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venerdì 20 marzo 2015

L'UE favorisce la deforestazione illegale nel mondo


La deforestazione di molte aree verdi della Terra, come la foresta dell'Amazzonia ,quella del Borneo o del Congo, è diventata di dimensioni preoccupanti dal 1960 ad oggi.Le sue conseguenze sono molto serie, perchè contribuisce a far aumentare anche la concentrazione d'anidride carbonica nell'atmosfera.Molti Stati del mondo hanno approvato leggi per cercare di limitare questo fenomeno.

Anche l'Unione europea ( UE ) ha adottato norme al riguardo, ma secondo un rapporto dell'Organizzazione non governativa Fern, con le sue politiche favorisce indirettamente la deforestazione illegale delle foreste tropicali.Infatti L'UE è tra i maggiori consumatori di prodotti che arrivano da quelle terre.Importa il 15% di carni bovine, il 31% di pellame, il 18% d'olio di palma e il 25% della soia, per un valore complessivo di 6 miliardi d'euro l'anno.

L'Italia, che importa materie prime per un valore complessivo di 1 miliardo d'euro l'anno, è la maggior consumatrice di questi beni nell'UE.Tra il 2000 e il 2012 è stato disboscato illegalmente l'equivalente di un campo da calcio ogni due minuti per soddisfare le richieste europee.Grazie ai loro porti, i Paesi Bassi importano il 33% delle materie prime derivanti dalla deforestazione illegale che entra nell'Ue.

I Paesi Bassi e la Germania sono i maggiori importatori d'olio di palma, utilizzato in prodotti cosmetici e alimentari.Al Regno Unito è destinata la maggior parte della carne bovina, mentre i pellami arrivano prevalentemente in Italia.La Francia invece è la maggior importatrice di soia, usata nei mangimi per polli e maiali.

Più della metà di questi prodotti arriva dal Brasile, dove si stima che il 90% della deforestazione sia illegale; un quarto proviene dall'Indonesia, dove il disboscamento fuori legge sarebbe dell'80%, ma anche da Malesia e Paraguay.

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