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giovedì 15 ottobre 2015

Le malattie non trasmissibili causano il 70% dei decessi nel mondo


Fino al 2000, nel mondo, la percentuale di morte più elevate per gli esseri umani si aveva a causa di malattie che si trasmettevano da una persona all'altra.I casi più eclatanti sono stati quelli della peste bubbonica nel XIV secolo, del vaiolo fino al XIX secolo e dell'HIV negli anni recenti.Con lo sviluppo delle campagne di vaccinazione di massa, e con l'applicazione di regole d'igiene quotidiana, la situazione si è ribaltata completamente.

Oggi, infatti, le malattie cosiddette "non trasmissibili" ( diabete, patologie del cuore, ecc.. ) rappresentano una vera e propria epidemia mondiale, che assorbe, solo in Italia, l'80% della spesa sanitaria e sono state responsabili, nel 2012, del 70% dei decessi a livello planetario.La prevenzione risulta quindi molto importante: per quanto riguarda l'Italia, per ogni miliardo investito nella prevenzione, se ne risparmiano tre per gli esami, cure e riabilitazione in 10 anni.

Le malattie non trasmissibili in Italia sono responsabili di 9 decessi su 10, e solo le patologie cardiovascolari costano 16 miliardi di euro l'anno.Per diminuire il rischio di contrarre questo tipo di malattie bisogna adottare stili di vita sani sin da giovani: fumo, sedentarietà, dieta squilibrata, abuso di alcol o droghe sono tutti fattori che favoriscono l'insorgenza di malattie.

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