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lunedì 6 ottobre 2014

Il fotovoltaico sarà la prima fonte d'energia nel 2050?


La crisi economica degli Stati dell'Eurozona, e il rallentamento della crescita del PIL degli altri Stati del mondo in corso dal 2008 ad oggi, ha evitato che il problema dell'approvvigionamento energetico arrivasse a preoccupare i governi mondiali.In prospettiva infatti, secondo le stime dell'IEA, ci sarà ancora petrolio disponibile fino al 2060, mentre per il gas si parla del 2080.

La spinta all'espansione dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili è stata molto forte negli ultimi anni, e proseguirà ancora più spedita in futuro.Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia ( IEA ),
nel 2050 il fotovoltaico potrà generare il 16% dell'energia elettrica mondiale, mentre dagl'impianti solari termodinamici potrà venire un ulteriore 11%.

A trainare la crescita del fotovoltaico saranno la Cina e gli USA, mentre per quanto riguarda le centrali termoelettriche si avrà un forte sviluppo in India, Medio Oriente, Africa e USA.Queste due tecnologie, potranno generare più energia di quella fornita dalla somma dell'energia prodotta dai combustibili fossili, dall'eolico, dall'idroelettrico e dal nucleare messa assieme.

Dal 2050 in poi è stato calcolato che si riuscirà ad evitare l'emissione di 6 miliardi di tonnellate di CO2 all'anno nell'atmosfera, pari a quanto generato attualmente dal traffico stradale mondiale.

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