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venerdì 4 dicembre 2015

Il Giappone riapre la caccia alle balene


La caccia alla balena ha avuto il suo periodo di massimo splendore nel corso del XIX secolo, quando l'olio di balena serviva anche per l'illuminazione pubblica e privata.Da quando è arrivata l'elettricità nelle città e nelle case di tutto il mondo questo tipo di caccia è calata d'interesse e rimane utile solo per il mercato asiatico, dove la carne di balena è usata per preparare pietanze prelibate.

Alcuni Stati avevano deciso in passato di abbandonare questo tipo di caccia, visto che gli esemplari di balena si sono considerevolmente ridotti di numero, ma è arrivata in questi giorni la notizia che il Giappone ha riaperto la caccia alle balene nell'Antartico.Bisogna però ricordare che tale tipo di caccia era stata vietata dalla Corte di Giustizia dell'Aja, che nel marzo del 2014 aveva diffidato il Giappone dall'uccidere le balene.

Il Governo giapponese tuttavia, tramite una lettera inviata alla Commissione Baleniera Internazionale, ha confermato la sua intenzione di uccidere 4000 balene in 12 anni.Il Giappone giustifica la propria caccia con motivazioni non commerciali ma scientifiche ( così da aggirare la moratoria mondiale in vigore da anni ) e ogni anno, tranne che nel 2015, con l'inizio dell'estate antartica a dicembre, mette in mare la sua flotta di baleniere, sebbene riduca di volta in volta il numero di prede dichiarate.

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