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giovedì 31 dicembre 2015

Nuovo record per la temperatura globale registrato a novembre 2015


Il 2015 è stato l'anno che ha fatto registrare le temperature globali più alte da quando è iniziata la misurazione scientifica, cioè nel XIX secolo, ad oggi.Anche il mese di novembre conferma questo risultato: infatti è stato il più caldo dal 1880 ad oggi.A certificarlo sono i dati della NASA, secondo cui la temperatura mondiale è stata di 1,05 gradi superiore alla media.Dall'inizio dell'anno 9 mesi su 11 hanno stabilito un record di temperatura, con la sola eccezione di gennaio e aprile.

mercoledì 30 dicembre 2015

Quanti kg si possono prendere durante le feste natalizie?


Durante le feste di Natale si mangia molto più cibo rispetto a quanto si fa normalmente durante il resto dell'anno, esponendosi quindi al rischio di un aumento di peso.Ma quanti kg si possono prendere durante queste vacanze? Secondo nutrizionisti, dietologi e medici generici si prendono in media 2 kg a persona, ma si può arrivare anche a 5 kg in certi casi.Questo aumento di peso però non è dovuto esclusivamente a pranzi e cenoni.

Ad influire sono soprattutto la cattiva abitudine a mangiare durante l'arco della giornata ( 66% ), ma anche il trascurare ogni principio di sana alimentazione e corretta idratazione ( 42% ).Questi comportamenti derivano dal tentativo di combattere la noia ( 55% ), dalle lunghe ore passate davanti alla Tv ( 53% ) e dalla voglia di lasciarsi andare dopo lo stress accumulato durante l'anno ( 58% ).Tra i consigli per evitare di prendere peso c'è quello di non saltare la colazione, di limitare i cibi dolci, di preferire l'acqua alle bevande caloriche e di praticare attività fisica.

martedì 29 dicembre 2015

Ecco quali sono le linee ferroviarie italiane peggiori


La ferrovia ha favorito nel corso dei secoli passati lo sviluppo di molti Paesi nel mondo; basti pensare al contributo fondamentale che ha dato agli USA o alla Russia, dove il territorio da controllare e servire è vastissimo.Anche negli Stati europei, prima dell'avvento della mobilità automobilistica di massa, la ferrovia è stata fondamentale per il loro sviluppo economico e sociale.Anche l'Italia ha vissuto questo sviluppo con differenze tra regione e regione.Ma quali sono, ad oggi, le linee ferroviarie italiane peggiori?

Un rapporto di Legambiente intitolato "Pendolaria 2015" stila la classifica delle linee peggiori: in testa c'è la Roma-Lido, si prosegue con la Chiasso-Rho, la Messina-Catania-Siracusa, la Genova-Acqui Terme, la Circumvesuviana e la Reggio-Calabria-Taranto.Ma ci sono molte altre tratte pendolari in pessime condizioni, a causa di pochi treni, molto vecchi, inadeguati e spesso nel degrado.In Italia attualmente ci sono 3.300 treni in servizio nelle regioni con convogli di età media di 18,6 anni.L'84,7% dei treni circolanti ha più di 20 anni.

La regione con la più alta età media dei treni è l'Abruzzo con 28,3 anni.La stima dei tagli dal 2010 ad oggi è pari al 6,5% nel servizio ferroviario regionale ( 26% Calabria, 19% Basilicata, 15% Campania, 12% in Sicilia ).I biglietti al contempo costano di più: il record di aumento è stato registrato in Piemonte con un 47% in più, al secondo posto si trova la Liguria con un 41% in più e al terzo l'Abruzzo e l'Umbria con un più 25%.Tra le peggiori linee per i pendolari ci sono anche la Verona-Rovigo, la Taranto-Potenza-Salerno, la Novara-Varallo e la Orte-Foligno-Fabriano.


lunedì 28 dicembre 2015

Diminuisce la domanda di carbone nel mondo


Il carbone è stato fondamentale per dare avvio alla rivoluzione industriale nei Paesi europei e nordamericani durante il XIX secolo.Nel corso del XX secolo ha aiutato molte nazioni povere, come la Cina e l'India, a svilupparsi economicamente.Purtroppo il suo utilizzo comporta l'emissione di alte quote di CO2 nell'atmosfera.Sembra però che ci sia un'inversione di tendenza per quanto riguarda le tonnellate di carbone bruciate ogni anno nel mondo.

Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia ( Aie ) la domanda di carbone mondiale è in stallo nel 2015, per effetto delle enormi pressioni che gravano sul settore per l'impegno di Paesi e aziende nella lotta al cambiamento climatico.A pesare maggiormente su questo trend è il cambiamento in corso dell'economia cinese, orientata verso modelli meno dispendiosi in energia, che ha fatto calare la domanda di carbone nel 2014 e, secondo i dati preliminari, anche nel 2015.Se confermata, la contrazione per due anni consecutivi sarebbe la prima dal 1982.

giovedì 24 dicembre 2015

Aumentano gli ettari di bosco in Lombardia


I boschi hanno una funzione molto importante nella lotta all'inquinamento atmosferico e nella prevenzione di disastri naturali, come inondazioni o frane.Dopo il 1945 e fino a circa il 2000 in Italia la superficie boschiva è diminuita di estensione anno dopo anno, ma nel XXI secolo sono state varate iniziative per il suo aumento quantitativo.Una buona notizia arriva dalla Lombardia: nel 2014, infatti, sono aumentati gli ettari di bosco della regione rispetto all'anno precedente.

In Lombardia nel 2014 la superficie coperta da boschi è cresciuta di 1.572 ettari, pari allo 0,25% in più della superficie di dicembre 2013, per un totale stimato di 624.383 ettari di bosco in tutta la regione.Sono i dati contenuti nel rapporto dell'Ersaf ( Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste ) intitolato "Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia".Ogni cittadino lombardo ha a disposizione 624 metri quadrati di bosco.La maggior parte delle superfici boschive si trova in montagna, il 79,2%; in collina il 13,2% e in pianura il 7,6%.

mercoledì 23 dicembre 2015

Quali sono le città italiane più eco-mobili?


Il trasporto cittadino contribuisce in maniera determinante all'aumento dell'inquinamento atmosferico, e da molti anni a questa parte tutti gli Stati del mondo stanno adottando misure per ridurne il suo impatto.Ma quali sono state in Italia le città più eco-mobili nel 2014? Secondo il rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città italiane", elaborato da Euromobility con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, va a Venezia, che lo aveva già ricevuto nel 2013, il titolo di città più eco-mobile d'Italia.

Al secondo posto si trova Brescia e al terzo Torino; al quarto posto si trova Parma e Milano al quinto.Nei primi dieci posti si conferma Firenze al sesto e Bologna al settimo, mentre Roma è solo al diciassettesimo posto.Chiudono la classifica Padova all'ottavo posto, Bergamo al nono e Cagliari al decimo.In fondo alla classifica troviamo Reggio Calabria, Potenza e l'Aquila.Il rapporto segnala un calo del tasso di motorizzazione ( -0,5% ) e la crescita dei veicoli a basso impatto, i quali raggiungono l'8,5% del parco nazionale circolante.I veicoli a trazione ibrida ed elettrica rappresentano però solo lo 0,21% delle vetture circolanti, contro l'8,3% dei veicoli a gpl e metano.


martedì 22 dicembre 2015

In calo il consumo di vino in Italia


Il vino è una bevanda molto consumata e prodotta nei Paesi mediterranei, soprattutto in Italia, Francia e Spagna, a causa del clima favorevole che favorisce la coltivazione di un buon tipo di uva.Tuttavia a causa della globalizzazione, anche in questi Paesi il consumo di vino negli ultimi 20 anni è calato drasticamente in favore di altre bevande come birra o liquori.In Italia, ad esempio, il consumo pro capite è di 33,4 litri, circa un bicchiere al giorno.Il 64% del consumo di vino avviene avviene tra le mura domestiche, soprattutto durante i pasti ( 72% ) per circa una bottiglia a settimana.

Il consumo fuori casa ( 10% nei wine bar-locali e 17% al ristorante ) è in media di mezza bottiglia la settimana, suddivisa sia ai pasti che all'aperitivo.La birra invece ha avuto un aumento nei consumi: oggi il vino pesa per il 56% del totale dei consumi di bevande alcoliche, rispetto al 39% registrato dalla birra; nel 2004 tali quote erano rispettivamente del 61% e 35%.A pesare su questo calo sono stati i consumatori regolari di vino, che dichiarano di bere mezzo litro o più al giorno, scesi a 1,3 milioni del 2014 rispetto ai 4 milioni del 2004.

lunedì 21 dicembre 2015

L'inquinamento atmosferico nelle città italiane è fuori controllo


La Pianura padana in Italia, insieme al bacino della Ruhr in Germania ed al Sud dell'Inghilterra, sono le aree europee più inquinate dal punto di vista atmosferico.Bisogna ricordare che se vi sono periodi di siccità, in inverno o autunno, l'inquinamento aumenta considerevolmente.E' quello che sta succedendo in Italia infatti, dove da circa due mesi le piogge sono scarse o assenti in alcune zone.Così si sta verificando che l'inquinamento atmosferico nella maggior parte delle città italiane è ormai fuori controllo. 

Secondo i dati dell'ARPA ( Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ), nelle grandi città ormai si è abbondantemente superato il limite di 35 giorni all'anno di concentrazioni elevate di polveri sottili, quelle cioè emesse da auto, moto e mezzi pubblici.E' però Frosinone a detenere, ad oggi, lo scettro del maggior numero di giorni con concentrazioni superiori a 50 microgrammi per metro cubo per le polveri sottili PM10.Tra le grandi città è Milano quella che ha il maggior numero di giorni di sforamento del limite, seguono Torino, Napoli, Roma e Bologna.

Un altro problema della siccità in corso è l'abbassamento dei bacini idrici: il Po, ad esempio, si è abbassato di due metri rispetto all'anno scorso al Ponte della Becca ( Pavia ), ed è un bacino dove si produce il 35% della produzione agricola italiana.

mercoledì 16 dicembre 2015

Ecco quanti bambini sono nati in Italia con la fecondazione eterologa


La fecondazione medicalmente assistita è nata negli anni '70 per aiutare le coppie che avevano problemi di sterilità a procreare; ha aiutato così molte coppie di ogni Paese del mondo a mettere al mondo dei figli.Si divide in due gruppi: la fecondazione omologa, quando vengono usati gli ovuli o gli spermatozoi appartenenti alle persone della coppia che ne fa richiesta, e l'eterologa che usa ovuli o spermatozoi appartenenti a persone esterne alla coppia che ne fa richiesta.In Italia quest'ultima è stata introdotta nel 2014: ma quanti sono i bambini italiani nati da fecondazione eterologa in un anno?

A poco più di un anno e mezzo dalla sentenza della Corte Costituzionale, nell'aprile 2014, che ha dato il via libera anche in Italia alla fecondazione eterologa, sarebbero tra le 500 e le 1.000 le donne trattate e, ad oggi, circa 100 i bambini già nati.Il problema più grave è la carenza di ovociti donati: solo la metà sono italiani, mentre per il restante 50% è necessario ricorrere a banche estere.Le percentuali di successo si aggirano intorno al 55-60%, come all'estero, ma l'80% dei trattamenti vengono effettuati su ovociti congelati.L'80% dei trattamenti per eterologa avviene in centri privati e solo il 20% in strutture pubbliche, dove l'iter per il reperimento di ovociti da banche estere è più lungo.




martedì 15 dicembre 2015

Ecco quando tornerà a salire il prezzo del petrolio


Il prezzo del barile di petrolio si è attestato sui 36$ a dicembre 2015, tornando così ai livelli del 2009, durante la fase più acuta della recessione mondiale.Bisogna ricordare che negli anni '90 del XX secolo il petrolio costava in media sui 20$ al barile e solo dopo il 2000, con l'imponente crescita economica cinese, indiana e di altre economie emergenti, ha iniziato a non scendere più sotto i 60$, arrivando ad una punta massima di 147$ nel luglio 2008.Ma i prezzi attuali, aiutati dallo shale oil statunitense e dall'enorme produzione saudita non potranno durare a lungo in futuro.

L'Agenzia internazionale dell'energia ( Aie ) nel suo rapporto intitolato "World energy outlook 2015" prevede infatti che il prezzo del petrolio tornerà ad 80$ al barile nel 2020 e successivamente è previsto un graduale ulteriore rialzo.Non si può comunque escludere che i prezzi del petrolio rimangano bassi più a lungo di quanto previsto nello scenario Aie centrale.Per quanto riguarda la domanda di energia mondiale, la crescita stimata dall'Aie al 2040 è di oltre il 30%, con il maggior contributo ai consumi da India, Cina, Africa, Medio Oriente e Sudest asiatico.


lunedì 14 dicembre 2015

I ghiacciai della Groenlandia si sciolgono ad una velocità record


La Groenlandia è la più grande isola del mondo; è situata in corrispondenza del Polo Nord ed è una dipendenza politica della Danimarca.Quest'isola è fondamentale nella lotta al cambiamento climatico: infatti, se tutti i ghiacciai presenti nell'isola si sciogliessero il livello dei mari del mondo si innalzerebbe di molti centimetri, inondando così intere aree costiere mondiali.

Purtroppo c'è una brutta notizia al riguardo: i ghiacciai della Groenlandia si stanno ritirando ad una velocità record.Nell'ultimo secolo, secondo uno studio della Columbia University, la velocità con cui il ghiaccio si sta sciogliendo è raddoppiata rispetto agli ultimi 9.500 anni.Lo studio evidenzia anche la sensibilità dei ghiacciai groenlandesi alle variazioni di temperatura.




venerdì 11 dicembre 2015

In calo le emissioni mondiali di CO2 nel 2015


Dagli anni '80 del XX secolo, quando s'iniziò a prendere sul serio il tema del riscaldamento globale della Terra, sono stati fatti passi da gigante in merito al contenimento dell'emissioni nocive in atmosfera da parte di tutti gli Stati del mondo.Sembra che i frutti si stiano per vedere in questi anni: sono risultate infatti in calo le emissioni di CO2 mondiali nell'atmosfera nel 2015, e sarebbe la prima volta che accade mentre il Pil aumenta.

La stabilizzazione della CO2 nel 2014 e il lieve calo del 2015 sono legati al minor uso del carbone da parte della Cina.L'ultimo rapporto del Global Carbon Project stima per l'anno in corso una flessione dell'emissioni globali di CO2 dello 0,6%.La contrazione deriva per la maggior parte dal calo del consumo di carbone in Cina, con le sue emissioni che dovrebbero scendere del 3,9% nel 2015.La Cina però resta il primo inquinatore mondiale, con 9,7 miliardi di tonnellate di CO2 generata nel 2014,  più di un quarto dell'emissioni globali, corrispondenti a 36 miliardi di tonnellate.

Tra i Paesi maggiori inquinatori al mondo al secondo posto ci sono gli USA, da cui viene il 15% della CO2 mondiale.Al terzo posto si trova l'UE, responsabile del 10% dell'emissioni globali, in calo in media del 2,4% ogni anno nelle sue emissioni di CO2 dal 2005 ad oggi.Nel 2014 la UE ha tagliato l'emissioni per 210 miliardi di tonnellate: uno sforzo annullato dall'India, che ne ha emesse altrettante in più.La CO2 dell'India è salita a 2,6 miliardi di tonnellate, tante quante registrate dalla Cina nel 1990, e di questo passo supererà l'UE entro 3 anni.




giovedì 10 dicembre 2015

Quanti anni in media si potrà vivere in futuro?


L'aspettativa di vita alla nascita si è molto allungata nel corso degli ultimi 50 anni, passando dai 68 anni in media degli anni '60 del XX secolo agli 82 del 2015.Ma quanti anni si potrà vivere in media in futuro? E' in sperimentazione negli USA un farmaco che potrebbe riuscire a ritardare l'invecchiamento e far così vivere l'essere umano in media anche fino a 120 anni.Si tratta del prodotto anti-diabete a base di metformina, che ha mostrato di allungare la vita almeno del 40% su topi e vermi da laboratorio, e di mantenere il loro organismo più sano e forte.

La Food and Drug Administration ( FDA ) ha dato l'ok alla sperimentazione umana su 3.000 pazienti tra i 70 e gli 80 anni di età già colpiti da malattie cardiache, tumori o demenza senile, volto esclusivamente a verificare le proprietà anti-invecchiamento del medicinale.La sperimentazione verrà condotta al "Buck Institute" in California.Se l'esperimento avrà successo le prime malattie a scomparire sarebbero l'Alzheimer, il Parkinson e le demenze senili; infatti, una persona di 70 anni avrà in futuro un'età biologica di 50.


mercoledì 9 dicembre 2015

Ecco quanto costa economicamente la depressione ai Paesi europei


La depressione è una malattia molto comune nei Paesi europei e nordamericani; i ritmi di vita frenetici e i precari legami sentimentali odierni hanno fatto aumentare le persone che soffrono di questa malattia, sia in maniera occasionale che continuativa.Ma quanto costa economicamente la depressione ai Paesi dell'UE? Bisogna dire che è la malattia a maggior incidenza nel mondo e al primo posto negli Stati occidentali, e nel 2020 sarà la maggior causa di disabilità dopo le malattie cardiovascolari.Infatti, uno studio condotto su 7000 cittadini europei tra i 16 e i 64 anni ha evidenziato che il 20% di loro ha avuto una diagnosi di depressione.

Il costo sociale in Italia, equivalente a ore lavorative perse, è pari a 4 miliardi di euro l'anno, mentre per l'economia dell'UE il costo è pari a 92 miliardi di euro, di cui 54 miliardi correlati a costi indiretti per assenza lavorativa.A fronte di questi dati c'è da dire che solo 1 italiano su 3 ha coscienza del problema e si cura adeguatamente.Per quanto riguarda i costi a carico del Servizio sanitario nazionale, in Italia i costi medi annuali per il trattamento di un paziente depresso ammontano a 4.062 euro e la depressione colpisce il 12,5% della popolazione ( pari a 7,5 milioni di italiani ) con solo il 34,3% dei pazienti che però assume farmaci.


martedì 8 dicembre 2015

Qual è la percentuale di popolazione mondiale che produce più inquinamento?


La popolazione mondiale sta emettendo grandi quantità di CO2 nell'atmosfera da almeno 150 anni, con un aumento esponenziale dal 1950 ad oggi.Ma qual è la percentuale di popolazione mondiale che produce più inquinamento? Secondo i dati a disposizione di Oxfam, il 10% della popolazione più ricca del pianeta è responsabile del 50% delle emissioni di CO2 in atmosfera, mentre la metà della popolazione mondiale ne produce solo il 10%, pur essendo la prima vittima di alluvioni. siccità e altri cataclismi derivanti dal cambiamento climatico.

In media una persona che rientra nell'1% più ricco della popolazione mondiale produce un'impronta di carbonio 175 volte superiore rispetto ad un cittadino che rientra nel 10% più povero.C'è anche una diversità importante tra i vari Paesi del mondo.Ad esempio, le emissioni totali prodotte dalla metà più povera della popolazione cinese sono solo un terzo delle emissioni prodotte dal 10% più ricco negli USA.In India, un cittadino che fa parte del 10% più ricco della popolazione del Paese, genera solo un quarto delle emissioni rispetto alla metà più povera degli USA.

lunedì 7 dicembre 2015

Ecco qual è il nuovo obiettivo ambientale della Cina


La Cina dal 2008 ha superato gli USA come Paese che emette più anidride carbonica nel mondo.Per venire incontro alle varie critiche di tutti gli scienziati ed ambientalisti mondiali, il Governo cinese ha deciso di darsi un obiettivo ambientale vincolante.La Cina si impegna al riguardo a ridurre del 60% le emissioni di inquinanti generate dal settore elettrico entro il 2020.Il consumo di carbone negli impianti esistenti dovrà essere inferiore ai 310 grammi per kilowattora, mentre i nuovi impianti dovranno tenersi sotto la soglia dei 300 grammi per kilowattora.

Le centrali che non si adegueranno a questi standard saranno chiuse.L'efficienza delle centrali consentirà di diminuire il consumo di carbone di 100 milioni di tonnellate all'anno, riducendo le emissioni di CO2 per 180 milioni di tonnellate.I nuovi standard dovranno essere adottati entro il 2020, ma le regioni orientali e centrali del Paese dovranno adeguarsi rispettivamente entro il 2017 e il 2018.L'obiettivo, secondo il Wwf, è alla portata del Paese: la Cina, infatti, ha il potenziale di soddisfare l'84% del suo fabbisogno energetico entro il 2050.

venerdì 4 dicembre 2015

Il Giappone riapre la caccia alle balene


La caccia alla balena ha avuto il suo periodo di massimo splendore nel corso del XIX secolo, quando l'olio di balena serviva anche per l'illuminazione pubblica e privata.Da quando è arrivata l'elettricità nelle città e nelle case di tutto il mondo questo tipo di caccia è calata d'interesse e rimane utile solo per il mercato asiatico, dove la carne di balena è usata per preparare pietanze prelibate.

Alcuni Stati avevano deciso in passato di abbandonare questo tipo di caccia, visto che gli esemplari di balena si sono considerevolmente ridotti di numero, ma è arrivata in questi giorni la notizia che il Giappone ha riaperto la caccia alle balene nell'Antartico.Bisogna però ricordare che tale tipo di caccia era stata vietata dalla Corte di Giustizia dell'Aja, che nel marzo del 2014 aveva diffidato il Giappone dall'uccidere le balene.

Il Governo giapponese tuttavia, tramite una lettera inviata alla Commissione Baleniera Internazionale, ha confermato la sua intenzione di uccidere 4000 balene in 12 anni.Il Giappone giustifica la propria caccia con motivazioni non commerciali ma scientifiche ( così da aggirare la moratoria mondiale in vigore da anni ) e ogni anno, tranne che nel 2015, con l'inizio dell'estate antartica a dicembre, mette in mare la sua flotta di baleniere, sebbene riduca di volta in volta il numero di prede dichiarate.

giovedì 3 dicembre 2015

Ecco quanti italiani hanno bisogno di un aiuto economico per mangiare


La recente crisi economica ha fatto aumentare nei Paesi di tutto il mondo il numero dei poveri e, di conseguenza delle persone che hanno bisogno di un aiuto economico per poter mangiare.Ma quante sono le persone che usufruiscono di questi aiuti in Italia? Secondo i dati del Governo italiano sono 6 milioni gl'italiani che non hanno denaro a sufficienza per alimentarsi adeguatamente ed hanno bisogno di un aiuto per mangiare.

Per la Coldiretti, in Italia gli sprechi alimentari avvengono per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l'8% nell'agricoltura e per il 2% nella trasformazione.Il Governo è al fianco di queste persone: quest'anno ha distribuito 100.000 tonnellate di alimenti agli indigenti, grazie anche agli aiuti dei vari enti caritatevoli.

Lo spreco alimentare in Italia vale 12 miliardi di euro.Secondo la Coldiretti, le maggiori difficoltà dal punto di vista alimentare si trovano al Sud Italia, dove le persone in difficoltà sono il 17%, rispetto al 12,6% della media nazionale, tra le famiglie monoreddito dove è al 17,3%, e tra le persone sole con più di 65 anni, con il 14,5%.

mercoledì 2 dicembre 2015

Aumentano i casi di AIDS in Europa


L'AIDS ( Acquired Immune Deficiency Syndrome ) è una malattia che è stata scoperta negli anni '80 del XX secolo.Dopo i picchi d'infezione verificatisi negli anni '80 e '90, dal 2000 la malattia ha iniziato lentamente a regredire nei Paesi europei e nordamericani, rimanendo però con alti livelli di contagio nei Paesi poveri di Africa, Asia e America Latina.Purtroppo c'è una brutta notizia al riguardo: bisogna infatti constatare l'aumento vertiginoso di nuove diagnosi di Hiv avvenute in Europa nel 2014.

Lo scorso anno sono state registrate 142.000 nuove infezioni nei 53 Paesi della regione europea dell'Oms, di cui circa 30.000 nella sola Unione Europea, il numero più alto da quando è iniziato il conteggio negli anni '80.Sono in aumento le infezioni dovute a rapporti omosessuali, che erano il 30% nel 2005 mentre ora sono il 42%, mentre quelle dovute a rapporti eterosessuali sono il 32%.La percentuale dei tossicodipendenti che usano droghe iniettabili è del 4,1%.L'11% delle infezioni avviene nella fascia tra i 15 e i 24 anni, e il tasso d'infezione è maggiore negli uomini rispetto che nelle donne.

martedì 1 dicembre 2015

La tassa sui rifiuti è più cara della Tasi


In Italia, nella legge di Stabilità del 2016, è prevista l'abolizione della Tasi sulle prime case ( ad eccezione delle abitazioni di lusso, ville e castelli ).Ci sono però altre tasse che influiscono sul bilancio familiare e aziendale, ed una di queste è la tassa sui rifiuti, la Tari.La Uil denuncia che questa tassa è più cara della Tasi: elaborando i costi di 130 città capoluogo di provincia, ha scoperto che per una famiglia di quattro persone con una casa di 80 metri quadri, dal 2012 al 2015, la Tari è aumentata del 32,4% passando da una tariffa annua di 224 a 296 euro medi a famiglia.

I quattro comuni dove si paga di più sono Salerno ( 462 euro ), Benevento ( 454 euro ), Grosseto ( 450 euro ) e Siracusa ( 444 euro ). La Tari risulta così più cari della Tasi che sulla prima casa vale in media 230 euro ( cioè in media 66 euro in meno della tassa sui rifiuti ).La Uil teme che, quando verrà abolita la tassa sui servizi, i comuni aumentino il prelievo sulla Tari, compensando i mancati introiti derivanti dall'altra tassa.Il timore della Uil deriva dal fatto che la Tari ( così come le tariffe sugli asili nido, delle mense scolastiche e del trasporto pubblico ) non è oggetto del blocco dei tributi previsto per il 2016 nella legge di Stabilità.


lunedì 30 novembre 2015

Ecco quanti milioni di pneumatici sono venduti "in nero" in Italia


Con l'arrivo della stagione invernale è obbligatorio per tutti i veicoli cambiare le gomme e mettere quelle termiche, o in alternativa avere le catene da neve a bordo.Il mercato delle gomme entra così nel vivo, con il giro d'affari che aumenta considerevolmente rispetto ad altri periodi dell'anno.C'è in parallelo anche un mercato clandestino di gomme nuove e usate che sfugge al controllo del fisco.In Italia, ad esempio, sono 2,5 milioni i pneumatici venduti "in nero" che circolano nel Paese, derivanti dalla vendita irregolare o dal recupero da demolizioni.

Questi pneumatici ufficialmente non esistono e quindi potrebbero non essere smaltiti e riciclati a norma di legge.Per questo nel 2011 è nata Ecopneus, una società senza scopo di lucro che raccoglie tutte le principali aziende del settore pneumatici in Italia.L'azienda raccoglie ogni anno 250.000 tonnellate di PFU ( Pneumatici Fuori Uso ) e nel 2015 è già arrivata a quota 225.000 tonnellate.Ecopneus nel corso degli anni ha raccolto anche gomme "irregolari", per evitare danni all'ambiente.Su 1 milione di tonnellate raccolte in quattro anni, quelle "in nero" sono state 67.000, con un picco di 30.000 nel 2014.

venerdì 27 novembre 2015

In partenza una nuova missione per cercare la vita su Marte


L'esplorazione spaziale ha ripreso vigore dopo il 1990, e si sono riusciti a portare a termine delle operazioni importanti, come l'aver fatto atterrare dei robot per l'esplorazione su Marte o il lancio di sonde con il compito di arrivare ad esplorare le lune di Giove e di Saturno.Quello che interessa agli scienziati mondiali è anche il sapere se ci sono forme di vita su altri pianeti del Sistema Solare.Per scoprirlo, a marzo 2016, verrà lanciata la prima fase della missione spaziale ExoMars, che porterà l'UE a cercare vita sul pianeta rosso.

La missione è stata sviluppata dall'Agenzia spaziale europea in collaborazione con l'agenzia russa Roscosmos.La prima fase prevede il lancio del modulo orbitante Tgo ( Trace Gas Orbiter ) che impiegherà sei mesi a raggiungere Marte.Una volta arrivato a destinazione il Tgo sgancerà il modulo di discesa Edm ( Entry and Descent demonstrator Module ).Durante la discesa, il modulo Edm raccoglierà i primi dati dell'atmosfera marziana, e, arrivata al suolo, attiverà la stazione meteo Dreams.

Nella primavera del 2017, il modulo orbitante Tgo attiverà i suoi strumenti scientifici ed inizierà la sua missione di osservazione e mappatura della superficie marziana.Nel 2018 inizierà poi la staffetta con la successiva missione ExoMars, quando il modulo Tgo sarà usato come ponte radio per le comunicazioni con il rover che dovrà perforare il suolo di Marte alla ricerca della vita.La parte tecnica della missione è di produzione italiana: i generatori fotovoltaici, i sistemi di distribuzione di energia, i sensori e i componenti per l'orientamento e l'osservazione e la trivella sono "Made in Italy".

giovedì 26 novembre 2015

Boom di vendite di biciclette elettriche nel 2015 in Italia


La mobilità elettrica ha avuto un vero e proprio boom negli ultimi cinque anni nel mondo.Oltre ai veicoli, si prevede che anche le biciclette elettriche vedranno le proprie vendite aumentare esponenzialmente nei prossimi decenni.Nel mercato italiano, ad esempio, il numero delle biciclette vendute negli ultimi anni è pari a 1.600.000, con il segmento delle biciclette elettriche e dei veicoli a pedalata assistita in grande crescita.

In Italia, per il 2015 si prevede un aumento del mercato del 15% rispetto al precedente del 2014, che aveva chiuso il periodo con un saldo di 51.000 veicoli venduti.E' un trend in crescita che vede le aziende italiane protagoniste, essendo l'Italia il principale produttore europeo di biciclette, con quasi 3 milioni di pezzi in gran parte destinati all'esportazione.I prodotti italiani sono riconosciuti, a livello mondiale, come di alta qualità e con marchi di prestigio.

mercoledì 25 novembre 2015

La Gran Bretagna non utilizzerà più il carbone per produrre energia


Il carbone è stato l'elemento fondamentale che ha consentito alla Gran Bretagna di essere il primo Paese ad avviare la Rivoluzione Industriale in Europa, durante gli ultimi anni del XVIII secolo.Ancora oggi viene utilizzato in quel Paese ( seppur in quantità minore rispetto al passato ) per produrre energia.C'è però un progetto per bandirne definitivamente l'uso entro dieci anni.Il governo inglese, infatti, ha comunicato che chiuderà l'ultima centrale a carbone nel 2025, attuando una sostanziale riduzione della dipendenza da carbone entro il 2023.

Il governo di Cameron ha riconosciuto che il carbone è inquinante e incide sull'emissioni nocive.Ormai è anche una fonte d'energia anti-economica: come testimonia anche la chiusura dell'ultima miniera carbonifera sfuggita alla grande crisi degli anni '80.Nel Regno Unito il carbone rappresenta il 30% della produzione elettrica.Wwf e Greenpeace sono contenti di questa iniziativa e auspicano che anche l'Italia, dove il carbone genera solo il 13,5% dell'energia, segua questa strada chiudendo tutte le sue centrali a carbone.

martedì 24 novembre 2015

Nuovo record per la temperatura globale registrato ad ottobre 2015


Il 2015 si avvia a diventare l'anno più caldo mai registrato, da quando si è iniziato a misurare la temperatura in maniera scientifica alla fine del XIX secolo.Anche ottobre conferma questa tendenza: secondo i dati preliminari della Nasa e dell'agenzia giapponese Jma, la temperatura globale è stata di oltre un grado centigrado superiore alla media del periodo 1951-1980.Finora l'anomalia record era stata registrata a gennaio 2007, con una differenza di 0,97 gradi.

Quest'anno finirà con l'avere una temperatura globale che supera di un grado i livelli preindustriali.Gli esperti spiegano che, se la tendenza non verrà modificata, ci sarà un aumento di temperatura entro fine secolo di 5 gradi centigradi, arrivando in Medio Oriente a 60 gradi percepiti.Se si bruciassero tutti i combustibili fossili disponibili nei giacimenti mondiali, il riscaldamento globale sarebbe addirittura di 8-10 gradi centigradi.

lunedì 23 novembre 2015

Ecco quante volte a settimana bisogna fare sesso nella coppia per essere felici


Prima del 1968 il sesso nella coppia era visto come qualcosa d'importante ma non preponderante.Successivamente alla cosiddetta "rivoluzione sessuale" l'atto sessuale è diventato la parte principale del rapporto di coppia, al punto di essere consigliata dagli psicologi la sua esecuzione svariate volte a settimana per il benessere spirituale della coppia.Sembra però che le cose non stiano proprio così: uno studio svolto dell'università di Toronto rivela che la ricetta per la felicità di una coppia è di fare sesso una volta a settimana, non di meno ma neanche di più.

I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 30.000 individui intervistati nell'arco di 40 anni in differenti sondaggi relativi all'attività sessuale all'interno della coppia.In tutti i sondaggi è emerso che la felicità e il grado di benessere di una coppia aumentano con la frequenza dell'attività sessuale, fino a che tale frequenza non raggiunge la soglia di una volta a settimana.Al di sopra di quella soglia la felicità della coppia cessa di aumentare.E' emerso anche che non esiste un rapporto forte tra felicità della coppia e reddito familiare, ovvero che al crescere del reddito di uno dei due partner non aumenta parallelamente la loro felicità nello stare insieme.

venerdì 20 novembre 2015

Il consumo di antibiotici nell'UE è troppo elevato


La medicina moderna ha messo a disposizione dei pazienti una quantità sterminata di farmaci in grado di debellare moltissime malattie.Alcuni sono diventati addirittura di largo consumo e vengono utilizzati anche quando non servirebbero; infatti i batteri nel corso del tempo sono diventati più resistenti all'azione di determinati farmaci, a causa di questo eccessivo utilizzo.Nell'UE, per esempio, il consumo di antibiotici è troppo elevato.

Secondo i dati forniti dall'UE, il consumo medio fuori dagli ospedali degli antibiotici per il 2014 è di 21,6 dosi al giorno ogni mille abitanti, e varia dalle 10,6 dell'Olanda alle 34,6 della Grecia.L'Italia con 27,8 dosi è al quinto posto, dietro a Francia, Romania e Belgio.Per quanto riguarda il consumo negli ospedali la media europea è stabile a 2 dosi al giorno ogni mille abitanti.

Anche in questo caso i più virtuosi sono gli olandesi, con 1 dose al giorno, mentre i peggiori sono i finlandesi con 2,6.L'Italia rimane sopra la media UE con 2,2 dosi al giorno e in generale, a parte l'eccezione finlandese, il Sud Europa prevale nel consumo.In pratica la popolazione dell'Europa meridionale vuole evitare l'incertezza e fare subito qualcosa durante i primi sintomi di una malattia.

giovedì 19 novembre 2015

Le mamme italiane sono sempre più anziane


Dagli anni '70 del XX secolo in avanti nei Paesi occidentali ( USA, UE, Canada e Giappone ) si è assistito ad un graduale calo della fecondità, e di conseguenza ad un aumento dell'età delle mamme.Tutto ciò risulta particolarmente evidente in Italia, dove l'età media del primo parto per le donne italiane è arrivata a 33 anni, mentre per le donne straniere residenti in Italia è pari a 28 anni.Secondo i dati Istat, le nascite, nel 2013, hanno registrato il minimo storico dall'Unità d'Italia nel 1861 ad oggi, con un valore di 503.272 unità.L'88,3% dei parti avviene negli Istituti di cura pubblici o convenzionati, l'11,7% nelle case di cura private e solo lo 0,1% a casa.

I parti cesari sono ancora in una percentuale molto alta ( 35,5% del totale ) con picchi del 53,8% nelle case di cura private contro il 33,1% degli ospedali pubblici.Cala anche il numero di figli per donna a 1,39 rispetto a 1,46 registrato nel 2010, con livelli di fecondità più elevati registrati nelle Provincie Autonome di Trento e Bolzano, in Campania e in Sicilia.Le regioni meno prolifiche sono invece la Sardegna, la Basilicata e il Molise.Il 20% delle mamme hanno cittadinanza straniera, ed in Lombardia e Emilia-Romagna questa percentuale sale al 30%.

mercoledì 18 novembre 2015

Diminuisce l'inquinamento atmosferico in Italia


La Pianura padana, insieme alla zona nord-occidentale della Germania e al sud dell'Inghilterra, è tra le zone più inquinate d'Europa dal punto di vista atmosferico.La situazione è migliorata rispetto anche solo agli anni '90, ma c'è ancora molto da fare.Una buona notizia per l'Italia è arrivata in questi giorni: c'è un lieve miglioramento della qualità dell'aria relativo alle polveri sottili, un calo del tasso di motorizzazione e una ripresa della domanda di trasporto pubblico.Queste sono le considerazioni derivate dal rapporto "Qualità dell'ambiente urbano" dell'Istat relativo al 2014.

I dati confermano che i capoluoghi, dove il valore limite per le PM10 è superato per 35 giorni all'anno, scendono da 44 a 35.Per le polveri sottili ( PM10 e PM2.5 ) le situazioni più critiche sono a Frosinone, Torino, Alessandria, Vicenza, Benevento, Cremona, Lodi, Milano, Cagliari e Palermo.L'Istat rivela per il terzo anno consecutivo un calo in città del tasso di motorizzazione, che però resta molto elevato con 613 veicoli ogni mille abitanti ( erano 635 nel 2011 ).Per quanto riguarda il numero di passeggeri trasportati dai mezzi pubblici il numero sale da 190 a 192.

In tema di raccolta differenziata dei rifiuti, questa aumenta di 2,9 punti percentuali portandosi al 38,6%, ancora lontana dal target fissato nel 2012 del 65%.Le città più virtuose si trovano al Nord, con in testa Pordenone ( 79,4% ) e Mantova ( 77% ).Quote al di sotto del 10% si registrano invece in tutte le città del Sud.Per quanto riguarda i consumi energetici, questi continuano a calare ( -7,3% rispetto al 2013 ) scendendo a 1.056 kWh per abitante.Cala anche il consumo domestico di acqua potabile mentre restano elevate le dispersioni di rete, al 36,9%.




martedì 17 novembre 2015

Ecco quali sono gli Stati europei che riciclano più lampadine esauste


Il settore del riciclo delle lampadine esauste si è sviluppato molto nei vari Paesi industrializzati, com'è successo anche per tutti gli altri materiali riciclabili.L'Europa è all'avanguardia in questo settore; ma quali sono gli Stati europei ai primi posti nella classifica del riciclo di lampadine usate? Ai primi posti, secondo i dati del 2014, ci sono la Germania ( 7.552 tonnellate raccolte ), seguita da Gran Bretagna ( 6.368 tonnellate ), Francia ( 4.780 tonnellate ), Italia ( 2.502 tonnellate ) e Spagna ( 2.420 tonnellate ).

In particolare, rispetto al 2013, l'Italia supera la Spagna arrivando a conquistare il quarto posto.Il numero totale di tonnellate di lampadine esauste raccolte, tra il 2013 e il 2014, è cresciuto del 12%.Nel 2014 ne sono state raccolte 2.502 tonnellate e a fare la parte del leone è stato il consorzio Ecolamp che ne ha intercettate 2.068 tonnellate, cifra che corrisponde all'83% del totale raccolto in Italia.La raccolta, dal 2010 in avanti, registra costantemente una crescita a doppia cifra tra un anno e l'altro.


lunedì 16 novembre 2015

Sviluppata una super batteria per le auto elettriche


Le auto elettriche hanno aumentato di molto le loro prestazioni nel corso degli ultimi anni, infatti adesso superano tranquillamente i 100 km/h come velocità massima e la carica della batteria può durare anche per diversi giorni, se l'auto viene usata solo per brevi tragitti giornalieri.In futuro ci potranno persino essere delle batterie in grado di dare alle vetture elettriche un'autonomia pari a quella dei veicoli a benzina.Ad aprire questa strada è il dimostratore costruito nell'università britannica di Cambridge.

Questo apparecchio è dotato di un elettrodo poroso fatto di grafene, mentre le reazioni chimiche al suo interno sono state potenziate con una serie di additivi che rendono il dispositivo più stabile ed efficiente di quelli realizzati finora.La batteria ricavata ha un'efficienza superiore al 90% e può essere ricaricata più di 2000 volte.Si riuscirà così a passare dalle attuali batterie agli ioni di litio a quelle a litio-aria.Ci vorranno ancora dieci anni di ulteriori test prima che possa essere messa in commercio.

venerdì 13 novembre 2015

L'inquinamento atmosferico di New Delhi è fuori controllo


In tutte le grandi città del mondo, con il crescere del traffico automobilistico e della popolazione residente, l'inquinamento atmosferico aumenta esponenzialmente anno dopo anno.In alcune città è addirittura fuori controllo, come a New Delhi, in India, dove l'inquinamento atmosferico è ai massimi livelli a causa del traffico, e della pratica di bruciare le stoppie nei campi nei vicini stati dell'Haryana e del Punjab.

Il livello delle polveri sottili presenti nell'aria di New Delhi ha superato di molte volte quello di guardia, mettendo a rischio la salute della popolazione.Secondo il sistema di monitoraggio gestito dal ministero delle Scienze indiano, il livello di PM10 e PM2.5 ha raggiunto rispettivamente i 368 e i 222 microgrammi per metro cubico, ben al di sopra dei limiti di sicurezza di 100 e 60 microgrammi per metro cubico.


giovedì 12 novembre 2015

L'IVA sul pellet diminuirà nel 2016


Il pellet è un combustibile molto usato per riscaldare abitazioni ed edifici commerciali e industriali.Oltre ad essere ecologico, con basse emissioni di CO2 nell'atmosfera, consente anche di risparmiare molto sulla bolletta annuale del riscaldamento, rispetto ad un edificio che usa il gas naturale.Il prezzo di acquisto e installazione di una stufa a pellet è di certo elevato ( la media è sui 2000 euro ), però si riesce ad ammortizzarla anche in 2 anni, ed in seguito si può risparmiare annualmente un buon 40% sulle spese di riscaldamento.

In Italia, nel 2015, l'IVA sui sacchi di pellet usati per rifornire le stufe è stata purtroppo portata al 22% ma, secondo la nuova Legge di Stabilità, nel 2016 ritornerà al 10%.Viene quindi soppressa l'esclusione delle cessioni di pellet dall'aliquota IVA ridotta alla quale sono assoggettate le cessioni di legna da ardere in tondelli, ceppi, ramaglie e i cascami di legno compresa la segatura.L'aumento dell'IVA nel 2015 ha causato un rincaro per il consumatore di 50 centesimi per ogni sacco di pellet da 15 Kg, e un esborso aggiuntivo di 31-35 euro per ogni tonnellata.

mercoledì 11 novembre 2015

Allarme per la nuova moda dello chemsex


Dagli anni '60 del XX secolo in avanti, la rivoluzione sessuale in atto nel mondo ha cambiato radicalmente il modo di fare sesso delle coppie introducendo nuove mode, come ad esempio il sesso di gruppo o l'uso del viagra durante l'atto sessuale.Non tutte queste nuove modalità però fanno bene alla salute; un esempio lo si può rilevare nello chemsex, una nuova moda in voga in Gran Bretagna che mescola sesso e droghe per aumentare le performance sessuali.Questo comportamento rischia di aumentare le malattie sessualmente trasmissibili come l'Hiv.

A segnalare questo fenomeno sono i medici dell'Nhs Foundation Trust sul British Medical Journal.Durante il chemsex si prendono droghe come mefedrone, ghb, gbl e cristalli di metanfetamina, per poter fare sesso per ore con più partner.Chi prende queste droghe dice di avere prestazioni sessuali migliori, con meno inibizioni e maggior piacere.Ma questa moda aumenta il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e i danni mentali.Il mefedrone e i cristalli di metanfetamina sono degli stimolanti che aumentano il battito cardiaco e la pressione, producendo euforia ed eccitazione sessuale, mentre il ghb è un potente disinibitore e un lieve anestetico.




martedì 10 novembre 2015

Boom della produzione di energia da fonti rinnovabili in Argentina


La produzione di energia da fonti rinnovabili ( eolico, solare, idroelettrico, biomassa, ecc... ) sta avendo un vero e proprio boom in molti Paesi del mondo.Anche in America Latina negli ultimi anni si sono messi a punto progetti di aumento di questo tipo di produzione di energia.In Argentina, ad esempio, entro il 2017 l'8% dell'energia prodotta nel Paese dovrà arrivare da fonti rinnovabili.Lo stabilisce una nuova norma approvata dalla Camera che per il 2020 fa salire l'obiettivo al 20%.

Oggi appena l'1% dell'energia prodotta arriva da fonti rinnovabili.L'Argentina produce l'87% della sua elettricità da fonti fossili e il resto arriva da impianti nucleari e da centrali idroelettriche.Tra le rinnovabili, al momento ad essere più importante è l'eolico: il parco maggiore è quello della compagnia Genneia a Dawson, Chubut, con una capacità di 77 MW in grado di fornire energia a 100mila abitazioni.In fase di sviluppo è l'energia solare: il parco fotovoltaico maggiore è a San Juan.

lunedì 9 novembre 2015

Rio de Janeiro rischia di finire sott'acqua in futuro


Una delle conseguenze negative che produce il riscaldamento climatico terrestre è lo scioglimento dei ghiacci del Polo nord e sud.Questo comporta l'immissione negli oceani di molta acqua aggiuntiva, che causa un innalzamento dei mari del mondo, e in ultimo la scomparsa d'intere aree costiere e di piccole isole.C'è un pericolo che riguarda una delle città più turistiche del mondo, cioè Rio de Janeiro: alcuni quartieri a ridosso delle sue famose spiagge potrebbero scomparire entro il 2040.

Secondo un rapporto del governo brasiliano sui rischi costieri, preparato dall'Istituto di tecnologia aeronautica, le inondazioni potranno colpire in futuro alcune aree di Rio de Janeiro, in particolare zone come Barra de Tijuca, Ipanema e Copacabana, un'area che frutta ogni anno 26,5 miliardi di euro.Previsioni pessimistiche riguardano anche la città di Santos, sede del maggior porto dell'America Latina, dove tutti gli ospedali rischiano di finire sott'acqua in futuro.

venerdì 6 novembre 2015

Calano gli aborti in Italia


Uno dei problemi della moderna società consumistica occidentale è il calo costante della nascite che va avanti dagli anni '70 del XX secolo.Oltre al benessere materiale che porta ad avere meno figli, anche l'aumento del numero degli aborti ha favorito questo record negativo.Sembra però che il trend abortista sia in calo in Italia: nel 2014, infatti, è diminuito del 5% il numero degli aborti e, per la prima volta, scende al di sotto dei 100.000 annui.E' un numero più che dimezzato rispetto al 1982, quando ne furono registrati 234.801.

Sono state 97.535 le interruzioni di gravidanza nel 2014, con un decremento del 5,1% rispetto al dato registrato nel 2013 ( 105.760 casi ).Il 34% degli aborti riguarda donne straniere, con un tasso di abortività del 19 per 1000, pari ad una tendenza tre volte maggiore di quello delle donne italiane.Fra le minorenni il tasso è del 4,1 per 1000, uno dei valori più bassi tra tutti gli Stati occidentali ( USA, Canada, UE e Giappone ).Resta costante la percentuale di aborti ripetuti: il 26,8% delle interruzioni volontarie di gravidanza viene effettuata da donne con una precedente esperienza.

giovedì 5 novembre 2015

Ecco quanto vale l'economia verde in Italia


L'economia verde in Italia ha avuto un vero e proprio boom dal 2005 in avanti, grazie soprattutto agl'incentivi statali dati per l'installazione in abitazione o in azienda del fotovoltaico e delle altre fonti d'energia pulita ( pompe di calore, solare termico, stufe a pellet, ecc... ).Ma qual è il giro di affari di questo settore in Italia? Secondo un rapporto messo a punto da Fondazione Symbola e Unioncamere, il settore verde vale 102 miliardi ( 10,3% del fatturato totale italiano ) e garantisce 3 milioni di posti di lavoro ( 13,2% dell'occupazione complessiva ).Le aziende che ci lavorano sono 372mila.

L'economia verde è distribuita su tutto il territorio nazionale, ma è la Lombardia che guida la classifica regionale delle imprese green con 71.000.Le imprese verdi funzionano bene anche sui mercati esteri: esportano nel 18,9% dei casi ( la manifattura nel 43,4% ), e sono più presenti nei mercati extraeuropei.Innovano più delle altre: il 21,9% ha sviluppato nuovi prodotti o servizi.Il fatturato, per il 19,6% delle imprese green, è aumentato tra il 2013 e il 2014 ( nel manifatturiero si sale al 27,4% ).






mercoledì 4 novembre 2015

La Repubblica di Palau diventerà un santuario marino protetto


L'ecosistema marino è da molti anni sottoposto a stress causato sia dall'attività umana, come la pesca e il turismo, sia dall'azione negativa prodotta dal riscaldamento climatico della Terra.L'ONU ha istituito per la protezione di aree marine sensibili delle riserve in cui tutelare la flora e la fauna presenti.Un esempio concreto di tutto ciò è la conversione futura dell'arcipelago delle Palau, situato nell'Oceano Pacifico, a santuario marino protetto, il sesto più grande al mondo.Le Palau sono un arcipelago di 340 isole con un habitat popolato da 1.300 specie di pesce e 700 specie di corallo.

L'80% delle acque dell'arcipelago ( pari a 500mila chilometri quadrati, superficie maggiore di quella della California ) sarà protetto da pesca commerciale e da attività estrattiva.Il restante 20% delle acque dell'arcipelago sarà riservato a pescatori e imprese locali con un export limitato.Anche altri Stati del mondo hanno annunciato misure di protezione dell'Oceano: la Gran Bretagna pianifica una riserva marina alle isole Pitcairn nel Pacifico meridionale; la Nuova Zelanda ha annunciato un santuario protetto alle isole Kermadecs; il Cile vuole creare un parco marino all'isola di Pasqua.

martedì 3 novembre 2015

Ecco come sono fatti i nuovi jeans ecologici


Gli abiti moderni sono fatti da tessuti molto diversi tra loro, ad esempio col cotone, il lino, la seta e la lana.Gli stilisti di tutto il mondo hanno anche prodotto in passato abbigliamenti fatti con materiali particolari, come la plastica, senza però avere troppo successo commerciale.Recentemente sono stati lanciati sul mercato anche dei jeans particolari fatti con i fondi del caffè.L'idea è della marca American Eagle, che da metà ottobre ha lanciato una nuova linea che utilizza granelli di caffè: in ogni paio di pantaloni, infatti, ci sono 2,25 grammi di caffè riciclato.

Questo tipo di jeans secondo la società americana consentono di ridurre il numero di lavaggi: le naturali proprietà antibatteriche del caffè contribuiscono a tenere puliti i pantaloni più a lungo.Il nuovo tessuto, inoltre, aiuta anche chi lo indossa a difendersi dai danni del sole: i pori microscopici del caffè riflettono infatti i raggi ultravioletti.Chi volesse indossarli dovrà però spendere un pò di più dei normali jeans, il costo si aggira sui 50$.Non è la prima volta che si utilizza il caffè nell'abbigliamento: a febbraio 2015 Marks & Spencer aveva presentato scarpe realizzate con granelli di caffè e bottiglie di plastica.

lunedì 2 novembre 2015

Strage di elefanti in Zimbabwe


Le specie animali non di allevamento di tutto il mondo, sono sottoposte sempre di più al rischio di estinzione ogni anno che passa.In molti casi sembrano non servire le leggi severe adottate in molti Stati del mondo a protezione degli animali, come succede in Africa dove, a causa del bracconaggio, ogni anno scompaiono decine di esemplari di ogni specie.E' giunta in questi giorni la notizia che c'è stata una strage di elefanti in Zimbabwe.

Sono 62 gli elefanti uccisi con il cianuro nel parco di Hwange nell'ultimo mese.Il portavoce del parco ha detto che si sospetta che siano stati dei bracconieri.I ranger hanno trovato le carcasse di 22 elefanti, mentre altre 40 sono state trovate settimane fa.Le organizzazioni animaliste, come il Wwf, denunciano che se non si fermano i bracconieri fra dieci anni gran parte degli elefanti africani scompariranno.

Nel 2013, nello Zimbabwe, furono oltre 200 gli elefanti uccisi nella riserva del parco di Hwange, altri 100 furono uccisi in altre riserve del Paese.La modalità di uccisione è risultata sempre la stessa, il veleno nelle arance.Gli elefanti sono presi di mira anche in altri Paesi africani: in Mozambico negli ultimi 5 anni i bracconieri hanno ucciso la metà dei 20mila esemplari presenti, mentre in Tanzania tra il 2009 e il 2014 la popolazione è precipitata da 109mila a 43mila esemplari.

venerdì 30 ottobre 2015

Ecco quale obiettivo ambientale ha raggiunto New York con 2 anni di anticipo


Tutte le grandi città del mondo stanno facendo a gara a chi raggiunge obiettivi di miglioramento ambientale nel minor tempo possibile.Ad esempio, New York ha raggiunto uno dei suoi obiettivi ambientali con ben 2 anni di anticipo; è riuscita infatti a piantare per le proprie strade un milione di alberi prima del tempo stabilito, cioè il 2017.La campagna, denominata MillionTreesNYC, era stata lanciata nel 2007 dall'allora sindaco Bloomberg.

Per quanto riguarda le municipalità di New York, quella che ha avuto più alberi piantati è stata il Queens con 285.000 esemplari, seguita dal Bronx con 280.000, Brooklyn con 185.000, Staten Island con 175.000 ed infine Manhattan con 75.000.Altre città negli USA si erano prefisse un simile traguardo, ma i numeri finali non si sono avvicinati a quelli di New York: ad esempio, Boston ha raggiunto i 100.000 alberi piantati, mentre Los Angeles 400.000.

giovedì 29 ottobre 2015

Nuovo record per la temperatura globale registrato a settembre 2015


Che il 2015 si avvii a diventare l'anno più caldo registrato dal XIX secolo in avanti è ormai certo.Anche il settembre di quest'anno, infatti, ha fatto registrare temperature record a livello globale: è stato il più caldo degli ultimi 136 anni, e lo stesso record è stato messo a segno nei primi nove mesi dell'anno.A dirlo è l'agenzia USA per la meteorologia ( Noaa ).A settembre il termometro mondiale ha segnato 0,9 gradi centigradi in più rispetto alla media del XX secolo.

Nei primi tre trimestri del 2015 l'aumento della temperatura media globale è stato di 0,85 gradi.Nel dettaglio, a settembre sulla terraferma le temperature sono state superiori alla media di 1,16 gradi.Per fare qualche esempio, nell'Ontario, in Canada, il termometro è salito di 5 gradi sopra la media, mentre in Norvegia di 2,1.Anche sulla superficie degli oceani, per effetto del fenomeno climatico El Nino, le temperature hanno fatto registrare un record, con 0,81 gradi in più della media.

mercoledì 28 ottobre 2015

Ecco come cambierà la mobilità futura di Oslo


Dalla metà del XX secolo in avanti la mobilità nelle città di tutto il mondo è cambiata radicalmente: infatti le auto sono aumentate di numero in maniera esponenziale, anno dopo anno, con un aumento vertiginoso dell'inquinamento atmosferico e degl'incidenti stradali.Da un decina d'anni a questa parte, in molte città europee e statunitensi si è iniziato a limitare la circolazione delle auto in alcune zone della città.Il prossimo passo sarà quello di vietare totalmente la circolazione delle auto nel centro cittadino, come ha deciso di fare Oslo.

Il consiglio comunale della città norvegese ha deciso di dire addio alle auto nel centro della città entro il 2019, come parte di un piano per tagliare l'emissioni di gas serra del 50% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990.I progetti per i prossimi quattro anni dell'amministrazione comunale prevedono anche misure per favorire il trasporto pubblico, il disinvestimento dei fondi pensione dai combustibili fossili e la riduzione del traffico automobilistico della città del 20% entro il 2019.Inoltre, le autorità puntano ad incentivare l'uso della bicicletta, sovvenzionandone l'acquisto e costruendo 60 Km di piste ciclabili entro cinque anni.

martedì 27 ottobre 2015

Ecco quante famiglie italiane sono costrette a rinunciare alle cure mediche


Nei periodi di crisi economica si cerca di risparmiare su tutto, anche sulle cure mediche se non strettamente necessarie.In Italia però, oltre a questo problema, si aggiunge anche il fatto che le liste di attesa per fare un esame nelle strutture pubbliche sono sempre molto lunghe.Ma quanti italiani rinunciano a curarsi in Italia? Nel 2014, secondo i dati del Censis, a causa delle lunghe lista d'attesa nella sanità pubblica e dei costi proibitivi di quella privata, nel 41,7% delle famiglie almeno una persona ha dovuto rinunciare ad una prestazione sanitaria.

Il Censis aggiunge anche che 3 milioni d'italiani non sono autosufficienti, con una spesa annua per le famiglie di 10 miliardi di euro.Le quote più elevate di gente che rinuncia a curarsi si hanno nei comuni fino ai 10.000 abitanti ( 59% ), nelle regioni del Sud e Isole ( 57% ) e tra le famiglie monogenitoriali.Gl'italiani pagano di tasca propria il 18% della spesa sanitaria totale ( circa 500 euro pro capite all'anno ), contro il 7% della Francia e il 9% dell'Inghilterra.

lunedì 26 ottobre 2015

Il cioccolato aumenta il desiderio sessuale femminile


Ci sono molti alimenti che sin dall'antichità sono considerati degli ottimi afrodisiaci, si va dai cibi speziati per finire ai dolciumi.In epoca recente, l'alimento considerato da molti in grado di accendere la passione è sicuramente il cioccolato.Questa considerazione è avallata anche dalla scienza: secondo il ginecologo Costante Donati Sarti, il cioccolato accende gli interruttori del sesso nella donna.E' il risultato di una ricerca condotta su 3000 donne nell'ambito del "Progetto menopausa Italia".

L'obiettivo era valutare il comportamento sessuale della donna sulla base della frequenza dei rapporti, il desiderio, l'eccitazione e la soddisfazione sessuale.Durante la menopausa è emersa una riduzione del desiderio, e nel 50% dei casi si riduce anche la possibilità di avere un rapporto sessuale appagante.L'assunzione di cioccolato si è visto che migliora l'umore nel 90% dei casi, è una fonte di piacere nel 60%, aumenta l'eccitazione e il desiderio nel 50%, riduce l'irritabilità e i fastidi del sonno nel 33% dei casi.


venerdì 23 ottobre 2015

Rimanere troppo tempo seduti non influisce sulla longevità


Sin da quando si è bambini, genitori e i parenti ci ammoniscono sempre nel non passare troppo tempo seduti sul divano o sulla scrivania, per non diventare poi troppo sedentari.Uno studio recente sembra che abbia smontato questa leggenda popolare.La ricerca, pubblicata sulla rivista "International Journal of Epidemiology", condotta in Gran Bretagna su circa 5000 individui che sono stati seguiti per 16 anni, ha rivelato che stare seduti non accorcerebbe di per sè la vita.

I ricercatori affermano però che questa azione andrebbe anche accompagnata da esercizi fisici, per non avere poi effettivamente conseguenze negative.Lo studio ha coinvolto 3.720 uomini e 1.412 donne, sottoposti a vari test per 16 anni, ed ha concluso che lo stare seduti, sia al lavoro che a casa, non è associato ad una diminuzione della longevità.I dati indicano invece che il problema consiste nell'assenza di movimento nel resto del tempo.


giovedì 22 ottobre 2015

In che anno l'umanità potrebbe ritornare sulla Luna?


La conquista della Luna nel 1969 da parte degli USA, fu un evento molto importante per l'umanità.Questo grande successo arrivò grazie alla competizione geopolitica che c'era durante la Guerra Fredda tra USA e URSS.Negli anni '70 però le missioni lunari si sono concluse, a causa anche degli enormi costi di mantenimento del Programma Apollo.Dal 2000 in avanti però molti Stati del mondo ( come USA, UE, Cina, Russia e India ) hanno approvato nuovi finanziamenti per progetti di esplorazioni spaziali future.Ma quando l'uomo potrà ritornare sulla Luna?

Riportare l'uomo sulla Luna è l'obiettivo che accomuna l'Agenzia spaziale europea ( Esa ) e la sua omologa russa Roscosmos, e sono disposte a dare il via ad una serie di missioni per verificare le condizioni che permetterebbero un insediamento umano permanente sul suolo lunare.La prima missione si chiamerà "Luna 27" ed è in programma entro il 2020.Un lander dovrà esplorare il bacino Aitken, posto sul lato oscuro della Luna.Questa regione è una prigione gelata che intrappola l'acqua, e uno degli obiettivi principali è verificare se quest'acqua potrà essere sfruttata per le missioni umane future.


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