeta: secondo le previsioni del Cpc e del Research Institute for Climate and Society presso la Columbia University, c'è il 90% di probabilità che il fenomeno durerà per tutta l'estate, e l'80% che durerà fino alla fine del 2015.

La prova costume è fonte di stress per gl'italiani

All'inizio della stagione estiva bisogna rimettersi in forma fisicamente per poter poi passare la prova costume senza troppe ansie.Infatti, per molte persone questa prova è fonte di notevole stress.Questo è vero anche per gli italiani, poichè l'indossare il costume da bagno è infatti una preoccupazione per 7 italiani su 10, secondo un'indagine condotta su 1600 persone, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni con metodologia WOA ( Web Opinion Analysis ) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate.

In base ai dati raccolti, il 56% dei monitorati vede il gesto d'indossare il costume come un problema, mentre addirittura il 33% si dichiara rassegnato.Il 44% dei soggetti dichiara di prepararsi attentamente, un 29% è ancora indeciso sul da farsi, mentre solo il 27% non prenderà alcun accorgimento.Secondo gli psichiatri la prova costume attraversa la mente di tutti.Per molti rimane un pensiero passeggero, per altri c'è il rischio che diventi motivo di forte disagio.Per trovarsi nella giusta forma fisica il consiglio dei nutrizionisti è quello di seguire i dettami della dieta mediterranea.

Quanti alberi per ogni abitante ci sono in Italia?

Il numero degli alberi negli Stati europei e nordamericani è in costante aumento negli ultimi anni, grazie anche ad una politica ambientale più attenta a questo tema.A conferma di questo trend positivo, è arrivata recentemente la notizia secondo cui in Italia è stato raggiunto un record di 200 alberi per ogni cittadino, le foreste crescono ad un ritmo dello 0,6% annuo, negli ultimi quattro decenni sono stati recuperati 3,5 milioni di ettari di terreno dedicato alla natura e la minaccia d'inondazioni è stata notevolmente ridotta.

Lo ha detto un rappresentante dell'Italia alle Nazioni Unite durante un dibattito sulle foreste al Consiglio Economico e Sociale Onu ( Ecosoc ).L'Italia ha lanciato fin dal secolo scorso campagne massicce per il rimboschimento del Belpaese, e ora sta attraversando il periodo con il più alto tasso di boschi dei suoi ultimi 500 anni di storia.Le foreste urbane inoltre, evitano l'intasamento dei canali di scolo attraverso la loro capacità di trattenere l'acqua, facilitano la gestione dei rifiuti, mitigano le ondate di calore e riducono in maniera significativa l'inquinamento e le malattie connesse.

Aumenta la raccolta differenziata della plastica in Italia

La raccolta differenziata dei vari materiali utilizzati nella vita quotidiana, è in forte aumento in questi ultimi anni.Anche il settore della plastica ha fatto segnare dei numeri importanti di recente.In Italia, nel 2014, la raccolta differenziata della plastica è cresciuta dell'8% rispetto al 2013.E soltanto lo 0,8% del materiale raccolto è poi finito in discarica.

A dirlo è il Corepla ( Consorzio nazionale per la raccolta il riciclo e il recupero degl'imballaggi di plastica ) che ha approvato il bilancio dell'esercizio del 2014 e la nuova edizione del rapporto di sostenibilità.Nel 2014 sono state 830.000 le tonnellate d'imballaggi in plastica raccolti in modo differenziato.Il dato medio di raccolta pro-capite passa da 12,9 a 13,9 Kg all'anno.

Nel Nord-Est si registra la raccolta più alta di tutta Italia.Veneto e Trentino-Alto Adige guidano la classifica; segue il Nord-Ovest e il Centro; chiudono il Sud e le Isole ( in testa Sardegna e Campania, in coda Basilicata e Sicilia ).Il servizio di raccolta copre sempre più territorio del Paese: 7.306 comuni e 57 milioni di cittadini coinvolti ( il 96% del totale ).

A quanto ammontano le riserve mondiali di petrolio da fracking?

Il prezzo del petrolio è sceso notevolmente negli ultimi mesi, infatti dai 100$ al barile dell'estate 2014 si è arrivati ai 60$ del mese di Maggio 2015.Le cause sono essenzialmente due: la prima è che la crescita economica mondiale procede a rilento, mentre la seconda è l'abbondanza di petrolio che c'è attualmente sul mercato.A favorire questa seconda condizione è stato anche l'immissione sul mercato del petrolio da fracking.

Ma a quanto ammontano le riserve mondiali potenziali di questo tipo di petrolio? Secondo uno studio della società di ricerca lhs il fracking, ovvero la fratturazione idraulica per estrarre petrolio e gas dal sottosuolo, avrebbe il potenziale d'immettere in commercio 140 miliardi di barili di petrolio, pari alle riserve conosciute della Russia, se la tecnica estrattiva utilizzata negli USA fosse estesa ad altre parti del mondo.

Stando agli analisti di lhs, ci sono 141 miliardi di barili di petrolio che potrebbero essere estratti al di fuori del Nord America e, di questi, 135 miliardi richiederebbero l'uso del fracking.Le maggiori riserve si trovano in Medio Oriente, seguito dall'America Latina, la Russia, l'Africa e l'Estremo Oriente, mentre l'Europa è fanalino di coda.Nel sottosuolo dell'Iran ci sarebbero 40 miliardi di barili potenzialmente recuperabili, 14 in Messico, 12 in Russia e 6 in Cina.

Aumenta nei bambini obesi il rischio di sviluppo dell'Alzheimer

Il problema dell'obesità nelle società ad economia avanzata ( USA, UE, Canada e Giappone ) è esploso negli ultimi 30 anni, con conseguenze negative sia per quanto riguarda l'aumento della spesa sanitaria pubblica che per lo sviluppo di malattie croniche ( colesterolo alto, danni alla retina, diabete, cardiopatie, ecc... ) per chi ne è colpito.Questa condizione riguarda ormai anche i bambini, dove negli ultimi anni è aumentata di molto la percentuale di quelli che risultano obesi.

I bambini obesi oltre alle malattie usuali della loro condizione, hanno maggior possibilità di sviluppare in futuro anche l'Alzheimer e la demenza senile.Lo rivela uno studio condotto dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, pubblicato sulla rivista scientifica Pediatricts.I ricercatori hanno scoperto negli adolescenti obesi livelli elevati di una proteina, la beta 42 amiloide, coinvolta proprio nel processo d'insorgenza e sviluppo di queste patologie.

Nei pazienti che sviluppano demenza senile e Alzheimer, infatti, la proteina si accumula nel cervello formando placche ed ammassi neurofibrillari.Dallo studio, che ha coinvolto 440 giovani ( 101 bambini tra i 2 e i 6 anni e 339 adolescenti ) sia di peso normale che non, è emerso che gli adolescenti obesi e con insulino-resistenza ( alterazione del metabolismo molto frequente nelle persone con obesità ) presentavano aumentati livelli di beta 42 amiloide.

Quanto più i livelli di questa proteina sono alti, tanto maggiore potrebbe essere il rischio che questi giovani sviluppino demenza senile e Alzheimer da adulti.

Da cosa sarà composto il diesel del futuro?

Con il previsto esaurimento delle riserve mondiali di petrolio in futuro, i carburanti dovranno allora essere composti da sostanze diverse da quelle derivanti dall'oro nero.A tal proposito è arrivata recentemente una buona notizia : infatti dopo quattro mesi di ricerche e sperimentazioni l'Audi ha prodotto i primi tre litri di e-diesel, un carburante sintetico che dallo scorso novembre è in fase di sviluppo nel neonato impianto di Dresda.

L'e-diesel viene sintetizzato utilizzando acqua, anidride carbonica ed elettricità.Per sviluppare il diesel del futuro, Audi si avvale di due aziende specializzate, la svizzera Climeworks e la tedesca Sunfire.La prima è quella che ha inventato la tecnologia per estrarre la CO2 dall'aria che, dopo essere stata aggiunta ad altra anidride carbonica proveniente da biogas, viene usata in un processo di elettrolisi a circa 800 C, attivato con energie rinnovabili.

Così si ottiene l'idrogeno, che viene poi fatto reagire di nuovo con la CO2 in altri due processi chimici ( effettuati a 220 C e 25 bar di pressione ).Alla fine di questo procedimento si ottiene una miscela di idrocarburanti denominata "Blue Crude", che può essere trasformata in diesel sintetico senza areni e zolfo con un rendimento dell'80%.A quel punto l'e-diesel può essere utilizzato puro o miscelato a quello tradizionale e, secondo Audi, l'intero processo ha un'efficienza del 70%.

Ecco le regole da seguire per prendere "il meglio del sole"

Con l'avvicinarsi della stagione estiva la gente si prepara a prendere il sole così d'avere poi una bella abbronzatura.Ma bisogna stare attenti a come lo si prende il sole, perchè possono insorgere anche casi di tumore alla pelle.Infatti l'incidenza è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni, oltre 100.000 persone colpite in Italia e 10.000 nuovi casi ogni anno.E' il caso del melanoma, tumore della pelle subdolo e molto aggressivo.L'età media dei pazienti è di soli 50 anni e il 20% dei casi viene riscontrato in soggetti tra i 15 e i 39 anni. 

Risulta alto anche il tasso di mortalità ( 20% dei casi ) perchè spesso viene diagnosticato in fase avanzata.Per prevenirlo è bene adottare alcune regole importanti, come l'esporsi gradualmente al sole, cominciando con 45 minuti il primo giorno e aumentando, via via, il tempo fino ad ottenere in 15-20 giorni un'abbronzatura uniforme e duratura.Si dovrebbe ridurre l'esposizione tra le 11.00 e le 15.00 e utilizzare indumenti, un cappellino e proteggersi con creme.I bambini devono essere assolutamente protetti dalle scottature e va evitata l'esposizione diretta dei neonati fino ad 1 anno d'età.

Aumenta il "binge drinking" tra gli under 25 italiani

Fra i giovani bere alcolici in compagnia è un modo per socializzare con gli amici e per passare il tempo durante una serata al pub o in discoteca.Ma negli ultimi anni è aumentato tra i giovanissimi anche il cosiddetto fenomeno del "binge drinking", ovvero il bere fino ad ubriacarsi.Secondo uno studio dell'Ocse su consumo di alcol e impatto sulla società, in Italia aumenta la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che si è fortemente ubriacata almeno una volta nell'ultimo anno.

Tra i maschi si è passati dal 21% del 2005 al 24% del 2010, e tra le femmine dal 7% al 9%.Tra le cause dell'aumento di questo fenomeno c'è la sempre maggior disponibilità di bevande alcoliche a buon mercato, ma anche il fatto che questi prodotti siano stati associati con divertimento, musica, seduzione, successo sociale e fiducia in se stessi.Per i giovani bere in modo eccessivo è spesso una forma di socializzazione ed un modo per integrarsi tra i propri pari.

Ecco degli antidoti utili contro lo stress da lavoro

Il lavoro è diventato sempre più stressante negli ultimi anni, ciò costringe molte persone ad adottare delle terapie farmacologiche per diminuire i suoi effetti negativi.Ma ci sono degli antidoti utili a combattere lo stress da lavoro? 

Secondo i risultati del Progetto-Laboratorio sul "Benessere organizzativo" promosso dalla Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere ( Fiaso ) in 19 asl italiane, il carico di lavoro, i problemi di conciliazione lavoro-famiglia e il trasferimento o cambio di mansione sono i tre principali fattori scatenanti dello stress lavoro-correlato, che in Italia colpisce 1 lavoratore su 4 per un totale di trenta milioni di giornate lavorative perse per malattia e tre miliardi di costi.

Tredici, sottolinea la Fiaso, sono invece i fattori antistress.Queste le 13 "condizioni del benessere" per scala d'importanza in un range da 1 a 5 punti: 

- Abilità ( 4,26 ); 

- Capacità di utilizzo delle proprie risorse ( 4,20 );

- Chiarezza di ruolo ( 3,95 );

- Soddisfazione lavorativa ( 3,92 );

- Capacità di fronteggiare gli eventi avversi ( 3,92 );

- Condivisione degli obiettivi ( 3,77 );

- Senso di comunità ( 3,58 );

- Autodeterminazione ( 3,55 );

- Identificazione organizzativa ( 3,49 );

- Influenza dell'azienda sulle motivazioni rispetto agli obiettivi ( 3,42 );

- Riconoscimento professionale ( 3,33 );

- Capacità di conciliare vita lavorativa e privata ( 3,27 );

- Tendenza ad evitare la criticità ( 2,56 ).

Quanto spendono all'anno gl'italiani per gli animali domestici?

Il numero degli animali domestici ( cani, gatti, pesci, uccelli, rettili e roditori ) posseduti dagl'italiani è in costante crescita negli ultimi anni.Anche la spesa per il loro mantenimento è aumentata di anno in anno.Ma quanto spendono all'anno gl'italiani per la cura e il mantenimento dei loro animali domestici? Secondo il rapporto Assalco, per Zoomark, fiera di Bologna, il mercato degli alimenti per cani e gatti chiude il 2014 in Italia con un giro d'affari di 1.830 milioni di euro.

Significative le spese per gli accessori 66 milioni ( +3,9% ): qui il trend positivo è trascinato dall'igiene ( shampoo, spazzole e antiparassitari ) cresciuti del 12,8% a valore e del 10,7% a volume.Il rapporto evidenzia come gli animali da compagnia, oggi circa 60 milioni in Italia ( fra cui 14 milioni fra cani e gatti, 13 di uccelli, 30 di pesci, e circa 3 milioni fra piccoli roditori, rettili e altri animali ) giochino un ruolo crescente come membri della famiglia. 

Il presidente di Assalco ha spiegato che gli animali da compagnia sono a tutti gli effetti membri delle nostre famiglie e il benessere che scaturisce da questa relazione è un fatto confermato da studi scientifici.Per questo la cura della loro alimentazione, della loro igiene e il loro benessere fa parte della quotidianità ed è sempre più importante, come conferma la crescita a valore del comparto dell'alimentazione del +2,4% nel 2014.

Inventato negli USA il primo dissalatore solare economico

L'acqua potabile è un bene che rischierà di scarseggiare in futuro, a causa dell'aumento sia della popolazione mondiale che di quello dei periodi di siccità in tutte le zone della Terra.Bisognerà a questo proposito trovare l'acqua potabile anche in modi diversi da quelli attuali, come il raccoglimento di quella piovana o di quella derivante dai ghiacciai di montagna.A questo riguardo è arrivata una novità : è stato sviluppato negli USA il primo dissalatore solare economico.

E' il progetto del Massachusetts Institute of Technology ( MIT ) e di Jain, società di sistemi d'irrigazione, vincitore del premio "Desal 2015" dell'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti ( USAID ).Il dissalatore fotovoltaico a basso costo ed eco-sostenibile, è capace di trasformare il 90% dell'acqua salata in acqua potabile grazie al metodo di elettrodialisi inversa.Impianti di desalinizzazione solari non sono una novità ma la tecnologia finora si è dimostrata costosa.

I ricercatori stanno cercando di capire il potenziale per zone povere d'acqua come il Cile o la California.Elettrodialisi e osmosi inversa ( che trasforma il 60% in acqua potabile ) utilizzano membrane, che nell'elettrodialisi sono esposte a bassa pressione per cui si può cancellare l'accumulo di sale invertendo la polarità elettrica.Così le membrane durano più a lungo richiedendo meno manutenzione.Con il premio di 140mila dollari i ricercatori svilupperanno il progetto che in sole 24 ore può eliminare il sale da 7950 litri d'acqua.Di seguito vi è uno schema del funzionamento dell'impianto.

Qual è la causa principale che fa mettere su dei chili di troppo?

E' capitato a tutte le persone, almeno una volta nella vita, di mettere su qualche chilo di troppo.Ma qual è la causa principale che fa insorgere questo fenomeno? Secondo una ricerca degli psicologi della Ohio State University e pubblicata sulla rivista Hormones and Behaviour, mettere su peso potrebbe essere un effetto collaterale della solitudine.

Per la ricerca è stato chiesto a 42 donne di restare a digiuno per tutta la notte, offrendo poi al mattino dopo una ricca colazione.Il livello di fame è stato valutato misurando i livelli di grelina, l'ormone della fame, e alle partecipanti allo studio è stato chiesto anche di rispondere ad un questionario sulla solitudine, chiedendo quanto si sentissero sole e quanto gli altri le percepissero tali.

Dall'analisi dei risultati è emerso che l'aumento del livello di grelina era molto più rapido nelle donne sole, che risultavano avere più fame, anche a fronte di una colazione abbondante.Secondo gli studiosi ciò potrebbe dipendere dal fatto che una fame extra è un modo del nostro organismo per comunicarci che necessitiamo di compagnia.

Ecco le ultime novità in materia di coloranti alimentari

Le aziende dell'industria alimentare usano spesso nei loro prodotti dei coloranti per esaltarne la loro qualità visiva, così da farli risultare più attraenti.C'è una novità al riguardo: fra le aziende alimentari più grandi del mondo è scattata infatti la corsa ad essere il più "naturali" possibile, eliminando sostanze come l'aspartame ( un dolcificante ) o i coloranti che pur essendo innocue hanno una cattiva immagine.L'ultima azienda in ordine di tempo ad adeguarsi è stata la Pepsi, che ha rinunciato al dolcificante nonostante gli studi scientifici lo considerino sicuro.

Anche la Kraft ha deciso di eliminare i coloranti chimici, accusati da alcuni studi ( mai confermati dalle agenzie regolatorie ) di contribuire alla sindrome da deficit d'attenzione nei bambini dai suoi "Macaroni and cheese".In ambito alimentare la Nestlè dice addio a coloranti e aromatizzanti artificiali nelle barrette di cioccolato, mentre la General Mills ha deciso di bandire gli Ogm dai Cheerios.Infine, McDonalds ha annunciato che eliminerà gli antibiotici dai propri allevamenti di polli, una pratica che aumenta il fenomeno della resistenza nei batteri.

Ecco quali sono le città italiane più amiche delle biciclette

Usare la bicicletta come mezzo di trasporto è tornato di moda negli ultimi 20 anni, sia per recarsi al lavoro diminuendo così i tempi di percorrenza, che per fare delle comuni escursioni nel fine settimana quando il tempo è bello.Ma quali sono le città italiane dove si usa di più la bicicletta? Un rapporto di Legambiente incorona Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso come "capitali della bici": in queste città infatti il 25% degli abitanti vanno in bici tutti i giorni.In altre cinque città il 20% degli spostamenti è soddisfatto dalle bici e in 11 la percentuale è superiore al 10%.

Le città dove si usa di più la bici sono quindi risultate Ravenna, Rimini, Piacenza, Sondrio, Venezia, Pordenone, Biella, Pavia, Reggio Emilia, Novara, Padova, Pisa e Cremona.Questo nonostante sia evidente la distanza che separa le grandi città italiane ( Torino, Roma o Bari ) da alcuni grandi centri europei ( Amsterdam, Berlino o Copenaghen ).L'interesse per la bici è comunque molto diffuso, tanto che l'Istat ha inserito il bike sharing, insieme con il car sharing, nel suo paniere di riferimento.

Qual è l'origine del mal di schiena?

Il mal di schiena è un disagio che hanno avuto tutte le persone, almeno una volta nella vita, vuoi per cause croniche oppure per infortuni lavorativi o sportivi.Ma qual è la sua origine? Secondo uno studio scozzese, canadese e islandese pubblicato su BMC Evolutionary Biology, il mal di schiena potrebbe essere colpa dell'evoluzione, che ci ha portato a camminare su due piedi, e di una similitudine con i nostri antenati, gli scimpanzé.

Le colonne vertebrali di alcune persone sembrerebbero infatti meno adatte a camminare erette, e in particolare quelle di coloro che soffrono di specifiche patologie come l'ernia del disco tendono ad essere più simili nella forma a quelle degli scimpanzé, che per lo più si muovono a quattro zampe.Le nostre vertebre si sono evolute nel tempo, e il risultato è che alcune persone hanno vertebre che sono meno in grado di sopportare la pressione di camminare su due piedi.

Ecco le regole da seguire per evitare l'insorgenza di tumori

La prevenzione contro i tumori si può fare in molti modi, sia facendo visite mediche periodiche che adottando uno stile di vita sano.Secondo gli oncologi il 40% dei tumori è potenzialmente prevedibile.Ecco di seguito 8 regole da seguire per evitare l'insorgenza di tumori in una persona : 

- NO AL FUMO : il 30% dei tumori è infatti correlato al consumo di tabacco.Si calcola anche che i fumatori muoiano otto anni prima dei non fumatori.Numerose ricerche confermano anche il pericolo del fumo passivo.

- MODERARE IL CONSUMO D'ALCOL: l'acol aumenta il rischio di cancro del cavo orale, faringe, esofago e laringe.E' inoltre correlato all'insorgenza di tumore al fegato, intestino e mammella nelle donne.

- SEGUIRE LA DIETA MEDITERRANEA: è dimostrato che il maggior apporto di frutta e verdura ha un effetto protettivo di numerose forme tumorali, in particolare a carico degli apparati digerente e respiratorio.

- CONTROLLARE IL PESO: l'obesità e l'elevata assunzione di grassi costituiscono importanti fattori di rischio da evitare.

- PRATICARE ATTIVITA' FISICA: lo sport riduce in modo notevole le possibilità di sviluppare un cancro.I sedentari hanno una probabilità del 40% superiore d'ammalarsi.

- NO ALLE LAMPADE SOLARI E ATTENZIONE A NEI E NODULI: un'esposizione precoce alle lampade solari prima dei 30 anni, incrementa del 75% il rischio di sviluppare il melanoma.La presenza di nei è inoltre indice di una maggiore predisposizione allo sviluppo di neoplasie della pelle.

- PROTEGGERSI DALLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI: il 20% dei tumori deriva da infezioni che possono essere prevenute ; fra queste alcune, come l'epatite o il papilloma virus, possono essere trasmesse tramite rapporti sessuali.Per proteggersi è sempre meglio usare il preservativo.

- NO ALLE SOSTANZE DOPANTI: gli steroidi anabolizzanti comportano un aumento del rischio di tumori, in particolare a fegato, prostata e reni.