La transizione da un sistema che usa massicciamente le fonti fossili per produrre energia, ad uno che le sostituisca gradualmente con quelle rinnovabili, è in atto da tempo e procede spedito verso obiettivi importanti.L'ultimo è stato reso noto dall'International energy agency ( Iea ), secondo cui entro il 2020 vi sarà un aumento del 45% della produzione d'energia da fonti rinnovabili nel mondo.
Questo tipo d'energia arriverà a costituire il 26% della produzione globale di elettricità.Attualmente invece rappresenta il 22% della produzione totale mondiale, mettendo assieme l'energia eolica, solare e idrica.Secondo il rapporto ,nei paesi Osce le rinnovabili rappresentano l'80% della nuova produzione d'energia ogni anno.
Entro il 2020 nei paesi non-Osce però queste fonti soddisferanno solo il 35% del fabbisogno energetico totale, confermando il ruolo preponderante di carbone, gas e petrolio nella produzione energetica.Un caso a parte risulterà la Cina, dove si prevede che da qui al 2020 rappresenterà da sola il 70% della crescita delle rinnovabili tra i paesi non-Osce.
Per quanto riguarda il trasporto su strada lo studio evidenzia che è in aumento la produzione di biocarburanti, sebbene ad un ritmo minore rispetto alla produzione elettrica.Il basso sviluppo è dato dal poco sostegno politico che questa fonte sta avendo all'interno dell'UE e degli USA.
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