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lunedì 14 settembre 2015

Le centrali idroelettriche possono inquinare il Mar Glaciale Artico


Tra tutte le fonti di energia rinnovabile utilizzate al momento nei vari Stati del mondo, quella idroelettrica è senza dubbio la più vecchia ad essere stata scoperta.Infatti, le prime centrali idroelettriche sono entrate in funzione già nel corso del XIX secolo.Sembra però che questo tipo di centrali possano danneggiare la salute del Mar Glaciale Artico.
 
Stando ai ricercatori dell'università di Harvard, le inondazioni causate dallo sviluppo degli impianti idroelettrici possono immettere nell'ecosistema marino più metilmercurio, una potente neurotossina, di quanto non stia già facendo il cambiamento climatico con il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacci.
 
Gli esperti hanno analizzato le cascate Muskrat, nella regione canadese del Labrador, dove dal 2017 una diga idroelettrica dovrebbe sommergere un'ampia regione a monte di un fiordo chiamato lago Melville.Nel lago salato i ricercatori hanno trovato la presenza di un quantitativo anomalo di metilmercurio.La causa sarebbe da ricercarsi nell'incontro di acqua dolce e salata che può verificarsi, come in questo caso, in un estuario, ma anche nell'Artico in seguito allo scioglimento dei ghiacci.

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